Il deputato PD riminese Tiziano Arlotti interverrà domani pomeriggio all’iniziativa organizzata alle officine Omc locomotive di Rimini in vista della settima edizione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, in calendario domenica 2 marzo. Nell’occasione Arlotti illustrerà la proposta di legge da lui sottoscritta “Norme per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono e la realizzazione di una rete di mobilità dolce”.
“Le storiche Officine, che hanno festeggiato 102 anni il 2 gennaio, hanno accompagnato la storia sociale ed economica del nostro territorio, dai primi del secolo scorso passando per ricostruzione bellica e il boom economico fino ad arrivare ad oggi – commenta Arlotti -. Caratterizzandosi per l’alta professionalità hanno garantito occupazione stabile a centinaia di cittadini, rappresentando tuttora un pilastro dell’economia cittadina e una grande risorsa strategica. Così come sono una risorsa strategica da recuperare e valorizzare le tre tratte ferroviarie dismesse del nostro territorio: Rimini-San Marino (che tra l’altro sulla carta risulta ancora attiva), Rimini-Novafeltria (nei pochi tratti utilizzabili), Santarcangelo-Urbino. La proposta di legge che ho sottoscritto mira a integrare alcuni progetti di legge presentati nella scorsa legislatura proprio contro il progressivo abbandono di una parte significativa della rete ferroviaria minore, le cosiddette ‘ferrovie secondarie o economiche’ che la motorizzazione su gomma ha reso meno convenienti sotto il profilo economico. L’obiettivo è aprire nuove prospettive per un loro recupero e un diverso utilizzo come percorsi ecologici (a piedi, in bicicletta, a cavallo, con mezzi alternativi)”.
“Una scelta che non solo rinnova la storica funzione di «collegamento» tra luoghi, parti di territorio e la memoria delle vecchie infrastrutture come elemento del patrimonio storico e culturale locale – continua il parlamentare -, ma favorisce anche una corretta gestione del territorio, sottraendole al degrado e all’abbandono. Il recupero e la valorizzazione delle “ferrovie dimenticate” inoltre sposterebbero una quota sempre più crescente di utenti dalla sede stradale a percorsi separati e protetti, con evidente vantaggio in termini di sicurezza stradale”.
La proposta di legge prevede in particolare la realizzazione di una rete della mobilità «dolce» quale strumento quadro di pianificazione a livello nazionale, dando facoltà alle regioni di predisporre un programma locale attuativo della rete nazionale. Le linee guida della mobilità dolce forniranno gli indirizzi tecnici e amministrativi nella realizzazione della rete e verrà istituito un Osservatorio sulla mobilità dolce presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con funzioni di supporto tecnico, scientifico e di vigilanza sull’attuazione della legge. La gestione della rete potrà essere affidata a soggetti senza fini di lucro, mentre la proprietà dei beni che costituiscono la rete rimarrà in capo al patrimonio dei soggetti proprietari che sono tenuti a garantirne l’integrità e a consentirne l’uso.