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San Marino, la mozione di Sinistra Unita sulle multe ai sammarinesi in Italia

da Redazione

“La riscossione delle multe avviene in maniera unilaterale, in quanto San Marino ha finora rinunciato a chiedere alle Autorità italiane di procedere in maniera analoga per riscuotere le multe che vengono elevate agli automobilisti italiani dai Corpi di Polizia sammarinesi”.

 

SAN MARINO – Sinistra Unita ha presentato una mozione sulle multe elevate ai sammarinesi in Italia. “Già da tempo si discute della riscossione delle multe elevate in territorio italiano ad automobilisti sammarinesi. La problematica è molteplice e nonostante le interpellanze precedentemente presentate e gli impegni che il Governo si è assunto fin dal 2010, attraverso l’approvazione di un Ordine del Giorno presentato in Commissione Esteri, ad oggi non è stato fatto alcun passo in avanti per superare le criticità.

Va infatti ricordato che:

– la riscossione delle multe avviene in maniera unilaterale, in quanto San Marino ha finora rinunciato a chiedere alle Autorità italiane di procedere in maniera analoga per riscuotere le multe che vengono elevate agli automobilisti italiani dai Corpi di Polizia sammarinesi. I dati infatti sono estremamente impietosi, dato che la percentuale di contravvenzioni riscosse a carico di automobilisti d’oltreconfine, non presenti al momento dell’infrazione, è intorno al 10% dovuta per lo più a persone che provvedono volontariamente al pagamento della sanzione, inconsapevoli del fatto che al momento non esiste alcun accordo per la riscossione da parte delle Autorità italiane, al contrario di quanto avviene per le multe italiane elevate ai Sammarinesi;

– i tempi per le notifiche sono eccessivamente lunghi ed irragionevoli, in quanto il Tribunale, basandosi su una sentenza della Corte Costituzionale italiana del 2003, considera la notifica effettuata non quando il verbale giunge nelle mani del trasgressore bensì quando perviene al Tribunale stesso, “aggirando” così il termine perentorio previsto dal Codice della Strada italiano che fissa il tempo massimo in 360 giorni. Il Tribunale infatti provvede a notificare le contravvenzioni ai trasgressori anche a distanza di anni, recando grave pregiudizio ai diritti della difesa qualora si intendesse opporre ricorso al provvedimento;

– nonostante questa procedura, seppure unilaterale e dai tempi irragionevoli, assicuri all’Italia la riscossione pressoché totale di quanto richiesto, quando ad un automobilista sammarinese viene contestata un’infrazione in territorio italiano, se questi non può provvedere al pagamento immediato della sanzione viene disposto il fermo amministrativo del veicolo, costringendolo così a ulteriori spese e notevoli disagi per l’intervento del carro attrezzi e per il rientro in Repubblica con altri mezzi.

Se da un lato è giusto che le sanzioni comminate per infrazioni al codice della strada vengano pagate, evitando la creazione di sacche di impunità, è altrettanto giusto che questo avvenga reciprocamente tra Italia e San Marino e in tempi ragionevoli per garantire a tutti il diritto alla difesa.

La presente mozione pertanto chiede al Governo di intervenire in maniera tempestiva per fare valere le sue prerogative di Stato sovrano e rivendicare la reciprocità nella riscossione, vale a dire richiedendo all’Italia di attivarsi per riscuotere le multe che vengono elevate agli automobilisti italiani a San Marino e, in caso di rifiuto, di valutare anche la possibilità di sospendere la riscossione delle multe italiane operate dall’Esattoria sammarinese. Si richiede inoltre di definire in modo chiaro le procedure di notifica così come previsto dalle leggi sammarinesi, ritenendo non applicabile in territorio sammarinese una sentenza emessa da un organismo italiano seppure autorevole e riconsiderare, alla luce della certezza della procedura di riscossione, l’obbligo di pagamento immediato per l’automobilista al quale viene elevata una contravvenzione mentre si trova nel territorio dell’altro Stato”.

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