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San Marino, Consiglio Grande e Generale: black list e caso “Stamina”

da Redazione

I Capitani Reggenti hanno aperto la seduta con un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Vittorio Meloni, ex Capitano Reggente nel 1955. Il report dettagliato dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – I Capitani Reggenti hanno aperto la seduta con un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Vittorio Meloni, ex Capitano Reggente nel 1955. Si è aperto quindi il comma Comunicazioni, con i riferimenti del segretario di Stato per il Territorio, Matteo Fiorini sulla vicenda Eco-Pfu; del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini su black list e convenzione di Istanbul, infine del segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni sulla questione Stamina. Si è quindi aperto il dibattito consiliare: numerosi gli interventi sui temi dei rapporti con l’Italia e dell’incontro tra il segretario Valentini e il ministro italiano Emma Bonino, annunciata per lunedì 27 gennaio, a Roma. Il comma comunicazioni si è concluso con le risposte a interpellanze e interrogazioni all’ordine del giorno.

Quindi si è passati al comma 2, con le comunicazioni sulle dimissioni del Commissario della legge Rita Vannucci. Il segretario di Stato Gian Carlo Venturini ha dato lettura della sua lettera di dimissioni, si è quindi aperto un dibattito in cui i consiglieri di Rete Gian Matteo Zeppa e Roberto Ciavatta hanno richiesto la sospensione del comma. Richiesta non accolta.

Di seguito l’Aula ha proceduto a una serie di sostituzioni: per la Commissione elettorale è stato nominato membro Francesco de Luigi; Eugenia Volkova per la Commissione degli accertamenti per i Redditi delle società, Angela Giulianelli è la new entry della Giunta di Stima, per l’Authority per le pari opportunità invece è stata nominata . Rete ha chiesto e ottenuto di posticipare la nomina.

Si è quindi proceduto alle dimissioni del consigliere del Psd Mirco Tomassoni: si apre il dibattito.

 

Di seguito una sintesi dei lavori del 21 gennaio:

 

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio: “Sulla questione rifiuti, tornata in auge, ci tengo a precisare che la soluzione formale e sostanziale sulla gestione è già avvenuta nel 23 dicembre attraverso una delibera della Regione Emilia Romagna che ha disposto una nuova destinazione dei nostri rifiuti, a seguito anche della dotazione del macchinario recentemente acquistato. Lo abbiamo montato per esportare due tipologie di rifiuti, a Imola sarà destinato l’ umido, a Sogliano il Secco. Eravamo coperti fino al 12 gennaio dall’accordo con Ravenna e finora non conferiamo ancora rifiuti a Imola e Sogliano per questioni di natura burocratica. A Imola inizieremo a conferire da domani, a Sogliano dal 27 gennaio. Quindi questione dell’antenna: la segreteria è vigile su quanto accaduto, sta ricostruendo l’iter autorizzativo e controlli, il servizio Tlc ha richiesto ulteriori elementi all’azienda Telenet e la segreteria di Stato ha esclusivamente un ruolo di vigilanza. L’ultimo riferimento, lo leggo a nome mio e del segretario Mussoni. Entrambi ci siamo presi l’incarico in commissione n.4 di relazionare sulla vicenda dell’incendio a Sassofeltrio per l’azienda Eco-Pfu. ‘Il servizio di Protezione civile ha costantemente aggiornato, anche con relazioni scritte, la segreteria al Territorio nelle persone del Direttore di Dipartimento e del sottoscritto sugli sviluppi, le criticità legate alle operazioni di spegnimento e gli esiti delle campagne di indagini sulle matrici ambientali, in un serrato e continuo rapporto con tutte le autorità esterne competenti. (…). Dal 14 gennaio in poi anche il Servizio protezione civile di San Marino è stato invitato alle sedute dell’unità di crisi, Centro operativo comunale di Sassofeltrio. (..) A seguito del primo incontro è stata intrapresa una fattiva collaborazione fra Arpa, Arpam e il Dipartimento prevenzine volot ad analizzare campioni di aria, acqua e suolo anche in territorio sammarinese. Inoltre, nella stessa mattinata è inziato un piano di campionamento autonomo al fine di analizzare campioni di aria e di suolo. Le sonde sono state estese in località Torraccia. In particolari sono stati effettuati campionamenti nelle polveri aerodisperse in frazione PM10 su cui ricercare gli Ipa, idrocarburi policlici aromatici, in località Montegiardino e sono stati eseguiti campioni di terreno in località Montegiardino e Torraccia al fine di valutare l’eventuale presenza di Ipa a seguito dalla prima settimana d’incendio. Indagini sulle matrici ambientali: Le autorità italiane competenti hanno avviato da subito un monitoraggio delle matrici ambientali (..). Sin dai primi dati pervenuti non sono risultati elementi di preoccupazione per la salute pubblica. Il dott. Cappuccini dell’Asul ha più volte rassicurato che le concentrazioni rilevate non sono tali da creare effetti acuti o cronici sulla salute, in quanto rientranti nei parametri di legge o paragonabili a valori che si rilevano nelle zone urbane ad intenso traffico (..). Particolarmente significativi per il nostro territorio sono i primi dati relativi ai campionamenti effettuati dal dipartimento prevenzione da cui è risultato che le concentrazioni di Ièa nei terreni sono assolutamente trascurabili e nelle polveri aerodisperse sono in concentrazione notevolmente inferiore ai limiti previsti dalla normativa vigente per la qualità dell’aria. Anche questi dati risultano pertanto confortanti in relazione a ricadute sulla salute pubblica o sull’inquinamento delle matrici ambientali. Siano in attesa dei risultati analitici riferiti a ulteriori campionamenti della matrice aria delle giornate del 17 e 18 gennaio e sarà cura del sottoscritto metterli a disposizione non appena saranno disponibili. Attività post evento: pur in presenza di dati rassicuranti, come sopra riportato, si + comunque deciso da parte di Arpam di continuare il monitoraggio sulla matrice aria almeno per altri tre giorni dallo spegnimento del rogo. Dalla prossima settimana verranno altresì programmati nuovi campionamenti sui terreni, sulla base di un programma stilato in collaborazione tra Arpam Pesaro, Arpa Rimini e Dipartimento prevenzione a partire dalla zone interessate dall’epicentro dell’incendio fino ad interessare le zone limitrofe, compreso il territorio di San Marino. (…). Conclusioni: In relazione all’incendio della ditta Eco-Pfu del 7 gennaio scorso e ad oggi decretato tecnicamente spento, ad oggi non risultano pericoli o rischi immediati per la salute pubblica e l’ambiente di San Marino. Non si è mai reso necessario intraprendere, per il nostro territorio, misure restrittive e precauzionali. Tuttavia, per maggiore scrupolo e cautela, spetterà al Dipartimento prevenzione, in collaborazione e in accordo con Arpa e Arpam, completare il quadro delle analisi sulle matrici ambientali conseguenti ad eventuali effetti cumulativi sui terreni e sui cicli biologici di cui sarà mia premura fornire i relativi dati non appena ne entrerò in possesso. Confermo infine che nulla p stato lasciato al caso e che la gestione dell’evento è stata efficace, responsabile e che sono stati seguiti tutti i protocolli previsti in caso di incendi rilevanti'”.

 

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri: “Ho ricevuto dall’Avvocatura di Stato un dettagliato parere di conformità all’ordinamento sammarinese della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne. San Marino risulta possedere un quadro normativo di lotta alla violenza contro la donna tale da permetterci di aderire alla Convenzione di Instanbul. Prima però di farlo occorre colmare alcune lacune. La Legge 20 giugno 2008 numero 97 contiene numerosi punti di contatto con la Convenzione ma occorre individuarne meglio l’ambito di applicazione e dovrebbero essere inseriti nell’ordinamento sammarinese fattispecie di reato attualmente non compiutamente comprese. L’Avvocatura rileva che la varietà e disomogeneità di fattispecie cui si rivolge la Legge 97 del 2008 ha reso particolarmente complessa la valutazione di conformità dell’ordinamento alla Convenzione per la difficoltà in primis di identificare i reati ai quali il nostro legislatore ha voluto applicare le misure preventive e repressive e poi di capire se questi coincidono con la Legge. Urge un intervento legislativo di integrazione dei reati previsti dal codice penale perché il dettato del nostro codice penale non è pienamente aderente a quanto richiesto dalla Convenzione. Sono da adottare molte misure concrete e applicative per dare luogo a politiche sensibili al genere. L’Avvocatura ritiene inoltre che l’organismo di coordinamento richiamato dalla Convenzione per San Marino è l’Authority per le Pari Opportunità. Dovrà dunque essere l’Authority il referente anche per il meccanismo di monitoraggio previsto dalla Convenzione. E’ mia intenzione dare mandato all’Authority per le Pari Opportunità affinché proponga al Governo le necessarie modifiche legislative.

 

Capitolo black list. Lunedì 27 è previsto un incontro con il ministro Bonino per parlare di relazione con l’Italia su base bilaterale e multilaterale. Avremo notizie più precise anche sul percorso di uscita dalla black list: argomento al primo posto della discussione. Stiamo monitorando settimanalmente la procedure che fanno capo al Ministero Italiano dell’Economia e posso dire che sta lavorando sulla stesura del provvedimento che preveda l’uscita di San Marino dalla black list. Contiamo che l’incontro con il ministro degli Esteri ci dia un’indicazione definitiva sull’uscita. Abbiamo bisogno di certezze e scadenze precise sulla conclusione del percorso intrapreso per uscire dalla black list. Posso dire però che il quadro ora è conforme agli standard richiesti”.

 

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Credo sia necessario precisare alcuni aspetti sull’attività delle cellule staminali. 1) Le società che intendono operare nell’ambito delle cellule staminali a San Marino devono avere determinati requisiti di qualità riconosciuti a livello internazionale e rispettare le normative europee in materia. Per l’utilizzo sperimentale delle cellule staminali si fa riferimento alla Legge 34/2010 e al decreto delegato 2/2011 che affidano al Comitato etico per la ricerca e la sperimentazione la funzione di autorizzare la sperimentazione clinica, farmacologica ed epidemiologica per tutti gli aspetti indicati dalla normativa vigente. 2) Le società autorizzate che stanno attualmente svolgendo attività di conservazione di cellule staminali sono la Bioscience Institute e l’I.S.F. 3) Se si escludono queste due strutture la società che può potenzialmente svolgere attività riguardanti il prelievo , la conservazione e l’utilizzo di staminali è la Secure Life che attualmente svolge “prestazioni di servizio assistenza a carattere logistico-amministrativa per raccolta, trasporto, crio-conservazione di cellule staminali”. In passato è stato fatto diniego a Phoenix Bio Institute e The San Marino Institute. 4) Per le vicende del 2008/2009 l’Authority è intervenuta chiedendo il ritiro dell’autorizzazione all’Imb coinvolta non solo nell’ipotetica inoculazione di cellule staminali a scopo terapeutico ma anche per esercizio abusivo della professione medica da parte di Fabrizia Paganelli (non riconducibile però al caso Stamina). In tal senso l’Authority fa riferimento anche alla segnalazione di atto medico effettuato dal dottor Luciano Fungi presso la sede dell’IMB dove si ipotizza l’inoculazione di cellule staminali autologhe in liquor spinale, pratica vietata a San Marino. Dai documenti sanitari visionati si rileva che il dottor Leonardo Scarzella e il professor Vannoni hanno avuto un ruolo in tutto ciò. Lo stesso Vannoni era legale rappresentante della Re-wind biotech, società costituita il 28 aprile 2008 e mai autorizzata al funzionamento da parte dell’Authority in quanto, dalla documentazione in possesso e dal sopralluogo effettuato, erano emerse criticità strutturali, impiantistiche e organizzative. All’epoca era già emerso come la Re-wind e la figura del professor Vannoni avessero creato problemi alla Repubblica di San Marino soprattutto in merito a notizie apparse sulla stampa che chiamavano in causa il professore Vannoni e la Re-wind stessa per presunte cure di staminali effettuate tra Torino, San Marino e Ucraina. Inoltre l’Authority è venuta a conoscenza di ulteriori documenti on line che citavano la presunta attività della Re-wind, illecita a San Marino in quanto prima del 2011 in assenza di comitato etico era vietato l’utilizzo sperimentale di cellule staminali e quindi del cosiddetto metodo Stamina. In merito alle recenti notizie chiarisco alcuni punti: a) il signor Carmine Vona ha dichiarato di essersi sottoposto a metodo Stamina nel 2008 presso il centro estetico Imb di San Marino anche se è bene precisare che la struttura era stata autorizzata come poliambulatorio medico. b) durante la trasmissione Presa Diretta anche Davide Vannoni e Marino Andolina hanno dichiarato che a San Marino nel 2008 sono state effettuate le terapie in questione. C) Dai giornali locali emerge il coinvolgimento del dottor Pietro Bugli, già in precedenza direttore sanitario di Imb. In base a tutto ciò l’Authority ha segnalato alla Magistratura sammarinese gli ultimi risvolti. Ribadisco inoltre che l’inoculazione di staminali a scopo terapeutico, effettuata in assenza di specifiche autorizzazioni ed al di fuori ogni rigore scientifico, è attività da considerarsi illecita a San Marino. In tal senso ho avuto mandato di valutare la possibilità di intraprendere azioni legali a tutela del nome e dell’onorabilità di San Marino”.

 

Tony Margiotta, Sinistra unita: “Ci sono dati economici allarmaneti: disoccupazione al 6,9%, più di 1.400 cittadini senza lavoto, e un’azienda ogni due giorni ha chiuso i battenti nel 2013. La politica non è stata in grado di trovare soluzioni immediate per poter far ripartire l’economia del nostro Paese. Dovremmo supportare coloro che vogliono fare impresa e creare ricchezza anche attraverso incentivi e sgravi fiscali. E invece sento il presidente dell’associazione bancaria sammarinese che propone in maniera offensiva lo scudo fiscale senza nessun tipo di imposta o tassazione per coloro che fanno rientrare i capitali dall’estero. Proporre uno scudo fiscale senza nessun costo per chi fa rientrare i capitali e dunque senza alcun beneficio per le casse dello Stato avvantaggiando solo le banche è assurdo. Il presidente dell’Abs non ha alcun senso dello Stato e neppure la sensibilità verso la situazione in cui versa il nostro Paese. Black list? Basilare per la nostra economia uscire dalla lista, ma a mio avviso siamo ancora lontani. Io sono molto preoccupato perché il segretario non ha fatto altro che rinviare questa discussione”.

 

Simone Celli, Ps: “Non si può limitare a liquidare la vicenda dell’adesione alla Convenzione di Istanbul facendo riferimento a questioni tecniche perché il problema è di natura politica. La firma della Convenzione probabilmente per il governo non è una vera priorità perché io credo che in politica a volte vada gettato il cuore oltre l’ostacolo. E’ necessario avere un coraggio che il segretario Valentini dimostra nuovamente di non avere. ‘Sottoscriviamo immediatamente la convenzione di Istanbul e ratifichiamola il prima possibile’, queste sono le parole che avremmo voluto sentire. Ma così non è probabilmente perché per il governo questa non è una priorità. L’articolo 1 parla tra le altre cose della ‘protezione delle donne contro ogni forma di violenza’, ‘dell’eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne’ e ‘della prevenzione contro la violenza domestica’. Non ci si nasconda dietro un dito: il governo abbia coraggio. Per quanto riguarda invece i rapporti bilaterali italo-sammarinesi posso solo dire che il governo non ha argomenti. Il segretario Valentini ripete che ‘si sta monitorando’, ‘si sta verificando’, ‘il contatto è permanente, ma intanto il Paese affonda e di uscita dalla black list ancora non se ne parla. La mancata uscita dalla black list rappresenta un problema politico. Non possiamo essere soddisfatti quando il segretario ci dice che il 27 gennaio incontreremo il ministro Bonino. Siamo stufi di foto-ricordo”.

 

Marino Riccardi, Psd: “Sulla convenzione di Istanbul ritengo giusto il riferimento e quanto fatto dal segretario di Stato. E’ stato opportuno richiedere il parere all’Avvocatura di Stato, mi sembra non siano tante le richieste di modifica per la nostra normativa, chiederei al governo di procedere alla sottoscrizione e alla successiva ratifica in tempi rapidi. Nel giro di qualche mese siamo in grado di poter attuare le modifiche alle normative. Il secondo argomento è quello della black list. Di rassicurazioni ne abbiamo avute tante, ma non ci accontentiamo più di quelle. Il segretario deve essere chiaro e dire che, se dal 27 non siamo fuori dalla black list, faremo le dovute rimostranze in tutti gli organismi internazionali di cui facciamo parte fino al presidente della Commissione europea Barroso. L’Italia sta creando un grandissimo danno alla nostra economia. Abbiamo fatto tutto quello che era necessario per adeguarci alle normative internazionali. Con quale forza andiamo a fare una trattativa con l’Ue quando l’Italia ci tiene ancora nella lista dei cattivi? A questo punto dobbiamo agire, non si può più aspettare. Le promesse le hanno fatte tante e a tanti, o si esce o si prendono altre strade negli organismi internazionali per porre fine a questa ingiustizia. Ripeto l’invito al segretario e gli faccio in bocca al lupo, perché quello di lunedì sarà un incontro importante, ma da quell’incontro dovrà tornare con l’impegno per uscire dalla black list”.

 

Giovanni Lonfernini, Upr: “Vi dovete mettere d’accordo. Questa mattina il riferimento prudente del segretario Valentini, poi ora si alzano i toni. Siamo tutti convinti che San Marino deve uscire dalla black list, ma neanche l’opposizione alza così i toni. Avremmo voluto vedere una smentita su un episodio relativo al rapporto italo-sammarinese, sulla notizia dell’incontro che si sarebbe dovuto verificare tra governo sammarinese e ministro dello sviluppo economico Zanonato. L’episodio è nato da un comunicato emesso il 18 dicembre dal nostro governo, in cui si diceva che il ministro italiano sarebbe venuto a San Marino a parlare di Parco scientifico e tecnologico e sull’implementazione di certi accordi. Poi abbiamo saputo che questo incontro non ci sarà e che due membri di governo avevano avuto la garanzia di un incontro con il ministro, tanto che hanno pernottato a Roma, ma il giorno dopo l’incontro non c’è stato. Si dirà che l’incontro tecnico c’è stato, ma è un altra cosa. Zanonato è venuto a Rimini al Sigep, non a San Marino, e ha dato battuta non favorevole. Il segretario Valentini ha avuto la correttezza di presentarci un ordine del giorno bilaterale e multilaterale dell’incontro di lunedì, mi aspetto che aggiunga un quarto comma e aggiunga la richiesta di sapere come Oliverio è riuscito nel 2009 ad avere una lista di cittadini italiani che hanno scelto di investire a San Marino. Deve fare questa domanda per difendere la nostra sovranità di Stato. Nel caso Smi, sapete che chi si è visto pubblicato il proprio nome sta facendo ricorso contro San Marino? Come ha fatto questo uomo ad avere quei dati? Invece ho l’impressione che il governo farà come per la vicenda Smi, accantonerà il problema. Quindi questione antenne Telenet: il governo oggi doveva rispondere a semplici domande. E’ vero che sono state installate senza le autorizzazioni sanitarie necessarie? Quali esclusive gode l’azienda Telenet? E’ vero che la società si sia appoggiata, per costruire la sua ret,e a lavori appaltati dalla Pa?”.

 

Antonella Mularoni, Ap: “Bisogna sottolineare che la vicenda Smi, se ha avuto il seguito che ha avuto, non è stato per colpa della politica. Fu una vicenda tutta della magistratura. Nella scorsa legislatura, nel corso dell’opera di adeguamento agli standard internazionali, fu l’Ocse a chiederci di aggiornare la normativa sulle notifiche agli imputati”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Chiarisco che non ho mai pensato fosse stato l’ex segretario Mularoni ad aver dato le liste. La scorsa settimana abbiamo visto su un quotidiano nazionale la notizia che una persona lavorava per un’agenzia di intelligence italiana, mi auguro che alla Bonino si chiederanno chiarimenti. Mi preoccupo per una questione di sicurezza nazionale. Il 17 dicembre scorso il governo ha fatto l’adeguamento delle rette scolastiche e delle refezione degli asili nido. Resto basito non sull’aspetto economico, che riguarda un aumento del 5%. Non capisco perché il governo non l’ha comunicato allora, ma solo dopo un mese dalla delibera attraverso una mail ai genitori”.

 

Rossano Fabbri, Ps: “Condivido le preoccupazioni e il tenore dell’intervento del consigliere Riccardi sull’uscita dalla black list. Dal 2006 l’unica politica che siamo riusciti a portare avanti è stata quella dell’uscita da black list italiana, trascurando altri rapporti internazionali e rinunciando a politiche interne alternative”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “Sostanzialmente non posso fare altro che ribadire la non più recuperabile incapacità del governo nel rapportarsi alla cittadinanza. L’esempio fatto dal consigliere Podeschi sulla mail inviata ai genitori degli alunni è l’ultimo in ordine di tempo. Su black list, chi mi ha preceduto ha espresso le mie considerazioni. E’ una questione strettamente connessa al problema del mercato del lavoro. Mi ha fatto specie leggere della società ‘Piada più’, caso emblematico per quello che sta avvenendo al Paese. Avendo un’impronta sindacalista non posso far altro che essere dalla parte dei lavoratori, ma capisco anche le difficoltà del fare impresa. L’imprenditore ha fatto dichiarazioni forti, sulla volontà di chiudere, lasciare a casa le 14 persone impiegate e andare all’estero. Ci troviamo in un sistema dove non ci sono controlli che fanno emergere le dissonanze nell’applicazione del Decreto Mussoni, gli abusi che non rivalutano i lavoratori, ma bypassano la dignità del lavoratore stesso. All’ufficio del Lavoro alcuni cittadini hanno denunciato casi di abusi di questa normativa, domando che fine hanno fatto quelle denunce che risalgono a un mese fa. Abbiamo datori di lavoro che utilizzano legge giocando sulla disperazione di alcune persone. Ho i documenti in mano e andremo a fare l’ennesimo esposto in tribunale ed esorto il governo e i membri di governo a dare spiegazioni delle cose che si devono fare. Mi auguro si proceda alla comunicazione ai cittadini anche con serate pubbliche su quello che si vuole fare da qui ai prossimi quattro anni”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Ho visto le trasmissioni televisive sul caso Stamina. Vannoni cercava l’accreditamento negli ospedali e nelle organizzazioni per il suo metodo. La figuraccia c’è stata risparmiata perché qualcuna l’ha fatta più grossa di noi. Da quelle trasmissioni emerge il ruolo del nostro ospedale che ha salvato la vita al signor Carmine che dopo un’infusione è stato portato sulla soglia della morte ma è sopravvissuto grazie al nostro intervento sanitario. A San Marino la vicenda coinvolge due società oggi chiuse, l’Imb, che faceva attività prevalentemente estetiche, e la Rewind, la società di Giannoni, con cui voleva importare a San Marino la sua Stamina. Alla presidenza Imb guarda caso c’è Clelio Galassi, esponente democristiano e il direttore sanitario è il dott. Bugli, ex Reggente per conto della Pdcs. Guidi Marziano figura nella direzione, in ogni caso Vannoni arriva a San Marino tramite Bugli e cerca accreditamento anche nella nostra Università. Su queste società grava però il giudizio severissimo dell’Authority sanitaria che si esprime negativamente su tutte e due, Imb per via di una falsa dottoressa che vi operava senza le qualifiche necessarie, mentre su Rewind in discussione era il metodo, non supportato da sufficienti sperimentazioni. Da quella trasmissione San Marino non ne esce male. Adesso abbiamo attive tre società, Bioscience e In Scientia Fides, che hanno carattere conservativo, poi c’è Secure Life, che sembrava inizialmente non dovesse occuparsi di staminali e che ha chiesto al congresso un allargamento del suo oggetto sociale per includere questa attività e il congresso gliel’ha concesso. Chiedo quale sia a riguardo il parere dell’Authority. La questione Stamina ci ha insegnato a restare in guardia sul settore, ma non si possono ignorare gli effetti di un suo sviluppo economico e sull’occupazione. Ma la presenza fissa dei politici nei consigli di amministrazione di società che poi devono essere chiuse bisogna farle sapere i cittadini, devono conoscere gli intrecci affari-politica”.

 

William Giardi, Upr: “All’interno della spending review trova rivisitazione la costellazione di commissioni che abbondano a San Marino. Non si capisce quale sia il senso delle commissioni a nomina politica, se una persona non ha le prerogative per poter avere accoglimento. Le commissioni potevano avere un significato un tempo come sostegno alla Pa, ma oggi si chiedere alla Pa di essere efficiente ed efficace. Su questo tema l’Upr propone il seguente Odg: ‘Il Consiglio grande e generale di fronte alla necessità di aprire un confronto sulla sostenibilità del nostro Stato rispetto alla necessità di aprire un confronto sulla sostenibilità del nostro Stato rispetto alla sovradimensionata proliferazione di commissioni – di nomina consigliare – che compongono la nostra variegata costellazione istituzionale quale punto ineludibile se si vuole seriamente affrontare il tema della riduzione della spesa pubblica. Preso atto che – se in passato – questi organismi sono nati per sostenere l’amministrazione oggi non si giustificano più. Anzi, in molti casi, si pone la necessità di riflettere sul mantenere in piedi commissioni che svolgono compiti già espletati dall’amministrazione. Impegna il Governo a presentare – entro due mesi – una apposita ricognizione sui costi e sulla sostenibilità istituzionale delle commissioni di nomina consigliare”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Il segretario Valentini ci ha annunciato che il 27 ci sarà un incontro con l’omologo ministro italiano. Da tempo abbiamo richiesto un dibattito in Consiglio sulla politica estera per fare un’analisi di quanto fatto in questi mesi e provare a trovare una condivisione su quello che forse non funziona. Sulla politica estera questo Consiglio, anche nella precedente legislatura, non si è mai diviso. Ritenevamo importante dibattito anche alla luce di questo incontro e delle scadenze imminenti. Le poche parole del ministro Zanonato devono farci riflettere, emergono ancora dei dubbi e uno stato di osservazione da parte della Repubblica italiana nei confronti del nostro Paese. Ci sono tre o forse quattro questioni su cui interrogarci, se è la posizione di un ministro e non di un governo significa che nella comunicazione del nostro governo, tra i partiti, non è stato fatto qualcosa. Di passi in avanti il Paese ne ha fatti. Quando andremo a Roma dovremo essere pronti a dimostrare che questo Paese è cambiato veramente, a 360 grandi, altrimenti la famosa frase ‘andate a prendere in giro qualcun altro’ dell’ex ministro Tremonti, potrebbe diventare di attualità”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Ringrazio Valentini per il riferimento sulla convenzione di Istanbul. E’ un passo in avanti. La sottoscrizione è importante e pensavo che la nostra cornice legislativa potesse portare celermente a ciò, ma nonostante i punti di contatto c’è ancora della strada da fare, mi aspettavo che questa strada fosse più corta. Perché quella firma potrebbe avvicinarci ad ambiti che verso di noi hanno delle resistenze. Non stiamo vedendo legge sul mercato del lavoro che possa dotare il Paese di tutti gli strumenti che consentano agli imprenditori di consolidare il futuro dell’economia nazionale, questo ritardo non è accettabile per dare precedenza invece a normative molto meno importanti di questa che è da codice rosso”.

 

Federico Pedini Amati, Ps: “Purtroppo continuano a chiudere aziende per la permanenza di San Marino in black list e aumenta la lista dei disoccupati. Senza l’uscita da black list le aziende che vorrebbero venire a San Marino non si fidano. Per quanto riguarda la convenzione di Istanbul, me ne feci promotore in Aula, dopo le sollecitazioni di Patrizia Busignani, della sua sottoscrizione. Il segretario ci riferì che non potevamo ratificarla se altri Paesi non vi aderivano, ora che in 24 Paesi l’hanno sottoscritta, non si capisce come mai San Marino non si attivi immediatamente. Le condizioni oggi ci sono tutte, non ci sono più scuse, anzi il Consiglio si è espresso all’unanimità e non ci sono più margini di manovra se non quello di firmarla. Prima di me non ho sentito parlare di una mail girata a due mila persone, dove sono presenti estratti conto di alcune aziende che hanno acceso un conto corrente presso Ibs, oggi acquisita da Banca agricola commerciale. All’interno ci sono versamenti del 2011, pari a un milione di euro euro, fatti nell’arco di un mese, dal 26 aprile al 26 maggio, con trasferimenti anche di 300 mila euro in un solo giorno. La magistratura farà il suo dovere su questo, ma porto l’attenzione di questa vicenda e mi auguro veramente che su questo come su altro si faccia chiarezza, anche alla luce delle recenti normative adottate sull’antiriciclaggio. Bisogna che prima o dopo si faccia trasparenza su situazioni non chiare, altrimenti perdiamo tutti quanti di credibilità”.

 

Paride Andreoli (Partito Socialista): Avevamo chiesto di poter parlare e di poterci confrontare su un dibattito di politica estera tra i due Paesi “cugini”. E’ giusto che la Repubblica di San Marino esca dalla “black list” italiana e possa così riprendere un percorso di rapporti tra i due Stati utili reciprocamente. Ben venga dunque l’incontro con il ministro Emma Bonino con l’auspicio che questo incontro possa rappresentare degnamente l’interesse non solo della parte italiana ma anche di quella sammarinese. Speriamo possa essere il giorno giusto affinché giungano le risposte precise e leali che attendiamo. Speriamo di avere nella seduta di febbraio la possibilità di poterci confrontare su quello che può rappresentare l’uscita dalla black list. Oltre a quello servono anche progetti e riforme per aiutare l’economia locale”.

 

Denise Bronzetti, Indipendente: “Chiedo all’Aula e al Segretario se siamo in grado di prenderci un impegno per siglare scadenze precise affinché l’adeguamento normativo alla Convenzione di Istanbul sia portato a termine. Sulla vicenda della e-mail che sta girando a San Marino in questi giorni posso dire che a me non è arrivata: a dimostrazione della lontananza che ho rispetto al mondo bancario. Ho avuto però modo di leggerla ed effettivamente la cosa è sconcertante perché è inutile che facciamo leggi ed ogni giorno circola una quantità spaventosa di contante tramite bonifici: io sono lontana da quel mondo ma non è difficile fare 2¬¬¬¬¬ più 2 per capire cosa ci sia sotto. Sulla black list noi potremmo anche forzare il percorso ma fuori la stampa sammarinese viene letta e i conti li sanno fare anche in Italia. Parte della nostra economia non si è ancora adeguata agli standard che dovevamo rispettare. Prima dunque pretenderei che la nostra situazione interna sia rispondente al dettato normativo che abbiamo adottato”.

 

Marco Gatti, Pdcs: “Abbiamo assistito a dibattiti politici fatti in sede di Comunicazioni quindi credo che il regolamento vada modificato. Convenzione di Istanbul: il riferimento fatto dal Segretario di Stato agli Esteri è puntuale e responsabile perché quando si vanno a firmare delle Convenzioni occorre sapere quello che va fatto e non si va a firmare a prescindere. Credo che si sia agito correttamente richiedendo all’Avvocatura di Stato di valutare le integrazioni da fare: ora dovremo farle velocemente per andare altrettanto velocemente alla firma. Black list: sono sicuro che non è stato inserito come argomento nel Consiglio odierno per il semplice motivo che il 27 ci sarà l’incontro con il Ministro italiano Bonino. Smettiamola però di lanciarci fango addosso. I dati di fatto che abbiamo in mano sono: 1) l’accordo approvato dal Parlamento italiano contro le doppie imposizioni 2) La Commissione Europea, che sta trattando con noi un nuovo accordo di integrazione di San Marino, ha detto di essere pronta. 3) L’Ocse ci ha messo alla pari dei paesi più virtuosi. 4) l’Agenzia delle Entrate italiane si è espressa dicendo che non ci sono problemi nell’avere informazioni da San Marino. Andiamo avanti così dunque e il 27 il nostro Segretario degli Esteri non dovrà fare altro che chiedere all’Italia di essere conseguenti a quanto fatto. San Marino non può pensare di andare avanti in accordi così importanti come Ecofin (ne discuteremo con il presidente della Commissione Europea Barroso il 30) senza l’Italia al proprio fianco. L’uscita dalla black list è un atto non più rinviabile dall’Italia. Oggi diamo un messaggio forte: richiediamo una competitività leale nei confronti degli operatori italiani perché l’inserimento in black list penalizza nostri operatori. Sulla e-mail giunta al consigliere Pedini Amati credo che chi è a conoscenza di reati dovrebbe comunicarli all’Autorità giudiziaria competente”.

 

Ivan Foschi, Su: “Intervengo per presentare una mozione sulla disparità di trattamento tra le multe elevate ai sammarinesi da parte di Forze dell’Ordine italiane e quelle comminate agli italiani da parte di sammarinesi. San Marino ha rinunciato ad attivarsi per richiedere all’Italia di riscuotere le multe fatte agli italiani nel nostro Paese. Al sammarinese multato in Italia viene richiesto di pagare immediatamente la sanzione altrimenti si viene appiedati. Nel 2010 venne approvato all’unanimità un odg che impegnava il Governo a chiedere la reciprocità nel rapporto ma non si è fatto nulla. Solo il 10% di quanto comminato agli automobilisti stranieri a San Marino viene incassato dallo Stato. Risorse incassate per lo più grazie alla buona volontà di alcuni automobilisti”.

 

Risposte a interpellanze/interrogazioni

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Rossano Fabbri per conoscere l’ammontare dello stanziamento a bilancio (riferito agli anni 1996-2014) per provvedere a demolizioni di opere abusive. Si associa il Consigliere Paolo Crescentini per richiedere risposta scritta.

Risponde il segretario di Stato per il Territorio, Matteo Fiorini: “In riferimento all’interpellanza, il Testo unico delle leggi urbanistiche ed edilizie recita che ‘il trasgressore viene diffidato dal dirigente dell’ufficio Urbanistica alla demolizione e al ripristino delle opere abusive entro un termine congruo non interiore a 60 giorni, Trascorso inutilmente tale termine il dirigente provvede, previsa acqusizione del valore di mercato delle opere abusive, determinato dall’ufficio Catasto, ad ordinare all’Azienda autonoma di Stato di Produzione la demolizione o remissione in pristino delle opere abusive a spese del contravventore. L’Azienda autonoma ha l’obbligo di intervenire entro il perentorio termine di 30 giorni. Viene quindi specificato che gli oneri economici per gli interventi di rimessa in pristino delle opere sono comunque a carico di chi ha realizzato l’abuso. Ne consegue che come riferito dal dirigente dell’Azienda di Stato nel bilancio non sono previsti capitoli di spesa destinati a tali interventi”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Mimma Zavoli e Luca Santolini sui dettagli connessi alla licitazione privata richiesta per i lavori di “manutenzione strade bianche”

 

Risponde il segretario di Stato per il Territorio, Matteo Fiorini: “I lavori previsti dalla licitazione privata oggetto dell’interpellanza riguardano principalmente gli interventi necessari alla manutenzione della struttura delle strade bianche presenti sul nostro territorio. In particolare riguardano la sistemazione della pavimentazione stradale attraverso le tecniche più adeguate per il tipo di ammaloramento che la strada ha subito, Inoltre possono prevedere anche interventi di ripristino di piccoli manufatti stradali eventualmente danneggiati. Le attrezzature necessarie a svolgere i sopracitati interventi sono costituite prevalentemente da macchine movimento terra ad automezzi, solo in parte in dotazione dell’Aaspl. Si evidenzia che il citato appalto è stato introdotto dall’azienda a partire dal 2008, anno in cui la diminuzione di maestranze e mezzi a disposizione non consentivano più la diretta realizzazione di tutti i lavori. Alla licitazione in oggetto sono state invitate 21 imprese tutte sammarinesi, e cioè tutte quelle inserite nel Registro delle imprese Aaslp nella categoria dei lavori stradali. Tra le invitate tre imprese non hanno risposto, 12 hanno risposto ringraziando per l’invito ricevuto senza tuttavia rendersi disponibili ad eseguire il lavoro, 6 infine hanno partecipato attivamente offrendo uno sconto percentuale su tutte le voci di un elenco prezzi allegato. L’impresa assegnataria della gara è la Icss srl in quanto miglior offerente con lo scnto del 29,01%. La gara è stata formulata con “offerta a ribasso percentuale” e il criterio seguito per l’aggiudicazione è stato quello del maggior sconto percentuale, come previsto dalla normativa vigente. Si precisa infine che l’importo previsto di 80 mila euro nell’ultima licitazione annuale espletata ha permesso di sostenere tutte le spese di manutenzione strade bianche per un periodo di quasi due anni”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Gian Matteo Zeppa sui lavori per l’ampliamento del Cimitero di Montalbo.

 

Risponde il segretario di Stato per il Territorio, Matteo Fiorini: “In riferimento all’interpellanza presentata dal consigliere Zeppa si riferisce quanto segue. L’incarico per uno studio per la relazione geologica, la progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, nonché la redazione del Psc in fase di progettazione relative all’ampliamento del Cimitero di Montalbo, costituisce l’unico incarico conferito. Successivamente al 2007 non sono stati assegnati ulteriori incarichi di progettazione ad altri progettisti. Attualmente le attività sono sospese in quanto i lavori prevalenti di posa dei rivestimenti di pietra con le basse temperature della stagione invernale non sono compatibili con i prodotti utilizzati; si stanno inoltre completando le procedure amministrative di autorizzazione dei lavori di completamento. Le attività riprenderanno nel mese di marzo e termineranno entro l’estate prossima. Nel complesso i tempi di esecuzione previsti sono stati rispettati tenendo conto delle proroghe concesse a causa delle avversità atmosferiche. Si precisa inoltre che nelle fasi di esecuzione dei lavori non sono stati arrecati danni alle strutture esistenti. Per quanto concerne il numero dei loculi si precisa che con l’ampliamento si raggiungono un totale di 4.669 loculi. L’ampliamento ha previsto la realizzazione di 430 loculi e 246 ossari, sono stati consegnati all’ente gestore 270 loculi e 90 ossari. Ad oggi sono stati già ceduti 57 loculi, mentre 160 non sono stati ancora ultimati. L’appalto effettuato prevedeva un importo netto di 1.089.977,27 euro; a bilancio sono previsti 224 mila euro per lavori integrativi e di completamento”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Luca Santolini e Franco Santi in merito al contratto stipulato con il Direttore della Funzione Pubblica e ai criteri di valutazione del suo incarico.

 

Risponde il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini: “Il contratto relativo al conferimento dell’incarico triennale di direttore della Funzione pubblica in favore di Marco Tassitano è stato stipulato in virtù della delibera del congresso di Stato n.61 del 21 ottobre 2013, legittimata quest’ultima in data 6 novembre 2013. In particolare, per quanto concerne il trattamento retributivo, lo stesso è stato definito in maniera omnicomprensiva per ciascuno dei tre anni dell’incarico, a seguito di negoziazione fra le parti, tenendo conto delle retribuzioni previste per posizioni dirigenziali generali nel settore pubblico e privato; ciò in considerazione fatto che la posizione dei membri della Direzione generale della Funzione pubblica è esclusa dell’ambito di applicazione del decreto delegato 6 marzo 2013 n.21. La valutazione della prestazione dell’ingegner Tasitano avverrà in conformità a quanto previsto dall’articolo 24 della legge n.108/2009. Il contratto stipulato con Tassitano individua oltre agli obiettivi generali previsti dalla normativa, gli obiettivi di esercitare i poteri organizzativi, gestionali di verifica e controllo, di presidiare lo svolgimento di tutte le funzioni necessarie alla direzione del Dipartimento della Funzione pubblica; di attuare le linee di intervento e le azioni di riduzione della spesa pubblica; attuare le linee di intervento indicato nell’ordine del giorno approvato nella seduta consiliare del 26 luglio 2013 nonché degli ulteriori atti in materia di contenimento della spesa pubblica che verranno assunti dal Consiglio e dal congresso di Stato (…)”.

 

Franco Santi, C10: “Trasformeremo interpellanza in mozione”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Elena Tonnini (Rete) sulla Convenzione fra la Pubblica amministrazione e la Carrozzeria Titano s.r.l con riferimento al dettaglio dei servizi.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Sul primo e terzo punto si allega la convenzione. Sul secondo punto si chiarisce che sarà automaticamente rinnovata di biennio in biennio, salvo disdetta, e che non sono stati chiesti altri preventivi. Le liquidazioni spese di giustizia disposte dal commissario della legge afferiscono a spese di recupero e custodia per il sequestro di beni nell’ambito di procedimenti penali. Sull’ultimo punto i servizi espletati in qualità di custode giudiziario sono i seguenti: tre pignoramenti nel 2001, 25 nel 2002, 16 nel 2003, 12 nel 2004, 14 nel 2005, 8 nel 2006, 9 nel 2007, 6 nel 2008, 9 nel 2009, 11 nel 2010, 17 nel 2011, 6 ne3l 2012 e 8 nel 2013”.

 

Interpellanza presentata dal consigliere Luca Lazzari (Sinistra Unita) sui dettagli delle spese per le risorse ed i servizi dell’Iss.

 

Risponde il segretario di Stato al Lavoro Iro Belluzzi: “1) I farmaci vengono acquistati direttamente dalle ditte produttrici che ad inizio anno propongono le loro migliori condizioni per ogni singola molecola: questo al fine di mettere in concorrenza i diversi nomi commerciali per lo stesso principio attivo. Il servizio farmaceutico si avvale di un fornitore esterno per l’acquisto di quei farmaci occasionali che vengono richiesti di volta in volta e di cui non serve far magazzino. 2) Nel 2012 la spesa per la manutenzione degli impianti è stata di oltre 687 mila euro mentre per l’anno 2013 (dato parziale) è di quasi 446 mila euro. 3) La spesa per i servizi di pulizia nel 2013 è stata di 1.401.956 euro. 4) La spesa per i servizi di lavanderia nel 2013 è stata di 929.711 euro. 5) Nel fabbisogno è stata valutata una riorganizzazione generale di tutta la struttura Iss e pertanto riguardante tutto il personale sanitario. 6) Il punto di riferimento dell’Iss nell’Emilia Romagna in tema di acquisti non è Intercent ma l’Area Vasta Romagna. 7) Il tema degli acquisti va affrontato con l’Area Vasta Romagna. Già da diversi anni esistono collaborazioni con le strutture della Regione Emilia Romagna in tema di organizzazione dei servizi sanitari e di interscambio di prestazioni che potrebbero essere potenziate”.

Si apre il dibattito sulle dimissioni del consigliere Mirco Tomassoni (Psd). Stefano Macina (Psd): “Le dimissioni di Tomassoni sono un grande dispiacere per il gruppo e per tutto il Consiglio Grande e Generale. Mirco con la sua determinazione e la sua forza di volontà ha fatto capire a tutti che a San Marino i cittadini sono tutti uguali e che le barriere architettoniche possono essere abbattute. Conosciamo la fatica e lo sforzo anche fisico che è costato a Mirco partecipare a ogni seduta in commissione eppure si è impegnato sempre al pari di ognuno di noi anche quando si è trattato di stare in Aula molte ore consecutive. Si è impegnato moltissimo sulle questioni che riguardano l’inabilità ma si è occupato anche di tanto altro non facendo mancare il suo contributo. C’è amarezza per i ritardi con cui è stata portata avanti la legge quadro sulla disabilità su cui più volte Mirco ha richiamato il nostro partito e questa maggioranza. E la crisi e la black list non devono essere una scusa per non andare avanti su questa Legge quadro per i diritti dei disabili. Respingiamo le dimissioni del consigliere Tomassoni perché il suo apporto è patrimonio del Consiglio. Roberto Ciavatta (Rete): Non ci prestiamo al giochino di rimandare di un mese le dimissioni perché Mirco ci ha espresso le sue volontà. Siamo a favore delle sue dimissioni. Denise Bronzetti (Indipendente): Nella sua lettera di dimissioni ci ritrovo alcune delle motivazioni che hanno portato me alla scelta di uscire dal mio partito. E’ difficile combattere un sistema quando è molto radicato all’interno dei partiti ed io ho dovuto prendere atto che da dentro un partito mi era impossibile continuare a condurre questa battaglia. Proprio per queste ragioni mi sento di respingere le dimissioni di Tomassoni. Questa Aula non ha prestato la giusta attenzione alla Legge sulla disabilità ed io ho più volte ho pregato Mirco di non abbandonare la battaglia. Mimma Zavoli (Civico 10): Molto triste. Si tratta di una scelta che credo non sia stata facile per lui. Leggendo la sua lettera ho capito quanto è profondo il suo senso dello Stato. Chiedo a Mirco di rimanere al suo posto pressando i suoi colleghi affinché non smettano mai di occuparsi di tematiche come la legge sui diritti dei disabili. Simone Celli (Ps): Terzo caso di dimissioni di questa legislatura. Un dato su cui le forze politiche debbono riflettere. Io credo che la presenza del consigliere Tomassoni nelle istituzioni abbia avuto un impatto forte in questi anni: per la prima volta abbiamo constatato con mano quanto fosse complicato poter accedere alle istituzioni democratiche del nostro paese per i disabili, per la prima volta abbiamo compreso le difficoltà di vivere in quelle condizioni. E’emerso un senso civico molto più profonda verso questa tematica in questi anni. Alcuni risultati li abbiamo raggiunti: penso alla Convenzione dell’Onu e il ruolo di Tomassoni è stato determinante nel raggiungimento di questi risultati.

La seduta è stata sospesa. Riprenderà mercoledì 22 gennaio alle ore 8.30

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