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San Marino, uscire dall’emergenza franchigia e costruire lo statuto dei lavoratori frontalieri

da Redazione

Nella Legge di stabilità 2013 varata dal Parlamento è stata riconfermata per il 2013 la franchigia fiscale di euro 6.700 in favore dei lavoratori frontalieri, provvedimento che interessa direttamente oltre 5.400 lavoratori italiani occupati nello Stato di San Marino ed oltre 40 mila in tutto il territorio nazionale.

 

SAN MARINO – Il CSIR San Marino Emilia Romagna Marche riunitosi nella giornata di ieri ha esaminato la situazione relativa alla Legge di stabilità italiana chiedendone la sua modifica nel senso di una maggiore equità sociale e rilanciando l’esigenza di un più forte intervento per il rilancio dello sviluppo in grado di generare maggiore occupazione.

Il CSIR ritiene inoltre necessario un forte riequilibrio fiscale a favore dei pensionati e lavoratori dipendenti e delle loro famiglie che in questi anni hanno maggiormente pagato la crisi che stiamo vivendo.

Il Consiglio Sindacale Interregionale ha poi affrontato la questione franchigia fiscale a favore dei lavoratori frontalieri.

Nella Legge di stabilità 2013 varata dal Parlamento è stata riconfermata per il 2013 la franchigia fiscale di euro 6.700 in favore dei lavoratori frontalieri, provvedimento che interessa direttamente oltre 5.400 lavoratori italiani occupati nello Stato di San Marino ed oltre 40 mila in tutto il territorio nazionale.

Il CSIR in attesa di una legge ordinaria e/o convenzione in grado di regolare definitivamente tutta la materia attinente la doppia imposizione fiscale tra lo Stato italiano e quello di San Marino, ritiene importante che nella legge di stabilità (visto che da anni andiamo avanti in regime di proroga) vi sia la conferma per il 2014 di tale franchigia prevedendo la copertura economica, anche per i prossimi anni, della attuale detrazione.

Il Consiglio interregionale ha poi tracciato le linee guida di lavoro per i prossimi mesi che vedono oltre alla emergenza franchigia la necessità di un più largo intervento su tutta la materia del lavoro transfrontaliero e delle relative protezioni sociali, oggi fortemente penalizzanti per quanti risiedono in Italia e lavorano nel territorio di San Marino.

Per queste ragioni chiedono alle Istituzioni locali e ai rappresentanti in Parlamento di operare affinché si apra a livello nazionale un tavolo di confronto che superando e risolvendo il tema della franchigia fiscale e delle doppie imposizioni affronti tutte le altre questioni attinenti al lavoro transfrontaliero.

Infatti nonostante la rilevanza del fenomeno, il nostro Paese non dispone di una specifica disciplina legislativa in grado di riconoscere pienamente il valore e l’importanza del lavoro frontaliero per il contesto economico e sociale delle aree territoriali ove è presente; al contrario, diversi provvedimenti governativi adottati negli ultimi anni hanno ignorato la specificità dello status di lavoratore frontaliere, generando talvolta una sottovalutazione, se non un aggravamento dei tanti problemi aperti.

Il Consiglio Sindacale Interregionale ritiene opportuno stimolare un più convinto impegno per arrivare al più presto all’approvazione di uno statuto dei lavoratori frontalieri, che definisca un quadro di diritti e doveri chiari legati a questa peculiare condizione di lavoro e dia soluzione ai problemi in essere, generati principalmente dalla mancanza di una regolamentazione specifica.

La direzione giusta è l’apertura di un tavolo di confronto, con le rappresentanze delle associazioni sindacali e dei lavoratori dei territori di confine e le regioni territorialmente coinvolte, con l’obiettivo di predisporre l’impianto di uno statuto dei lavoratori frontalieri utile alla ripresa dei negoziati internazionali in grado di produrre accordi bilaterali con i Paesi di confine, che prevedano una specifica e appropriata disciplina del lavoro frontaliero.

Il CSIR chiede a questo proposito che si attivi il tavolo unico di coordinamento sui temi della nostre aree transfrontaliere richiesto nelle scorse settimane alla Prefettura di Rimini.

Il CSIR infine parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione indetta da CGIL CISL e UIL domani in Piazza Cavour a Rimini per chiedere che su questi temi, a partire dalla modifica della Legge di stabilità, vi sia un cambiamento positivo.

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