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San Marino, il Movimento RETE prende le distanze da Gianluca Pini (Lega Nord)

da Redazione

Il Movimento RETE, nel ribadire la sua indicazione a votare NO al prossimo Referendum che richiede l’adesione all’UE, intende con questo comunicato chiarire alcune questioni.

Non è nostra intenzione riempire intere pagine con i motivi per cui sosteniamo il NO: la stampa è già sommersa dal mare di parole dei tifosi del sì, che rigirano sempre più o meno le stesse considerazioni, e ci premureremo semmai gli ultimi giorni della campagna di fare un vademecum del NO che già è reperibile sul nostro sito.

Al momento ci preme invece chiarire che non c’è un fronte per il NO, ma diverse sensibilità che inducono alla stessa indicazione.

Nessun membro del direttivo di RETE fa parte del comitato per il NO.

Il Movimento RETE prende risolutamente le distanze dall’invito, rivolto dal Comitato per il NO, a Gianluca Pini, vice-capogruppo della Lega Nord, indagato a Forlì per “millantato credito” (Art. 346 c.p.) per aver preteso da un candidato ad un concorso per l’abilitazione notarile dei soldi per comperare il favore dei membri della commissione.

Sempre a Forlì, a Gianluca Pini e al padre sono stati sequestrati 400.000 euro, precedentemente depositati proprio nella nostra San Marino e successivamente scudati, ma -secondo la procura- con “false attestazioni nella dichiarazione” (reato per il quale, se venisse accertato, potrebbe venir indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato).

Gianluca Pini è infine colui che nei giorni scorsi ha indicato il Ministro italiano Kyenge e il Presidente della Camera Laura Boldrini come “responsabili morali” della tragedia di Lampedusa (affermazione per la quale inviamo alle due cariche succitate la solidarietà del nostro movimento).

Siamo convinti della bontà della nostra indicazione per il NO al referendum, allo stesso modo in cui siamo convinti che per sostenerla vi siano numerose ragioni, e volendo numerosi relatori.

Consideriamo invece indecente che per una contrapposizione politica, peraltro su un referendum fuori tempo e poco significativo (nessuno si faccia abbindolare, il governo che vinca il sì o che vinca il no non potrà che procedere sul binario già tracciato), si chiuda entrambi gli occhi sui nomi e la storia dei relatori che si invita a San Marino.

Il nostro movimento, il giorno successivo alla tragedia di Lampedusa, aveva invitato il comitato per il NO a disdire l’invito a questo politico che ben rappresenta la sua forza politica.

Prendiamo atto che per alcuni si possa passare sopra a tutto pur di sostenere una posizione.

Non è il nostro caso.

Pertanto NO al referendum per l’adesione all’Europa, e allo stesso tempo NO a personaggi lesivi della nostra reputazione come Pini.

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