Aeradria, Massimo Masini: “I 22 milioni di investimenti sono necessari se si vuole continuare con l’attività aeroportuale e il mancato mutuo da 25 milioni sono una delle cause della situazione attuale”.
I fulmini e le nubi minacciose su Aeradria hanno riservato un risultato che forse pochi si aspettavano: nonostante l’addio a Ryanair (poco meno di un anno fa), il “Fellini” ha chiuso l’annus horribilis 2012 con oltre 600 mila passeggeri, il terzo score di sempre.
Al di là delle dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente Massimo Masini durante la conferenza stampa – per quanto riguarda il concordato in attesa dell’omologa, ha sottolineato che tutto prosegue secondo il piano industriale presentato – e del valzer di numeri (“I 22 milioni di investimenti sono necessari se si vuole continuare con l’attività aeroportuale e il mancato mutuo da 25 milioni sono una delle cause della situazione attuale”), c’è una considerazione da fare: l’aeroporto internazionale lavora, viene utilizzato e rappresenta un volano per l’economia del territorio.
In attesa della nomina del nuovo cda, Masini si è soffermato sui voli. Concordato alla mano, dallo scalo rivierasco possono esserci solo collegamenti che garantiscono un attivo economico. Al suo successore, il Presidente suggerisce di “puntare ad aumentare i voli verso il Nord Europa e la Germania (quelli attuali sono pochi e troppo costosi). Per farlo serve l’aiuto del turismo”.
Infine, la Russia. La Transaero, che collega Rimini a Mosca dovrebbe aumentare i voli settimanali da 3 a sette e questo aprirebbe le porte verso la Cina e tutto l’oriente. Dal 2014 questi collegamenti potrebbero concretizzarsi.
