Home NotizieSan Marino Edilizia sociale: tra i beneficiari vi sono alcuni nuclei familiari con redditi medio-alti

Edilizia sociale: tra i beneficiari vi sono alcuni nuclei familiari con redditi medio-alti

da Redazione

Ciò contrasta nettamente con le finalità di questo intervento sociale, volto al sostegno dei cittadini più in difficoltà. Sfogliando il resoconto e visionando i vari grafici e specchietti riepilogativi della relazione redatta dal gruppo della spending review, sono molteplici gli argomenti di valutazione e i commenti spontanei che possono sorgere.

 

Ciò contrasta nettamente con le finalità di questo intervento sociale, volto al sostegno dei cittadini più in difficoltà. Sfogliando il resoconto – afferma la nota della Segreteria FUPI-CSdL (Pubblico Impiego) – e visionando i vari grafici e specchietti riepilogativi della relazione redatta dal gruppo della spending review, sono molteplici gli argomenti di valutazione e i commenti spontanei che possono sorgere. Per esempio, tra gli affitti attivi dello Stato, si evince che lo stesso ha 62 immobili di proprietà locati a soggetti assegnatari di edilizia sociale. Sappiamo che con il termine “alloggio sociale” si intende una unità residenziale assegnata in locazione per ridurre il disagio abitativo di cittadini e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di reperire un alloggio nel libero mercato: ma tra questi ci sono alcuni alloggi occupati da nuclei familiari con redditi medio-alti, quindi perfettamente in grado di far fronte ai costi di mercato. Allora perché continuano a rimanere in questi alloggi???

Come è possibile che di un servizio offerto dallo Stato finalizzato alla coesione sociale e a soddisfare un bisogno essenziale di una vasta categoria di persone, possano beneficiare anche famiglie non proprio “svantaggiate”? Sarebbe il caso di rivedere la normativa vigente in tema di assegnazioni temporanee, dato che – vista la terminologia – questo intervento dovrebbe essere limitato nel tempo e teso a soddisfare momentanee situazioni di disagio, oppure sarebbe opportuno intervenire laddove vecchi contratti di locazione consentono a qualcuno di continuare ad alloggiare in abitazioni che potrebbero essere destinate ad altri.

In generale, il gruppo della spending review, che ha passato al setaccio la macchina statale, ha redatto un’utile relazione, molto corposa e approfondita, attraverso la sistematica analisi e valutazione dei vari settori e ambiti di spesa per verificare cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza e identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati ai diversi comparti dell’amministrazione. Auspichiamo che si faccia un uso appropriato di questa relazione.

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