Home NotizieSan Marino CGeG: Sintesi della seduta pomeridiana di ieri.130 emendamenti sulla legge per lo sviluppo

CGeG: Sintesi della seduta pomeridiana di ieri.130 emendamenti sulla legge per lo sviluppo

da Redazione

Nella seduta pomeridiana di ieri è iniziato l’esame dell’articolato della Legge in materia di sostegno allo sviluppo economico. Sono circa 130 gli emendamenti presentati da governo e forze politiche.

Nella seduta pomeridiana di ieri è iniziato l’esame dell’articolato della Legge in materia di sostegno allo sviluppo economico. Sono circa 130 gli emendamenti presentati da governo e forze politiche. Diverse le proposte dell’opposizione mediate e integrate nel testo del governo, mentre un emendamento di Cittadinanza attiva, all’articolo 8, per l’introduzione di controlli successivi alla concessione di incentivi, viene accolto con 44 voti a favore e sei contrari. Diverse le proposte dell’opposizione mediate e integrate nel testo del governo, mentre un emendamento di Cittadinanza attiva, all’articolo 8, per l’introduzione di controlli successivi alla concessione di incentivi, viene accolto con 44 voti a favore e sei contrari.

Approvato a maggioranza l’articolo 1.

All’articolo 2, sulla detassazione degli utili reinvestiti nelle aziende, è stato parzialmente accolto un emendamento di Rete, mentre quello proposto da Upr-Ps è stato respinto. Quindi la versione finale dell’articolo prevede che i benefici fiscali siano applicati a imprese che hanno almeno 5 dipendenti a tempo indeterminato o 3 dipendenti, sammarinesi e residenti, a tempo indeterminato.

All’articolo n.3, che definisce quali investimenti siano incentivati, gli emendamenti presentanti sono 1 per governo e C10, sei per Rete, 2 di Cittadinanza attiva, altrettanti per Ps-Upr.

In particolare, sono considerati interventi di investimento i progetti aziendali che prevedono l’acquisizione di beni, avanzamenti tecnologici, costruzioni, ristrutturazioni e ampliamenti di immobili, in presenza di progetti aziendali che prevedano l’occupazione di almeno cinque dipendenti di cui il 60% a tempo indeterminato. Infine, l’acquisizione di impianti tesi a ottenere risparmi energetici o riduzione di inquinanti. Con il gruppo Ps-Upr il governo raggiunge un’intesa rispetto all’emendamento che propone di dimezzare la misura degli investimenti richiesti. Di fatto, le soglie sono comunque abbassate, Ps-Upr si dicono soddifatti della modifica e ritirano il proprio emendamento. Alla fine gli importi degli investimenti incentivati ammontano a 50 mila per l’acquisizione di beni; 150 mila per ampliamenti e ristrutturazioni, 300 mila per costruzioni, 20 mila per l’acquisizione di impianti volti al risparmio energetico e alla riduzione degli inquinanti.

Tutti gli emendamenti presentati dalla minoranza e messi ai voti vengono infine respinti, mentre il testo finale viene approvato.

All’articolo 4, sui coefficenti e modalità applicative ai fini del trattamento fiscale, due gli emendamenti che si aggiungono alle modifiche del governo, uno di Ps-Upr e uno aggiuntivo di Rete. Entrambi sono poi ritirati poiché integrati nella versione finale in cui si prevede che la detassazione fiscale, fatta di utili che non costituiscono reddito imponibile, sia riconosciuta entro il quinto anno dagli investimenti, entro il settimo anno se l’investimento complessivo sia superiore a 7 mln di euro. L’ articolo viene quindi approvato a maggioranza.

L’articolo 5, Termini di presentazione del progetto e avvio dell’invsestimento, viene approvato a maggioranza.

All’articolo 6, Contenuto del progetto di investimento, viene presentato un emendamento da Rete, respinto. Viene quindi approvato a maggioranza.

L’Articolo 7, Esito dell’istruttoria, risulta approvato a maggioranza.

All’articolo 8, Proroghe -irregolarità, sono tre gli emendamenti presentati dalla minoranza, due di Rete e uno di Cittadinanza attiva. La maggioranza ritiene accoglibile in toto l’emendamento di Cittadinanza attiva, che introduce nel titolo la parola “controlli” e che prescrive un accertamento da parte dell’Ufficio industria, per la conformità del progetto autorizzato, entro tre mesi dal termine previsto per la sua realizzazione. L’emendamento della coalizione Su-C10 ottiene quindi 44 voti a favore e sei contrari. Respinte invece le proposte di Rete. Approvato infine a maggioranza l’articolo emendato.

Approvato l’articolo 9, Divieto di cumulo dei benefici e norme di coordinamento.

All’articolo 10, incentivi per l’incremento dell’occupazione, presentano un emendamento sia C10-Su che Ps-Upr, due sono quelli di Rete.

L’emendamento di Cittadinanza attiva viene in parte recepito dal governo e quindi ritirato. Viene quindi abbassato il limite, per la concessione dei benefici fiscali, del requisito richiesto (passando da cinque a tre unità lavorative alle dipendenze degli operatori economici e liberi professionisti).

L’articolo viene infine approvato a maggioranza.

L’esame dell’articolato proseguirà nella seduta di oggi

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