Ieri tanta attesa per i nomi dei “furbetti” della monofase. Sono stati resi noti ai capigruppo un elenco di 737 nominativi di aziende classificate in cinque diverse categorie: “crediti certi”, “immobilizzazioni”, “crediti incerti”, “crediti di dubbia e difficile esazione” e “crediti inesigibili”.
Non sono stati pubblicati i nomi dei contribuenti che hanno un contenzioso in atto con la Pa e un trattamento di dilazionamento concesso per legge. Posso “. La Cdls, intanto, aveva già tuonato di prima mattina: “Tre soggetti economici hanno messo pesantemente le mani in tasca ad un’intera collettività. Fanno infatti davvero cadere le braccia i dati emersi sulla colossale evasione della monofase. Messi insieme, questi tre soggetti economici devono allo Stato quasi venti milioni di euro, che corrispondono più o meno a due patrimoniali. Insomma, più che furbetti siamo di fronte a furboni e la curiosità di sapere chi sono a questo punto diventa più che legittima”. Curiosità esaudita: in testa c’è la San Marino Broker con 11.348.285 euro e 79 cent, poi il Gruppo Cse a oltre 6 milioni e 500mila euro e podio completato alla Tecnogate con 4milioni e 300mila euro. Poi giù a scendere: Axel Chemicals (3.089.709 euro), Intergamma (2.592.832), Mi.Sa (2.218.845), Wonder Trade Company (1.979.358), Cierre (1.974.955), Punto Shop (1.898.933), Alfa (1.334.197). E sono solo i primi dieci. In 16 devono più di un milione di euro, in 69 più di 100mila. L’elenco reso noto dal Governo deve allo Stato milioni 143.093.350,28 euro. Riguarda solo una parte quindi, la metà, dei circa 1.500 nominativi che non hanno ancora saldato il loro debito con il fisco sammarinese. All’appello mancherebbero secondo le stime del governo almeno altri 44 milioni di euro per arrivare ai famosi 188 milioni di crediti ancora non saldati al 31 marzo 2013.
