Il 28 febbraio il Santo Padre abbandonerà la guida della Chiesa cristiana cattolica. E’ la prima volta che accade nell’epoca moderna.
L’annuncio è davvero un fulmine a ciel sereno. Il 28 febbraio Benedetto XVI lascerà il Pontificato. Ratzinger ha spiegato di sentire il peso dell’incarico: “Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”. È la prima volta che accade nell’epoca moderna.
E già si parla del suo successore, secondo quanto Affari è in grado di rivelare, in pole ci sarebbe l’arcivescovo di Milano, Scola.
Per chi conosce bene Ratzinger però, può portare alla luce un aneddoto. Durante un’intervista a Peter Seewald, che poi si è articolata nel libro “Luce del mondo”, il Sommo Pontefice disse: “Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli – disse Benedetto XVI – allora ha il diritto e in talune circostanze anche il dovere di dimettersi”.
Le dimissioni del Papa riguardano anche il Titano: il 27 marzo difatti gli Eccellentissimi Capitani Reggenti, Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti, si sarebbero dovuti recare a Roma in visita a Ratzinger. L’iniziativa doveva essere il seguito alla visita che Benedetto XVI fece nel 2011 a San Marino.
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