Alla giovane ballerina sammarinese un assegno da 10 mila euro. Il Presidente, Tito Masi: “Da sei anni sosteniamo Laurine: sin da suo ingresso a Cannes. Siamo sempre in contatto con la famiglia per seguire i suoi progressi e i successi che sta raccogliendo”.
di Alessandro Carli
Anche per l’anno 2013 la Fondazione San Marino sosterrà la giovane ballerina sammarinese Laurine Muccioli. Giovedì 20 dicembre infatti, all’interno della sede della Fondazione, il Presidente Tito Masi ha consegnato all’artista impegnata a Londra, una borsa di studio del valore di 10 mila euro (foto Filippo Pruccoli). “Siamo felici di poter aiutare Laurine – ha affermato il Presidente, Tito Masi -. La Fondazione, da tempo, dedica grandi attenzioni alle cultura, all’arte e alla formazione”. Dopo aver ricordato gli altri progetti a cui la Fondazione San Marino crede particolarmente – Nuove Idee Nuove Imprese, ma anche “Il quotidiano il classe” – Masi si è soffermato su “Meritamente”, confermando che “anche nel 2013 la Fondazione si impegnerà per 70 mila euro complessivi”.
Il Presidente poi ha parlato della giovane ballerina. “Da sei anni sosteniamo Laurine: sin da suo ingresso a Cannes. Siamo sempre in contatto con la famiglia per seguire i suoi progressi”.
Giovanna Crescentini invece ha tracciato il percorso artistico dell’artista sammarinese, che da tre anni “studia danza a Londra, alla Upper School, la scuola collegata con il Royal Opera House a Covent Garden. Seppur ancora molto giovane (Laurine ha 17 anni), può già vantare un curriculum di tutto rispetto. Per noi è un onore poterla sostenere. Il suo percorso è lodevole, e dà una bella immagine di San Marino all’estero”.
La mamma di Laurina, Nathalie Locheron, ha ringraziato la Fondazione San Marino, “per il sostengo dato sin dall’inizio. Questa borsa di studio ci permetterà di andare avanti, di poter affrontare i tanti sacrifici”.
Laurine Muccioli, dopo aver ringraziato la Fondazione San Marino, ha spiegato che il suo sogno “è di poter entrare un giorno nel corpo del Royal Ballet. Londra è favolosa: è un’esperienza di lavoro, di disciplina, davvero unica”.
