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San Marino, la Commissione consiliare permanente per le finanze

da Redazione

La commissione riprende dal Titolo XI su violazioni e sanzioni. Il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, chiede una sospensione della seduta.

 

La commissione riprende dal Titolo XI su violazioni e sanzioni. Il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, chiede una sospensione della seduta. Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “Gli ultimi articoli e gli allegati contengono questioni delicate. E’ l’impianto sui controlli e sugli accertamenti che va fino al penale e che ha bisogno di equilibrio. La rilevanza è molto grande. Chiedo un’oretta di tempo per lavorare agli emendamenti”.

La proposta viene respinta e l’esame prosegue dall’articolo 135 sugli errori materiali e di compilazione.

Ivan Foschi, Su: “C’è una difficoltà oggettiva. Non è indifferente sapere come prosegue l’articolato. Ora arriva solo fino all’articolo 139. Non possiamo analizzare il testo senza sapere come va a finire la storia. E’ anche un problema politico. Come faccio a valutare se non so se l’evasione fiscale diventa reato penale o meno? Serve un chiarimento politico. E se nella maggioranza ci sono divergenze, facciamo fatica”.

Federico Bartoletti, presidente, Pdcs: “Tutto il titolo verrà consegnato e a quel punto iniziamo la discussione”.

Consegnati i restanti articoli, fino al 145, e letto il 136 sull’infedeltà della dichiarazione, le perplessità dei consiglieri di opposizione rimangono.

Ivan Foschi, Su: “Come descritta la dichiarazione infedele suona come evasione fiscale e sono applicate sanzioni amministrative. Così l’evasione non diventa reato penale ed è un grosso passo indietro e non so se farà piacere al Greco e al Fmi. Anche se prima dobbiamo guardare alle nostre esigenze. Inoltre così non sappiamo come e dove presentare i nostri emendamenti. Ribadisco che serve un chiarimento politico su cosa è penale e cosa amministrativo”.

Federico Bartoletti, presidente, Pdcs: “Avrei preferito per gli emendamenti tenere a confronto anche il testo in prima lettura e il primo modificato per una maggiore chiarezza”.

Denise Bronzetti, Psd: “Rimango contrariata. Con tutta la buona volontà, che è innegabile, se i consiglieri di opposizione chiedono a poche ore dalla votazione della legge di chiarire certi aspetti politici, non si possono dare risposte che non c’entrano niente. Dobbiamo capire politicamente come si procede”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “Maggioranza e opposizione hanno messo in campo collaborazione e disponibilità. Non si può dire che la legge non ha un’impostazione e c’è anche per le sanzioni e sul penale. Ci sono articoli sull’evasione fiscale e sull’aspetto penale che modificano il codice. Commissione e Consiglio grande e generale discuteranno sulle diverse fattispecie in cui scatta il penale. Stiamo adottando un modello e non c’è un solo Paese di riferimento L’impostazione finale dipende dalla commissione e dal Consiglio, ma la proposta c’è. Rimangono delle valutazioni da fare sulle fattispecie. Sull’infedeltà, per esempio, la differenza può farla la quantità, capisco le osservazioni dell’opposizione, ma nel prosieguo tutte le vicende verranno a galla”.

Marco Gatti, Pdcs: “E’ importante che ci siano le fattispecie, fanno scattare o meno il penale. Proseguiamo il lavoro. Ciò su cui ragioniamo ora non pregiudica il capitolo sulle sanzioni penali”.

Vanessa Muratori, Su: “Sembra che a poche ore dall’approvazione si debba ancora scegliere il modello di riferimento”.

All’articolo 139 sulle sanzioni pecuniarie amministrative viene accolto un emendamento del Psd. Inoltre, su segnalazione dei consiglieri Maria Luisa Berti (Ns) e Denise Bronzetti (Psd) vengono differenziate le sanzioni per ritardo e omissione nel versamento dell’imposta e nel versamento delle ritenute.

 

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