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Rimini: con “Finale di partita” la scena esplora il dolore della diversità generazionale

da Redazione

Uno dei capisaldi del teatro dell’assurdo si giocherà al teatro Novelli di Rimini: mercoledì sera alle 21 il testo di Samuel Beckett diventa scena.

 

Il Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3) ospita mercoledì 14 dicembre alle ore 21 (Turno D – Altri percorsi, in abbonamento) Vittorio Franceschi e Milutin Dapcevic interpreti, assieme a Diana Hobel e Antonio Giuseppe Peligra, di “Finale di Partita” di Samuel Beckett, nella traduzione di Carlo Fruttero, per la regia di Massimo Castri. Le scene ed i costumi sono di Maurizio Balò, le luci di Roberth John Restighini. Lo spettacolo ha vinto il premio Alabarda d’Oro città di Trieste come miglior spettacolo nel 2011. Il regista Massimo Castri ha colto la sfida di rappresentare a teatro “Finale di partita”, celebre testo del drammaturgo irlandese Samuel Beckett, forse il suo dramma più duro e spietato che prende il titolo da una mossa del gioco di scacchi. Sulla scena due personaggi: Hamm, cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle, e il suo servo Clov che vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano continui litigi, ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive nella tentazione di andarsene e nell’incapacità di farlo, preso nella sottile rete di un rapporto che è, in fondo, un infinito alternarsi di mosse, proprio come negli scacchi. Lo stesso Beckett disse a proposito di questa sua creazione: “Hamm è il re in questa partita a scacchi persa sin dall’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare l’inevitabile fine”. I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla biglietteria del Teatro Novelli (via Cappellini, 3, tel. 0541/793811) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14.

 

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