Home NotizieItalia Totonomine Monti: Guido Tabellini candidato per il dopo-Tremonti

Totonomine Monti: Guido Tabellini candidato per il dopo-Tremonti

da Redazione

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Un governo “bocconiano”, che lasci alla politica un ruolo marginale. Con il nodo più grande legato al ruolo di successore di Giulio Tremonti, ma che tenga in grande considerazione anche la necessità di dare un bel giro di vite anche ad altre questioni di capitale importanza per il rilancio economico del Paese, dalla giustizia alla pubblica amministrazione, dal welfare al lavoro.

Dunque partiamo subito con la cattedra, pardon con la carica più importante, quella di Ministro per le Finanze. Il nome che gira è quello di Guido Tabellini, uno degli economisti italiani di maggior spicco in ambito internazionale, Rettore della Bocconi di Milano. Non è escluso anche che il neo Premier decida di mantenere per sé l’interim.

Altro rettore di università meneghina in corsa è Lorenzo Ornaghi, Cattolica. Per lui si parla della Pubblica Istruzione. Dalla Cattolica dovrebbe uscire anche Carlo Dell’Aringa, dato in pole position per il Welfare. Carlo Secchi, bocconiano doc, è invece in lizza per lo Sviluppo Economico. Per la Giustizia si fanno i nomi di Piero Alberto Capotosti, Ugo De Siervo e Cesare Mirabelli: ad ogni modo il baricentro dovrebbe essere spostato dal tema, comunque delicato e sacrosanto, delle intercettazioni, a quello dei limiti da terzo mondo della giustizia civile (vale un punto di PIL si stima). Agli Interni si fa il nome di Carlo Mosca o, in alternativa di Anna Maria Cancellieri. Per le Attività Produttive in pole position c’è Antonio Catricalà, attuale Presidente dell’Authority per la concorrenza; per la Cultura è dato un ballottaggio tra Andrea Riccardi (favorito) e l’ex direttore della Normale di Pisa Salvatore Settis.

Poi c’è il nodo dei politici da risolvere: avranno qualche ministero? Ed eventualmente quali? Il Pdl aveva chiesto di mantenere Franco Frattini agli esteri, ma anche in questo caso in pole c’è l’ambasciatore Giampiero Massolo, attuale Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri.

Angelino Alfano il Segretario del Popolo delle Libertà (ricordiamo che il Pdl anche senza Berlusconi Premier ha i numeri per dettare non poche condizioni, soprattutto al Senato) ha chiesto espressamente di escludere dall’esecutivo chi ha fatto del proprio impegno “pura militanza antigovernativa”.

E se Monti ha stoppato subito tutto questo totonomine bollando la ridda di ipotesi come pura fantasia, quel che è certo che non occorrerà troppo tempo se tutta questa fantasia avrà qualche contatto con la realtà delle scelte del nuovo Premier.

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