E’ ufficiale: al Credito Sammarinese è stata revocata l’autorizzazione all’esercizio delle attività riservate. Lo ha disposto Banca Centrale di San Marino.
E’ ufficiale: al Credito Sammarinese è stata revocata l’autorizzazione all’esercizio delle attività riservate. Lo ha disposto Banca Centrale di San Marino con un provvedimento datato 11 ottobre 2011, ai sensi degli articoli 85 e 86 della Legge 165/2005 e successive modifiche.
Credito Sammarinese S.p.A., ricorda BCSM in una nota, era già in regime di amministrazione straordinaria ai sensi dell’art. 78 e in sospensione dei pagamenti ai sensi dell’art. 82 della citata Legge 165/2005, con la conseguente sottoposizione della richiamata banca alla procedura di liquidazione coatta amministrativa.
Gli organi della procedura di liquidazione sono i seguenti. Commissario Liquidatore: Leopoldo Varriale. Comitato di Sorveglianza: Giovanni La Torre, Presidente, Nunziato Caliò, Matteo Toccaceli.
Ieri, segnala ancora Banca Centrale, è stato altresì sottoscritto l’accordo tra il commissario liquidatore e 6 banche sammarinesi, per rilevare parte delle attività e le passività verso la clientela del Credito Sammarinese S.p.A. in modo da assicurare la piena tutela dei diritti patrimoniali dei risparmiatori, per l’intero ammontare dei loro risparmi.
L’accordo prevede la ripartizione – sia pure per importi diversi – dei depositi tra le seguenti banche: Banca di San Marino, Banca Agricola Commerciale, Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, Asset Banca, Banca Partner, Euro Commercial Bank.
I risparmiatori – è stato assicurato – non subiranno alcuna perdita: i depositi sono stati garantiti da un’operazione “di sistema”, coordinata da Banca Centrale e andata in porto con la collaborazione delle istituzioni e il coinvolgimento delle maggiori istituzioni finanziarie.