Home NotizieSan Marino Bufera Credito Sammarinese, il Governo critica la scelta di Faraone. CSU preoccupata per i lavoratori

Bufera Credito Sammarinese, il Governo critica la scelta di Faraone. CSU preoccupata per i lavoratori

da Redazione

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La bufera che si è scatenata sul Credito Sammarinese ha lasciato il segno. Con la banca commissariata (e anche in questo caso non mancano le polemiche legate alla nomina del commissario), gli sportelli chiusi e la preoccupazione per i posti di lavoro.

 

 

SAN MARINO – La bufera che si è scatenata sul Credito Sammarinese all’indomani dell’arresto dell’ex direttore Valter Vendemini ha lasciato il segno. Con la banca commissariata (e anche in questo caso non mancano le polemiche legate alla nomina del commissario), gli sportelli chiusi e la preoccupazione per i posti di lavoro..

 

LA NOMINA DI FARAONE NON PIACE AL GOVERNO

Perplessità sulla scelta – peraltro decisamente inusuale – del commissario da parte di Banca Centrale è stata espressa ieri in conferenza stampa dall’Esecutivo. Perplessità non tanto sulla persona quanto sull’incarico che ricopre: Faraone infatti è il Direttore dell’Ufficio Nazionale dell’Interpol di San Marino, e come evidenziato ieri questo aspetto potrebbe offrire “una visione distorta dello stesso commissariamento”.

Credito_SammarineseDetto questo il Governo ha annunciato che gli sportelli torneranno in piena attività già nella giornata di oggi e che la vicenda del CS (LEGGI LA NOTIZIA CORRELATA) ha una doppia lettura, quella sul piano penale – con il Tribunale di San Marino che sta pienamente collaborando con la Procura di Bologna che indaga sugli stessi personaggi – e quella relativa al commissariamento. In realtà BCSM – ha spiegato ieri il Segretario Valentini – aveva già avuto l’intenzione di commissariare l’istituto, suggerendo alla direzione del CS i provvedimenti da prendere quanto prima per evitare questo passaggio. Il Credito Sammarinese aveva però presentato ricorso, avversando le azioni promosse da Banca Centrale: questo ha dilatato i tempi ma non ha impedito l’inevitabile decisione.

Intanto si registra anche un “giallo” legato all’acquisizione internazionale del Credito Sammarinese da parte del Banco di Rio de Janeiro. Valentini infatti ha spiegato che “nessun atto di acquisto o pre-accordo, contrariamente a quanto dichiarato proprio nei giorni scorsi, prima di questa burrasca giudiziaria, era stato depositato a Banca Centrale. E anche volendo stringere i tempi, l’ipotetica acquisizione non avrebbe potuto scongiurare il commissariamento.

 

SINDACATO PREOCCUPATO PER LA SORTE DEI LAVORATORI

Quella di ieri è stata una giornata molto intensa anche sul fronte sindacale. La Federazione Servizi della CSU ha riunito in assemblea i lavoratori sia del Credito Sammarinese che della Polis, la società finanziaria collegata, per affrontare le problematiche poste dal commissariamento della banca e dalla repentina e imprevista interruzione dell’operatività.

“Sindacato e lavoratori – scrive la FULSAC-CSU in una nota – nell’esprimere grande preoccupazione per la situazione della banca, hanno ribadito che la priorità, al di là dell’indagine giudiziaria che deve svolgere il suo corso, è la tutela di tutti posti di lavoro; i dipendenti non devono in alcun modo pagare le conseguenze di eventuali responsabilità che hanno portato questo istituto di credito a vivere una fase così difficile”.

Così come vanno tutelati i clienti della banca e i loro risparmi, consentendo nel più breve tempo possibile la riapertura degli sportelli e la piena ripresa dell’attività ordinaria.

Nell’assemblea sindacale sono stati altresì nominati i rappresentanti dei lavoratori. La Federazione Servizi ha immediatamente attivato una serie di contatti, tra cui quello con il commissario Maurizio Faraone, “il quale ha assicurato il suo impegno affinché gli sportelli del Credito Sammarinese possano riaprire al pubblico al più presto, limitando il disagio per l’utenza, e garantendo una particolare attenzione alla tutela dei dipendenti del gruppo Credito Sammarinese”.

I lavoratori e la CSU hanno espresso preoccupazione anche per l’impatto che le vicende di questi giorni possono creare al passaggio della quota azionaria di maggioranza; in tal senso si chiede, a chi sarà chiamato alla gestione della banca durante il periodo di commissariamento, di operare al meglio per assicurare nuove e solide prospettive a questo Istituto di Credito.

“Questa vicenda – conclude la nota – è un ulteriore segnale della improrogabile necessità di definire gli accordi con l’Italia, che attendono da fin troppo tempo di essere sottoscritti, e di portare a compimento il percorso verso la piena trasparenza e l’adeguamento alle norme internazionali più avanzate, dotandosi di tutti gli strumenti normativi, procedurali e di controllo per realizzare questi obiettivi fondamentali e decisivi per le sorti dell’intero comparto bancario e finanziario sammarinese”.

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