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San Marino, Marco Gatti nuovo segretario Pdcs

da Redazione

Nessuna tesi dirompente, ma nessuno, in realtà se l’attendeva. E alla fine nessuna sorpresa anche all’atto della votazione finale. Perché Marco Gatti è il nuovo segretario politico del Pdcs.

SAN MARINO – Nessuna tesi dirompente, ma nessuno, in realtà se l’attendeva. E alla fine nessuna sorpresa anche all’atto della votazione finale. Perché Marco Gatti è il nuovo segretario politico del Pdcs. Prende il posto lasciato da Pasquale Valentini, che alla vigilia del XVIII Congresso del Partito Democratico Cristiano Sammarinese aveva annunciato di non ricandidarsi, malgrado l’insistenza di tanti amici democristiani, alla guida politica del partito di via delle Scalette, “per senso di responsabilità”. Quella responsabilità verso il Paese che viene ancor prima della responsabilità verso il proprio partito, in quanto lasciare vacante la carica di Segretario di Stato alle Finanze, in questo momento, non sarebbe stato un gesto responsabile.

MARCO GATTI CANDIDATO UNICO
Alla fine dell’intensa giornata di sabato, è stata una soltanto la candidatura alla carica di Segretario Politico, quella di Marco Gatti, confermando le previsioni della vigilia. In molti infatti lo davano come il principale destinato a succedere a Valentini alla guida del primo partito, in termini numerici, della Repubblica.
E alla fine dei lavori Marco Gatti è risultato – ovviamente – eletto, con 288 voti su 317. Sono state 26 le schede bianche, 3 le nulle. L’annuncio è stato seguito dalle note dell’inno del partito, O bianco fiore, e degli applausi dei delegati, in un tripudio di garofani bianchi.

CANDIDATO UNICO NON PENSIERO UNICO
Candidato unico non significa pensiero unico. Così dal dibattito scaturito dal Congresso Pdcs è scaturita un’ampia panoramica di pensieri. C’è chi è andato all’attacco dell’Italia (Marziano Guidi, ad esempio, che ha paragonato suggestivamente il Titano a Gaza), chi degli alleati politici, in primis ovviamente gli EuroPopolari, già con un piede dall’altra parte della barricata, ma anche ad Alleanza Popolare, l’altro asse portante del Patto per San Marino, a cui il Presidente uscente Giuseppe Guidi chiede “più tolleranza”. C’è chi ha puntato sulle nuove alleanze da far nascere (Gian Carlo Venturini e Claudio Podeschi hanno auspicato un’apertura all’area socialista dell’opposizione, Claudio Muccioli ha chiesto un’apertura al Psrs, Clelio Galassi ha aperto la porta addirittura al Psd), chi – a partire dal Segretario uscente – sulla necessità di aumentare la spinta aggregatrice, in un quadro di semplificazione della politica.
E non sono mancate naturalmente le critiche al partito. Le più incisive arrivano da Loris Francini: “Troppo spesso all’interno del Patto abbiamo mancato di mostrare la nostra forza e il nostro carattere”. Gabriele Gatti nel suo intervento, uno dei più attesi, dai fedelissimi ma anche dai detrattori – ha spronato la Dc a non tentennare nei “rituali della politica”, Claudio Podeschi, l’altro big, ha invece posto il suo “niet” a ipotetiche intese con il Partito dei Socialisti e dei Democratici.

LE PRIME DICHIARAZIONI DEL NUOVO SEGRETARIO
“Ringrazio per la fiducia e spero di meritarmela” ha commentato dal palco il nuovo Segretario, dettando il primo obiettivo: “fare crescere e alimentare la Dc, formando i giovani per una classe politica al passo con i tempi. Cercherò di mantenere le promesse fatte e lavorare per l’interesse del Paese”, promuovendo una “forte azione della Dc all’interno del Patto per dare risposte alle emergenze del Paese ed evitare il conflitto sociale. Il Pdcs deve essere protagonista nella proposta, conto sul vostro aiuto”.

 

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