Home NotizieSan Marino San Marino, il 26 in Consiglio comma sul rapporto con l’Italia

San Marino, il 26 in Consiglio comma sul rapporto con l’Italia

da Redazione

Antonella Mularoni e Pasquale Valentini, Segretari di Stato agli Esteri e alle Finanze della Repubblica di San Marino, fanno il punto sulla situazione con l’Italia. I tempi sono importanti, dicono, ed è per questo che nel prossimo Consiglio Grande e Generale, il 26 maggio, il rapporto con Roma sarà inserito in un apposito comma. Ed è per questo che entro la fine di giugno tutti i provvedimenti normativi legati alla trasparenza saranno approvati. Basterà per uscire dalla black list di Giulio Tremonti?

Il 26 maggio è prevista la prossima seduta del Consiglio Grande e Generale. Governo e maggioranza presenteranno un apposito comma sul rapporto con l’Italia. È una questione di tempi, lo sanno bene il Segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni e alle Finanze Pasquale Valentini, che ieri in conferenza stampa hanno spiegato che “ad oggi ci sono contatti fra le segreterie sanmarinesi e italiane per definire tecnicamente le basi per un possibile accordo fra i nostri Paesi. Accordo che noi auspichiamo ci sia il prima possibile. Ci rendiamo conto che i tempi per noi sono fondamentali e che l’Italia si trova ad affrontare in questo momento questioni altre ben più importanti”.
Il mondo delle imprese sta comunque col fiato sospeso in attesa di capire se, come e quando San Marino uscirà dalla lista nera. Ad oggi, confermano Mularoni e Valentini, ”non c’è alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Italia sui tempi della pubblicazione della nuova lista nera”. Quanto a possibili limiti tecnici Mularoni precisa ”se ci dovessero essere li risolveremo. Resta il fatto che noi abbiamo fatto un percorso concreto verso la trasparenza riconosciuto a livello internazionale e che abbiamo accelerato i tempi per riuscire ad approvare il pacchetto trasparenza entro giugno”.
La dead line è fissata per il prossimo 1 luglio, quando entrerà in vigore il cosiddetto Decreto Incentivi, appena varato anche dal Senato, con la sua linea dura contro quelli che sono ritenuti dall’Italia paradisi fiscali (da cui la black list, appunto). È per questo motivo che il Titano sta facendo le corse per approvare entro la fine di giugno tutte le riforme in materia tributaria e fiscale. Ma il vero fulcro della trattativa con l’Italia rimane lo scambio automatico di informazioni. Da qui la ferma posizione di maggioranza e Governo contro una proposta di legge che è arrivata dal maggior partito di opposizione, il Psd. Per Mularoni ”la loro proposta di legge è inutile nella prima parte, perché San Marino è già in linea con gli standard Ocse del 2005, che prevedono lo scambio di informazioni su richiesta. Ed è contraddittoria nella seconda parte”. ”In Parlamento – prosegue il ministro Valentini – discuteremo e definiremo i limiti entro cui basare la trattativa con l’Italia in materia di scambio automatico di informazione. Noi siamo disponibili a prevederla, ma deve essere oggetto di trattativa. Per altro già in alcuni casi particolari da San Marino si è scelta la via dello scambio spontaneo”.

VALENTINI: SAN MARINO NON HA PROBLEMI DI LIQUIDITA’ NIENTE RISCHIO DEFAULT
Ogni tanto negli ultimi mesi la stampa italiana ha “sparato” l’eventualità di un default dell’economia sammarinese. Il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini smentisce, ancora una volta, questa inopinata eventualità. ”L’andamento delle entrate e delle uscite è in linea con quello dell’anno scorso nello stesso periodo e non esistono affatto difficoltà nella liquidità, che rimane sufficientemente alta, attorno ai 250 milioni”. La liquidità, ha aggiunto Valentini, ”è quindi adeguata per far fronte, ad esempio, all’erogazione degli stipendi ai dipendenti pubblici”.

MULARONI: SU POLITICA ESTERA BENE DISPONIBILITA’ OPPOSIZIONE
A parlare dei rapporti con l’opposizione è Antonella Mularoni, responsabile della politica estera. ”Negli ultimi tempi c’è stato un diverso rapporto con l’opposizione. Credo che sulla politica estera sia positiva questa nuova disponibilità dell’opposizione al dialogo”. Il ministro Mularoni sottolinea come ”su temi così delicati per il futuro del Paese sia bene avere una collaborazione di maggioranza e di opposizione”. Non si parla di grandi intese, insomma, ma quasi, senza però ”abdicare ai propri ruoli istituzionali e alle proprie responsabilità”.


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