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Patto per San Marino Consiglio di Passione

da Redazione

Si apre oggi la settimana politica a San Marino con il Consiglio Grande e Generale più importante dell’anno. Sul tavolo il passaggio in prima lettura della legge finanziaria, molto contestata, la nomina (non condivisa) del presidente di Banca Centrale e il caso Riccio-Zechini.

Si apre oggi la settimana politica a San Marino con il Consiglio Grande e Generale più importante dell’anno. Sul tavolo il passaggio in prima lettura della legge finanziaria, molto contestata, la nomina (non condivisa) del presidente di Banca Centrale, il caso Riccio-Zechini che rientrerà sicuramente dalla finestra, il referendum sull’ingresso nell’Unione Europea.

Ma andiamo per ordine. Del caso Riccio-Zechini, rispettivamente Coordinatore delle Forze di Polizia e Comandante della Gendarmeria, si parlerà nel comma comunicazioni. Oggetto del contendere: la "rivalità", diciamo così, tra i due, che ha portato il Consiglio Grande e Generale (in particolare la sua emanazione, la Commissione Esteri) a richiedere un’inchiesta specifica. Ora che l’inchiesta è stata fatta la relazione finale è stata "intercettata" dal Segretario agli Interni Valeria Ciavatta che ha deciso (con votazione a maggioranza, non all’unanimità, del Congresso di Stato) di secretarla, annunciando l’intenzione del Governo di emettere una semplice nota di biasimo per entrambi. Un tentativo di insabbiare il caso secondo l’opposizione, che ha annunciato battaglia e che questa mattina, prima dell’inizio del Consiglio, ha un appuntamento fissato con la Reggenza, proprio per chiedere di intercedere con l’esecutivo in modo da rendere pubblico al Consiglio l’esito dell’atto scaturito dalla Commissione Esteri.

Poi inizierà il confronto su Banca Centrale, con la nomina di Renato Clarizia proposta dalla maggioranza. Anche in questo caso non si tratta di una scelta condivisa (come fu per Biagio Bossone, ad esempio). L’opposizione ha già annunciato che compatta voterà contro questa nomina, anche qualche frangia del Patto per San Marino potrebbe non essere allineata. Non si escludono sorprese insomma, e anche qualora il nome di Clarizia ottenesse il minimo dei voti per la nomina, poi non avrebbe certo vita facile.

Ma il clou della sessione consiliare sarà rappresentato dal voto sulla Finanziaria. Il Governo nel giro di incontri con le forze sociali ha incassato una bocciatura tout court, tanto che domani è in programma uno sciopero generale e oggi è previsto un sit-in di protesta sul Pianello. Le categorie economiche dopo aver ascoltato nel dettaglio quanto proposto dall’esecutivo hanno leggermente ammorbidito la propria posizione – con i dovuti distinguo e la preoccupazione del caso – e presentato diverse proposte, che vorrebbero veder inserite nel provvedimento tra la prima e la seconda lettura. E l’opposizione intanto negli ultimi giorni ha affilato le armi per presentarsi compatta ad un appuntamento con una serie di emendamenti: l’impressione è che ci sia lo spazio per inserirsi negli eventuali sfrangiamenti del Patto per San Marino sulle singole votazioni. Anche in questo caso non si escludono sorprese.

Per il Patto per San Marino si preannuncia quindi una vera e propria settimana di passione.

 

 

L’ODG DEL CONSIGLIO

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