Da un lato il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dall’USOT in merito alla chiusura delle strutture, dall’altro la pubblicazione del Regolamento di attuazione sulle imprese ricettive: la bella stagione è alle porte e non è un mistero che l’accoglienza e il turismo rivestano un ruolo importante per l’economia della Repubblica di San Marino. Ma andiamo con ordine. L’Unione Sammarinese Operatori del Turismo non ha utilizzato mezze parole: “Il 2020 e il 2021 han messo alla prova le capacità imprenditoriali e la resilienza degli operatori del nostro Settore; dopo due anni, il peggio sembrava essere alle spalle e si poteva pensare di programmare una ripartenza. Purtroppo, la guerra in corso tra Russia e Ucraina ha ed avrà un nuovo e negativo impatto economico legato soprattutto all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. Un aumento che si traduce in maggiori costi per le imprese ma anche in bollette più care per le famiglie; Le aziende, soprattutto le PMI, non sono più in grado di reggere all’urto dei rincari a doppia cifra dell’energia e delle materie prime e saranno costrette a trasferirli a valle, ai consumatori; la paura del contagio, limitazioni agli spostamenti delle persone e provvedimenti di chiusura di alcune attività dei comparti ricettivo, ricreativo e culturale, ha determinato un drastico calo del fatturato e della redditività. Dati alla mano, il fatturato delle società operanti nei comparti ricettivo, della ristorazione e dell’intrattenimento si è contratto 4 volte di più rispetto a quello delle altre imprese”. Per l’USOT “non vanno costruite nuove strutture ricettive, bensì, vanno create le condizioni affinché quelle presenti possano ristrutturarsi, modernizzarsi e alzare quindi l’offerta in termini di qualità. Esistono già nel nostro territorio strutture ricettive chiuse, anche da tanti anni, che potrebbero tornare a nuova vita e riposizionarsi sul mercato ma, per l’ennesima volta, senza investimenti infrastrutturali importanti di cui, ripetiamo, beneficerebbe tutta l’economia sammarinese, non esiste possibilità di destagionalizzare l’offerta e quindi la presenza di turisti anche nei mesi di bassa stagione”.
A stretto giro di posta, sul portale del Consiglio Grande e Generale, è stato pubblicato il Regolamento numero 7 che se non risolve tutti i problemi, perlomeno dimostra attenzione alle difficoltà del comparto. Il Regolamento, che va a modificare la “Legge quadro sul turismo”, dopo aver stabilito che “gli affittacamere possono fornire alloggio per un numero di notti variabili” e che “i gestori di case e/o appartamenti per vacanze non possono fornire alloggio per un periodo inferiore alle tre notti”, chiarisce che “coloro che intendono dare alloggio in case e appartamenti per vacanze per periodi fino a trenta giorni nell’arco dello stesso anno, in forma non imprenditoriale, devono darne contestuale comunicazione annuale all’Ufficio del Turismo, precisando l’ubicazione e le caratteristiche abitative dell’alloggio locato. Tale comunicazione deve essere presentata entro il 31 gennaio di ogni anno, e comunque entro la data di inizio della prima locazione annuale. Qualora la comunicazione non venga rinnovata, si considera efficace l’ultima comunicazione presentata. La comunicazione è obbligatoria in caso di variazione di qualche elemento comunicato o in caso di cessazione dell’attività”.