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MeMu, i luoghi parlano. Il Metamuseo girovago dell’Emilia-Romagna

da Redazione

Centri storici, tessuto sociale e rigenerazione urbana. Per tutto il mese di dicembre da un palazzo storico di una medio-grande città dell’Emilia-Romagna il futuro presente si irradia per l’Europa con il progetto MeMu, i luoghi parlano. Il Metamuseo girovago dell’Emilia-Romagna propone un’avventura narrativa per toccare con mano il divenire creativo con prototipi unici ricavati dalla trasformazione di materiali del quotidiano.

Le sculture sembrano animarsi e farsi organismi culturali. L’inaugurazione è prevista il primo dicembre 2016, dalle 18,30, alla presenza di Elisa Giovannetti, Assessora alla Cultura del Comune di Forlì, e di Vittoria Tammaro, ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori. A seguire dialoghi conviviali e tisana del visionario. In chiusura, per chi lo desidera, visita guidata espressa e bisbiglio artistico di Luigi Impieri.

Circular city e Smart Citizen. Per le prossime festività, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 16 alle 19,30, nella corte del settecentesco palazzo di via Sassi a Forlì, in fronte al gruppo scultoreo del Ratto di Proserpina, Francesco Andreoli (1818), la materia dialogherà con la fantasia con visite guidate, per le scuole su prenotazione, laboratori di manualità per famiglie (la domenica) e il convivio del mercoledì (pomeriggio). Mostre temporanee di fotografia a rotazione. Il progetto dell’Associazione Fantariciclando e Metamuseo girovago con ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, Progetto Fa(r)Volare – Quadreria in Pediatria, Action Line, Uniser, Italian storytelling centre ha il contributo del Comune di Forlì.

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