Home NotizieSan Marino Caso Stamina: l’Authority Sanitaria sammarinese all’attacco. Intervista a San Marino Rtv

Caso Stamina: l’Authority Sanitaria sammarinese all’attacco. Intervista a San Marino Rtv

da Redazione

“Non abbiamo mai autorizzato questa struttura che non poteva fare questo tipo di attività terapeutiche” così Andrea Gualtieri direttore dell’Authority Sanitaria di San Marino.

 

SAN MARINO – “Non abbiamo mai autorizzato questa struttura che non poteva fare questo tipo di attività terapeutiche” così Andrea Gualtieri direttore dell’Authority Sanitaria di San Marino”. Il dirigente risponde alle affermazioni di Davide Vannoni, padre del metodo Stamina, che durante Matrix, la trasmissione di Luca Telese, aveva sostenuto che :”a San Marino esisteva una seconda struttura, nella quale operavano ricercatori ucraini, dove venivano realizzati i prodotti per le infusioni”. Il riferimento, con tutta probabilità, era alla società Rewind, che però l’Authority Sanitaria sammarinese non ha mai autorizzato ad operare.

“L’Authority ha annunciato un esposto al tribunale sammarinese per riattivare la precedente denuncia già inoltrata in Italia prima che scoppiasse il caso Stamina con le rogatorie internazionali del pm Guariniello”.

“La struttura era senza autorizzazione – aggiunge l’Authority – operavano abusivamente”.

Chiarezza anche su un’ altra affermazione di Vannoni che, replicando a Carmine Vona, la vittima numero 52 nell’inchiesta aperta a Torino, che ha dichiarato di aver rischiato la vita dopo l’infusione delle staminali, ha affermato: “Il centro dove venivano praticate le terapie – spiega Vannoni – era autorizzato dalla Repubblica di San Marino e il direttore sanitario era il primario del Pronto Soccorso”.

Il dottor Pietro Bugli, all’epoca direttore sanitario dell’Istituto Medicina del Benessere, non è mai stato primario del pronto soccorso, dove invece ha esercitato la professione di aiuto medico fino al 2006. Alla data delle vicende contestate non lavorava più al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Stato.

Lo stesso Segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, lo aveva chiarito in una nota di qualche giorno fa, affermando che: “Eventuali applicazioni e metodiche sulle staminali furono, se praticate, a suo tempo del tutto occulte ed illegali, contra legem”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento