Il film documentario “Il Mago Mancini”, nel quale viene raccontata la storia dello sconosciuto tecnico che accompagnò gli esordi dei più affermati fuoriclasse del motociclismo italiano degli ultimi 30 anni, è disponibile in lingua italiana su Netflix, leader internazionale nello streaming di film su internet. Il progetto è stato realizzato da una troupe sammarinese che ha coinvolto il giornalista e regista Jeffrey Zani insieme al direttore della fotografia Davide Farabegoli.
Nel documentario il meccanico ed ex pilota pesarese Guido Mancini racconta le sue prime esperienze motociclistiche negli anni 60 e 70, culminate nella vittoria del titolo italiano nella classe 50, e torna in contatto con i più quotati piloti che ha lanciato verso il motomondiale: Loris Capirossi, Valentino Rossi, Andrea Dovizioso, Franco Morbidelli e Romano Fenati.
Dopo anni di silenzio e distanze il ‘guru’ incontra i ‘suoi’ ragazzi e ricorda di fronte alle telecamere la passione e i sacrifici dei loro esordi, spesso in sella a moto artigianali costruite nella sua officina. I 55 minuti del documentario alternano gli incontri a immagini di repertorio inedite, alcuni frammenti della quotidianità di Mancini, riflessioni sul mondo delle corse e attimi di pura ironia.
“L’obiettivo del documentario è portare lo spettatore alla ‘riscoperta’ di un personaggio che, lontano dalla luce dei riflettori, ha avuto un ruolo fondamentale in questo romantico e affascinante sport che è il motociclismo”, afferma Zani. “Abbiamo voluto far ripercorrere agli attuali campioni quella che è stata una fase chiave delle loro carriere, vissuta all’epoca da adolescenti che inseguivano un sogno e hanno trovato qualcuno in grado di fornirgli i mezzi per farlo, trasmettendogli innanzitutto il giusto spirito”.
“Il Mago Mancini”, che prende il titolo dalla formula con cui Valentino Rossi faceva riferimento al tecnico pesarese, è stato proiettato a New York nel settembre scorso nella cornice del Motorcycle Film Festival e verrà presentato a Madrid nel maggio prossimo. Alla realizzazione hanno collaborato, fra gli altri sammarinesi, il tecnico del suono Fabio Partisani e l’artista Davide Pagliardini, che ha contribuito alla parte grafica insieme a Marlen McKey.