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Il Piano Nazionale Pluriennale sull’eliminazione della Violenza

da Daniele Bartolucci

Siglato il 19 marzo il “Piano nazionale pluriennale sull’eliminazione della violenza e delle molestie, e delle discriminazioni nel mondo del lavoro”.

Sull’accordo, 6 articoli e 8 pagine le firme del Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonfernini, del Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni e del Segretario di Stato per gli Affari Interni Gian Nicola Berti unitamente a quelle delle Organizzazioni Sindacali, CSdL, CDLS e USL e delle Associazioni Datoriali, ANIS, Osla, Usc, Usot.

La Repubblica di San Marino arriva alla firma del documento dopo aver intrapreso importanti percorsi convenzionali e legislativi per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e raccogliendo le indicazioni dell’ILO. Dalla ratifica della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) del 2013, alla Legge 20 giugno 2008 n.97 “Prevenzione e repressione della violenza sulle donne e di genere” fino alla ratifica della “Convenzione di Istanbul”, sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Il Paese raccoglie le indicazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ai cui lavori, annualmente, partecipano in maniera tripartita sia le organizzazioni sindacali, sia il Governo e l’ANIS), quanto previsto dalla Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro di Ginevra del 2019 e la conseguente “Raccomandazione 206”, che offre strumenti e spunti utili agli Stati membri per l’applicazione della Convenzione stessa.

La Repubblica di San Marino necessitava di un parziale potenziamento legislativo ad integrazione della normativa esistente e della creazione di strumenti amministrativi ed esecutivi, nonché della creazione di politiche di azione su base nazionale negli ambiti, sia pubblici che privati, nei quali si svolge l’attività lavorativa, necessità sanate, a completamento del percorso con il Decreto Consiliare n. 42 del 23 marzo 2022 con cui ha dato piena ed intera esecuzione alla Convenzione ILO n. 190.

Il documento individua come violenza e molestie quei comportamenti inaccettabili, o la minaccia di porli in essere che si prefiggano, causino o possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico. L’azione di salvaguardia deve tutelare ogni lavoratore, a prescindere dal settore e dallo status contrattuale, riconoscendo che la violenza e le molestie possono presentarsi in differenti forme creando fattispecie specifiche. “Si tratta di un principio fondamentale, quello del rispetto delle persone”, ha commentato la Presidente ANIS, Neni Rossini. “Un principio che condividiamo tutti insieme, noi imprenditori come i sindacati, perché ha un valore assoluto visto che riguarda le persone e le aziende sono fatte di persone. Le imprese non si possono esimere perché significherebbe abdicare al proprio ruolo sociale, ma anzi siamo pronti a impegnarci e a lavorare sulla declinazione di questi punti”.

Le parti che hanno sottoscritto il Piano riconoscono che ogni tipo di violenza, molestia o discriminazione costituisce una violazione dei diritti umani e dei diritti fondamentali del lavoro ed un ostacolo al godimento del diritto ad una cittadinanza libera e sicura e che, quindi, una maggiore consapevolezza e una formazione adeguata possono ridurre l’eventualità di violenza, molestia o discriminazione nel mondo del lavoro e si impegnano per  promuovere all’interno delle aziende, pubbliche e private, un’adeguata formazione, avviare campagne di comunicazione sulla prevenzione alla violenza di genere sul lavoro con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività del territorio Sammarinese; condividere strategie di intervento a sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e della realizzazione di pari opportunità; realizzare un programma di sensibilizzazione dei giovani sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro; favorire processi di reinserimento lavorativo per coloro che subiscono violenza; per promuovere e introdurre procedure di sostegno alle vittime di violenza e molestie concordate tra le parti; identificare i settori o le professioni e le modalità di lavoro che possano presentare una maggiore probabilità di esposizione alla violenza e alle molestie prevedendo efficaci misure di prevenzione e definire le modalità di raccolta e pubblicazione delle statistiche sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro.  Nel piano anche gli obblighi per l’Adeguamento normativo (su sanzioni e misure), l’impegno a istituire un tavolo di consultazione tripartita e ad implementare assistenza e monitoraggio. Viene istituito un tavolo tecnico tripartito con Segreterie di Stato, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali, Commissione Pari Opportunità e Authority Pari Opportunità con funzioni di indirizzo.

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