A supporto della disciplina di reclutamento del personale volontario per il servizio di protezione civile, il Decreto Delegato numero 11 del 2024 definisce la struttura organizzativa dell’Unione delle associazioni di volontariato di protezione civile e dei Gruppi, le relative attività di competenza nonché le modalità di finanziamento, di carattere sia pubblico che privato, finalizzate alla promozione, allo svolgimento di suddette attività nonché al funzionamento dell’Unione stessa. Il Decreto Delegato numero 11 inoltre detta le disposizioni relative al volontariato di protezione civile. Rimandando il lettore al testo integrale, scaricabile dal sito del Consiglio Grande e Generale, ci soffermiamo su alcune voci.
UNIONE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
È istituita la consulta delle associazioni di volontariato di protezione civile e dei gruppi di volontari di protezione civile dei Castelli denominata Unione delle associazioni di volontariato di protezione civile e dei Gruppi, di seguito brevemente “Unione”, con la finalità di garantire la trasparenza, l’omogeneità e l’efficacia del processo di integrazione dei volontari nelle attività operative e formative del sistema di protezione civile nonché di promuovere attività di volontariato di protezione civile. L’Unione è composta da:
a) due rappresentanti di ogni associazione di protezione civile, nella persona del presidente o suo delegato e di un altro membro dell’associazione;
b) due rappresentanti di ogni Gruppo di Castello, nella persona del coordinatore tecnico-operativo e di un altro aderente al Gruppo Al suo interno l’Unione nomina un consiglio direttivo composto da sette membri scelti dall’Unione, tra i presidenti delle associazioni di volontariato di protezione civile o loro delegati ed i coordinatori dei Gruppi di Castello.
PROMOZIONE E SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ
Ai fini del funzionamento dell’Unione nonché della promozione e dello svolgimento delle attività di competenza, lo Stato eroga un finanziamento annuale per garantire l’operatività di base nonché ulteriori eventuali erogazioni per finalità specifiche, dietro presentazione di un progetto e previa autorizzazione da parte del SPC. Per le finalità di cui sopra, è istituito apposito capitolo di spesa sul bilancio dello Stato a decorrere dall’esercizio finanziario 2024. La promozione e lo svolgimento delle attività dell’Unione sono finanziati anche da:
a) liberalità di soggetti privati che intendono in questo modo sostenere la crescita e diffusione delle attività di protezione civile, interamente deducibili dalle imposte generali sul reddito;
b) il 3 per mille del reddito imponibile dichiarato dalle persone fisiche e da queste esplicitamente devoluto in sede di dichiarazione dei redditi al fondo per la promozione e lo svolgimento delle attività dell’Unione.
Le somme, sottolinea il Decreto, sono gestite dall’Unione su conto corrente bancario secondo le regole della sana e corretta amministrazione e vengono rendicontate annualmente con la pubblicazione del rendiconto sul portale dello Stato, nella sezione dedicata al Servizio di Protezione Civile. La rendicontazione annuale, delle entrate e delle uscite, viene trasmessa entro il 28 febbraio dell’esercizio successivo alla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente nonché alla Commissione di Controllo della Finanza Pubblica per il relativo controllo da effettuarsi entro il 30 aprile.
Entro il mese di settembre di ogni anno, ricorda il DD, “l’Unione trasmette alla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente l’elenco previsionale di massima delle iniziative che intende promuovere e organizzare per l’anno successivo e relativo budget di spesa”.