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Valutare l’impatto sociale è strategico per le imprese

da Daniele Bartolucci

Tre corsi distinti, ma con un unico e comune obiettivo, ovvero focalizzare l’attenzione delle imprese sulla valutazione del proprio impatto sociale, per quanto riguarda sia le azioni svolte all’interno dell’azienda (dai propri dipendenti e collaboratori, compresa l’uguaglianza di genere), sia quelle all’esterno, in particolare nei rapporti con le comunità locali. In pratica, la S di Social degli ESG, che insieme ai fattori ambientali e di governance stanno ridefinendo il modo in cui si deve pensare agli investimenti in funzione della sostenibilità. Questo vale soprattutto per le imprese, chiamate a dimostrare la propria sostenibilità non solo economico, ma anche a livello ambientale, sociale e organizzativo: con questa consapevolezza e al fine di assistere le aziende in questa nuova dimensione, INforma – la struttura di formazione di ANIS – ha ideato tre corsi specifici sulla valutazione dell’impatto sull’uguaglianza di genere, sui rapporti con le comunità locali e sulla vita dei lavoratori, che si svolgeranno nel mese di febbraio, come fossero moduli di un unico corso. L’obiettivo, infatti, è quello di approfondire l’argomento e “riempire” di contenuti quella S, dando alle imprese tutti gli strumenti per poter valutare i vari tipi di impatto delle proprie attività e soprattutto misurarli, e di conseguenza decidere come e dove intervenire per migliorare. Anche per questo tutti e tre i corsi sono destinati agli imprenditori stessi, ma soprattutto ai dirigenti, manager e responsabili di Risorse umane, Marketing e Qualità. L’innovazione a cui le imprese devono infatti approcciarsi è la traduzione in numeri di questi impatti, che andranno a formare il report di sostenibilità. Un’attività che già oggi è obbligatoria per una certa tipologia di aziende (per dimensione o perché quotate in borsa), ma che per diverse ragioni coinvolge praticamente anche tutte le altre. Sia quelle che vanno direttamente sul mercato, perché i consumatori scelgono in base a queste evidenze, sia quelle che vi arrivano indirettamente perché inseriti nella filiera di altre aziende più grandi, le quali hanno l’esigenza di allineare ai propri standard anche i fornitori. Efficace, in tal senso, la scelta di INforma di proporre alcuni docenti con un’esperienza internazionale in ambito accademico come Pietro Versari, Maria Carmen Punzi e Riccardo Maiolini, oltre a quella professionale e aziendale, come Lino Sbraccia.

UGUAGLIANZA DI GENERE

Il primo corso, “La valutazione dell’impatto sull’uguaglianza di genere.  L’identificazione e la misurazione di indicatori per la sostenibilità aziendale”, si suddivide in due moduli di 4 ore (il 15 febbraio dalle 14 alle 18 e il 16 febbraio dalle 9 alle 13) e vedrà come docente Maria Carmen Punzi: oltre ad essere Dottoranda di ricerca alla Rotterdam School of Management, ha già lavorato con aziende come PwC, Vodafone, Bill & Melinda Gates e il Sanitation and Hygiene Fund (Nazioni Unite).

L’uguaglianza di genere è un tema cruciale che le imprese devono affrontare, sia da una prospettiva di giustizia sociale che come motore di successo aziendale. Investitori, impiegati e consumatori sono sempre più interessati ai numeri e alle pratiche aziendali relativi all’uguaglianza di genere, ma valutare l’impatto sociale di queste iniziative può essere un compito complesso e sfidante. In questo workshop, i partecipanti impareranno come condurre valutazioni d’impatto sull’uguaglianza di genere e valutare l’efficacia delle iniziative di uguaglianza di genere della propria azienda.

COMUNITÀ LOCALI

Il 22 febbraio (dalle 14 alle 18) e il 23 febbraio (dalle 9 alle 13), si svolgerà invece il corso su “La valutazione dell’impatto dei rapporti dell’azienda con le comunità locali. Collaborazione e trasparenza per creare valore per il tuo business”. In questo caso i docenti saranno due: il Prof. Riccardo Maiolini, Direttore dell’Institute for Entrepreneurship (IFE) presso la John Cabot University, tra i massimi esperti di Innovazione Sociale in Italia (è coautore del primo Rapporto italiano sull’innovazione sociale nel 2014), ma anche all’estero, essendo stato anche visiting Ph.D. nel 2010 alla Copenhagen Business School; al suo fianco ci sarà il Prof. Pietro Versari, visiting professor nel dipartimento di “Business-Society management” della Rotterdam School of Management dove è titolare dei corsi “International business from a societal perspective” e “Implementing sustainability strategy”; e lecturer presso la John Cabot University, dove è titolare del corso “Social Entrepreneurship”.

L’obiettivo del workshop è di affrontare le attuali best practices nella valutazione di impatto sociale nel lavoro con le comunità locali, e a seguire presentare una serie framework teorici utili a impostare strategie di lavoro con le comunità locali in modo aumentare l’impatto sociale creato con le stesse. Lo sviluppo di attività con le comunità locali sta diventando una forma sempre più importante di impatto sociale per le aziende. Inoltre, tali attività sono ora considerate in diversi standard internazionali di reporting sulla sostenibilità, sottolineando l’importanza di coinvolgere e investire nelle comunità locali. Coinvolgendo le comunità locali nei processi decisionali e collaborando con esse per identificare e affrontare le principali questioni sociali ed ambientali, le aziende possono creare valore condiviso per la comunità e per il business. Data la complessità dell’argomento, emerge la necessità per le aziende di imparare come valutarlo efficacemente, al fine di garantire che stiano apportando un contributo positivo e duraturo alle comunità in cui operano.

VITA DEI LAVORATORI

“La valutazione dell’impatto delle attività aziendali sulla vita dei lavoratori. Un’opportunità di fidelizzazione dei dipendenti” è invece il titolo del terzo corso, che si svolgerà tra il 26 febbraio (dalle 14 alle 18) e il 27 febbraio (dalle 9 alle 13). Anche in questo caso ci saranno due docenti: oltre al Prof. Pietro Versari, ci sarà Lino Sbraccia, il quale oltre ad essere Partner e Amministratore unico di Impact Srl – società che opera nel settore della consulenza di strategia aziendale e del temporary manager – si occupa da oltre 15 anni delle tematiche legate alla Responsabilità Sociale di Impresa, curandone, presso aziende esistenti e start-up, sia l’aspetto divulgativo che l’applicazione strategica e la diffusione di buone pratiche.

Il workshop coprirà una serie di argomenti riguardanti la misurazione dell’impatto sociale per quanto riguarda le attività sui propri dipendenti, analizzando come la tematica viene considerata dai principali framework di sustainability reporting, incluse le recenti normative Europee. Inoltre verranno proposte anche alcune flessibili metodologie di ricerca e programmi di HR, in modo da poter adattare il concetto di impatto sociale al proprio contesto aziendale. Verranno anche presentate alcune best practices relative alla creazione di impatto sui propri dipendenti, con particolare attenzione al valore della partecipazione dei dipendenti alla vita decisionale dell’organizzazione e al controllo del proprio sviluppo professionale all’interno di essa.

Per ulteriori informazioni contattare il responsabile di Informa, dott. Roberto Parma: informa@anis.sm o 0549 873925.

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