Buonasera. Dimenticate il teatro e il suo percorso verso il colpo di scena, la rivelazione, il monologo eccetera. Stasera (il 16 dicembre al Teatro della Regina di Cattolica) sedetevi al varietà, al café chantant, al teatro di Willy dove tutto era concesso, dai lanci di verza ai cavalli in scena. Stasera in scena i cavalli sono cinque: due giumente, un purosangue e due cavalli da tiro. Tutti protagonisti; perché è questo il gioco del gioco: tutti rivali e alla fine tutti amici… più o meno. Però non parlano e non nitriscono, cantano. Da Mozart all’opera italiana, da Paul Anka a Whitney Houston, impostazione lirica. Il quintetto della compagnia spagnola (Yllana) mette subito tutti a posto: appassionati del bel canto, sacri e profani, finti intenditori, video dipendenti, amanti dell’applauso – non importa se di un matrimonio o un funerale- e della standing ovulation, bisognosi di affetto o protagonismo. Da sapienti marpioni i cinque Yllanas sanno come e dove puntare fino alla scelta delle vittime sacrificali; la nostra Carmen di stasera, straordinariaRockyHorror ha preso al laccio il suo pollo e non lo molla: è l’alfiere della platea… Pubblico conquistato e tenuto per tutto il tempo. Siamo in un luogo non amletico certo, siamo nell’arena burlesca di un circo per bambini dell’opera; i luoghi comuni si ripetono e alcuni sono di dubbio gusto ma…? Ma in tempi in cui cinema, TV e teatro italiani vagano senza riferimenti il merito di queste scelte è indubbio e Cattolica si incorona in questo, regina. Un motivo: finalmente un luogo di divertimento indubbio (magari si potesse avere anche un tavolo e una bottiglia…). Un altro: questi spettacoli hanno un effetto che è il desiderio di ritornare a teatro prima possibile. Un altro ancora: invece di muzak sanremese domani mi compro un CD di cover liriche e siccome Pesaro non è lontana mi viene un’altra succulenta idea… chiedo troppo?
Teresio Massimo Troll
