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Pubblicazioni: il libro “Santarcangelo di Romagna” di Rita Giannini (ed. Pazzini)

da Redazione

È città slow, rete internazionale delle città del buon vivere. Una delle più accattivanti e accoglienti città romagnole; il poeta Tonino Guerra la definiva “capitale ideale della Romagna”. È nota per i suoi incanti, l’armonia, la ricchezza culturale e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti, tra cui pittori, poeti, scrittori, sceneggiatori, musicisti di fama internazionale, ieri come oggi, al pari di nessun altro luogo di provincia. Anche un papa vi ebbe a nascere: Clemente XIV, Ganganelli, lo ricordano la casa natale, la Piazza e l’Arco a lui dedicati. Uno scrigno prezioso, una seducente galleria diffusa dove storia, arte, cultura si respirano passeggiando per le vie, entrando nei musei e nei palazzi storici ed esplorando le misteriose grotte che a centinaia la perforano.

È uscito nei giorni scorsi il libro “Santarcangelo di Romagna” di Rita Giannini (ed. Pazzini), una piccola ma preziosa perla dedicata a uno dei borghi più incantevoli della Regione. “Ho da sempre desiderato scrivere un libro su Santarcangelo – racconta la stessa autrice -. Anche se non ci sono nata è la città che sento mia e a cui sento di appartenere. È stato il mio luogo di formazione e di crescita, il mio riferimento linguistico, culturale, artistico. Ci ho lavorato e ci ho abitato, quando l’ho lasciata e mi sono trasferita ho sofferto e ho pianto ma sono rimasti intatti l’amore e l’attenzione che è sempre viva e costante. Questo volume è per me un atto di gratitudine per tutto ciò che la città e la sua gente mi hanno dato e mi danno. Spero di aver trasmesso questo mio autentico e infinito amore e soprattutto di aver rappresentato anche se sinteticamente quel suo essere magica calamita che ha conquistato me e conquista tutti. L’auspicio è col mio entusiastico stupore sia riuscita a spiegarlo e per chi non la conosce sia un buono e utile modo per avvicinarla e apprezzarla. Ringrazio la Pro Loco che credendo e caldeggiando la pubblicazione mi ha dato fiducia e sostegno e ha permesso altresì di colmare un vuoto, poiché mancava un testo aggiornato che, seppure in pillole, raccontasse storia, arte, cultura, personaggi, itinerari della mitica Santarcangelo. E ringrazio l’editore Pier Giorgio Pazzini per la sua cortese e professionale disponibilità, come quella dei suoi collaboratori con cui mi ha permesso di lavorare in modo magnifico”.    

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