Home Dal giornale La prima edizione italiana dei “I Discorsi di Pietro Andrea Matthioli”

La prima edizione italiana dei “I Discorsi di Pietro Andrea Matthioli”

da Alessandro Carli

Il Fondo Antico della Biblioteca di Stato di San Marino conserva un prezioso volume comunemente noto con il titolo “Discorsi di Pietro Andrea Mattioli sull’opera del Dioscoride”: prezioso perché è la prima edizione scritta in italiano (1604) dal fondatore della farmacopea moderna. Le grandi xilografie di questo antico erbario illustrato ne fanno un volume di pregio, assolutamente eccezionale dal punto di vista contenutistico, e di prestigio per le tavole acquerellate in esso protagoniste. Pietro Andrea Mattioli, medico del ‘500, divenne un punto di riferimento per gli studiosi di botanica. Egli ebbe l’intuizione di tradurre l’opera in volgare, così da renderla fruibile ai più e non solo ad una ristretta cerchia di studiosi conoscitori del latino. Il successo dell’opera del Mattioli, definita il primo “best seller” della botanica antica, fu immenso tanto che, con oltre sessanta edizioni in lingue diverse e varie ristampe non autorizzate, numerose copie vennero vendute anche fuori dall’Europa. Nati come traduzione e commento al “De materia medica” del greco Dioscoride Pedanio, opera mai dimenticata nel Medioevo, “I Discorsi di Pietro Andrea Matthioli” lo ampliano con un testo che approfondisce la conoscenza dei semplici, e di altre sempre più numerose piante che il Mattioli descrive, raccontando delle possibili confusioni, dell’habitat, degli usi medici, dei nomi comuni in differenti lingue. In effetti, grazie alla sua rete di conoscenze, Mattioli riceveva campioni di piante lontane ed esotiche la cui descrizione e studio egli includeva nelle edizioni successive, ampliando costantemente il suo erbario. Si tratta di un’opera enorme (ha più di 1.600 pagine), nella quale il Mattioli esprime le sue opinioni su quello che dicono gli antichi, in particolare Dioscoride su piante medicinali (e non solo) e materia medica: non più, quindi, accettazione acritica di quanto è stato detto nel passato ma sua analisi critica e aggiornamento in base alle nuove conoscenze acquisite nel corso dei secoli e a uno studio filologico sul testo greco originale, epurato dalle interpolazioni medievali. Rispetto all’opera dioscoridea, contenente la descrizione di quasi 600 specie, inoltre, il testo di Mattioli descrive circa 1.200 specie comprese piante provenienti da luoghi esotici o dal nuovo mondo e quindi sconosciute agli autori dell’antichità.

Ad aiutarci a recuperare l’importanza del libro è il sito venditastampeantiche.com: l’erbario “si fregia di essere una tra le opere botaniche più conosciute dal pubblico; in effetti fin dal suo apparire a metà del cinquecento conobbe un successo senza eguali che si è mantenuto nei secoli, certamente anche in virtù della bellezza delle illustrazioni di piante che lo impreziosiscono, tutte in xilografia e tali da mostrare l’essenza in ogni sua parte – dalle radici ai fiori – con l’intento di permettere un facile riconoscimento”. In breve “l’apparato testuale venne affiancato da quello grafico con xilografie dapprima di piccolo formato, quindi grandi a 3/4 di pagina preparate con la collaborazione di Giorgio Liberale e dell’intagliatore Wolfgang Meyerpeck, che resero l’erbario richiestissimo non solo dagli studiosi di botanica, medicina e farmacopea, ma anche dai profani cultori del bello”.

IL FRANCOBOLLO

Nella dimensione di nicchia della filatelia e di un’esposizione temporanea (terminata a metà ottobre), San Marino ha “esposto” l’opera: la peculiarità dell’emissione filatelica “Botanica Mirabilis” è caratterizzata per la prima volta dall’inedito della stampa fedele, sul retro del foglietto l’attribuzione dell’opera “Il Matthioli”, proprio per ricreare la miniatura di una pagina interna del prezioso volume e restituire al collezionista la sensazione dello sfogliare, con guanti bianchi di cotone, l’antica enciclopedia botanica. Il progetto “Botanica Mirabilis” si è ampliato, come detto, con una mostra temporanea ospitata nel Palazzo Pubblico della Repubblica di San Marino in cui è stata esposta l’opera botanica de “Il Matthioli”. Il foglietto è formato da n. 3 valori da euro 0,90 ed è stampato in una tiratura di 20.000 esemplari. Le scritte “Il Matthioli” e “Botanica Mirabilis” e il sito www.dfn.sm sono riportati sullo sfondo del foglietto, mentre sul retro del foglietto sono riportate a sinistra le scritte “Il MatthiolI” e “Discorsi di Pietro Andrea Matthioli su Dioscoride, Erbario. Venezia, 1604.”. La stampa è in offset a quattro colori, con un Pantone e inchiostro invisibile giallo fluorescente sul fronte del foglietto e un Pantone sul retro del foglietto a cura di Cartor Security Printing. La dentellatura è 14 x 14. Il formato dei francobolli è 30 x 50 mm, mentre il foglietto è 140 x 70 mm”.

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