Home Dal giornale Margotti presenta tre ottimi vini bianchi: il Biancale, il Roncale e la Ribolla

Margotti presenta tre ottimi vini bianchi: il Biancale, il Roncale e la Ribolla

da Alessandro Carli

La “cerniera” tra le due vendemmie, quella già “imbottigliata” lo scorso anno e quella che verrà (da agosto 2023 in poi) è la stretta attualità, l’alluvione di maggio che ha colpito l’Emilia-Romagna e in parte anche il Monte Titano. Michele Margotti, enologo della Cantina di San Marino, dà una serie di rassicurazioni: “Nonostante i temporali e due piccole grandinate, non ci sono stati gravi danni nei nostri vigneti ma giusto qualche rallentamento nei lavori da svolgere in campagna. Le sensazioni per l’annata 2023 sono comunque positive, siamo fiduciosi. La stagione è iniziata precocemente. Il germogliamento è infatti avvenuto già a fine marzo, maggio invece è stato fresco e piovoso contribuendo ad una buona crescita vegetativa e a garantire importanti riserve idriche per l’estate”.

In attesa della nuova vendemmia, Michele si sofferma su quella del 2022. Davanti a lui tre “etichette” importanti, tre ottimi bianchi che sono da poco “usciti” sul mercato dopo almeno 6 mesi di affinamento: il Biancale, il Roncale e la Ribolla. Tre proposte che si sposano con la “bella stagione” che si sta affacciando. “Sono tre bianchi da uve autoctone su cui puntiamo molto” aggiunge prima di tornare all’ultima vendemmia, quella che caratterizza la carta di identità dei bianchi. “La scorsa estate è stata piuttosto siccitosa ma i risultati ottenuti sono stati davvero sorprendenti”: i tre vini hanno un giusto tenore alcolico, una buona aromaticità e una gradevole freschezza e sapidità. Un risultato che deriva “dall’impegno che ci siamo assunti in campagna e dall’attenzione che mettiamo in cantina durante il processo di vinificazione.” A San Marino i vigneti, che sono collocati ad altitudini medio/elevate su terreni calcareo-argillosi con presenza di arenaria, sono vocati a questa coltura permettendo di produrre vini dotati di un ottimo equilibrio e dalle caratteristiche particolari. Vini che stanno cambiando. “Già da qualche tempo stiamo trasformando la nostra viticoltura convertendola al biologico, un metodo decisamente più sostenibile.” Tra vigneti già certificati e quelli in conversione la percentuale è già interessante, attorno al 60%. “L’obiettivo è quello di completare questo processo entro qualche anno”. Intanto nel 2023 uscirà una nuova etichetta “bio” che farà compagnia a “L’Intruso”.

L’enologo presenta i nuovi vini bianchi, quelli appena usciti. “Sono prodotti di qualità che sfatano il mito del bianco da bere nel breve periodo, questi vini infatti, per le loro caratteristiche, possono essere lasciati in cantina per un ulteriore affinamento in quanto evolvono negli anni in maniera interessante”.

Qualità riconosciuta da lustri anche fuori dai confini della Repubblica di San Marino: l’ultimo “premio”, in ordine di tempo, a Milano due settimane fa, quando “Ape”, un bitter da aperitivo ottenuto da uve ribolla, si è aggiudicato l’ampolla d’oro, il massimo riconoscimento nella guida “Spirito autoctono 2023” edito dal Touring Club Italiano.

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