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Sicurezza: San Marino ora è sulla strada giusta

da Alessandro Carli

Semaforo verde per le modifiche del Codice della Strada, che ha aspettato l’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale per la piena attuazione. A ricordarlo è stata la Segretaria di Stato agli Interni, Elena Tonnini, che ha illustrato le novità che riguarderanno principalmente le persone – i ciclisti e i pedoni – e i contrassegni per le persone con disabilità. Per questi ultimi, ha spiegato, è cambiata la validità: “Abbiamo portato quelli ‘permanenti’ a una durata di cinque anni. Qualora dovessero venire a mancare le condizioni, i contrassegni dovranno essere restituiti. Per le disabilità irreversibili – ha aggiunto –  non servirà comunque ripresentare il certificato medico”.

Allargata inoltre la “platea” con l’inserimento di nuove categorie: il nuovo contrassegno di circolazione e parcheggio – che viene rilasciato dal Comando della Polizia Civile alle persone residenti nella Repubblica di San Marino – potrà essere richiesto da persone “con capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta; non vedenti; persone con patologie psichiche o disabilità intellettive tali da pregiudicare l’autonomia e che pertanto necessitano della mediazione di terze persone nella gestione degli spostamenti; persone con invalidità agli arti superiori laddove effettivamente si dimostri che tale menomazione renda difficoltosa la loro autonomia negli spostamenti”.

Per sostituite i vecchi “permessi” con quelli nuovi si ha tempo due anni.

Sempre in tema contrassegni, ha sottolineato Elena Tonnini, “sono state inasprite le sanzioni per chi li altera o per chi li utilizza indebitamente” e si va nel Penale (articolo 405). Una “piaga” che riguarda anche il Titano: in tre anni (dal 2020 al 2022) sono stati ritirati 22 contrassegni alterati e utilizzati indebitamente e sono state erogate 478 sanzioni per sosta irregolare nei posti riservati.

La seconda, importante novità – messa in campo, ha detto la Segretaria di Stato, “per allinearsi alla normativa italiana – riguarda gli indumenti catarifrangenti visibili anche quando cala la luce. “Nel nostro territorio, segnala l’UPECEDS, il 7,2% dei sinistri lesivi coinvolge pedoni e ciclisti” ha ricordato. Da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e, comunque, ogni qualvolta sussistono condizioni di scarsa visibilità, i ciclisti devono utilizzare i dispositivi di segnalazione luminosa anteriore e posteriore e devono indossare dispositivi personali o indumenti catarifrangenti ad alta visibilità”.

I ciclisti, i ciclomotoristi e i motociclisti, secondo le nuove disposizioni introdotte dal Decreto Delegato nr. 33 del 2023, devono procedere su unica fila e avere libero l’uso delle mani e delle braccia, debbono reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero con una sola mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni. Non devono procedere sollevando la ruota anteriore; non possono farsi trainare da altri veicoli; devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.

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