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Editoriale: dieci mesi per “rollare” il debito

da Daniele Bartolucci

Il DES ha fagocitato il dibattito politico delle ultime settimane, facendo passare in secondo piano quella che, alla prova dei numeri, è la priorità più importante per il futuro di San Marino: trovare il modo di rifinanziare i 340 milioni di euro che scadranno il prossimo 24 febbraio 2024. Mancano praticamente dieci mesi e ogni giorno che passa la domanda diventa sempre più impellente: come faremo?
Ovviamente i debiti, perché di questo si tratta, vanno ripagati quindi non c’è dubbio che occorra trovare i 340 milioni (più gli interessi dell’ultima cedola) per rifondare quanti hanno investito nei titoli di Stato sammarinesi. Ancora di più per premiare quella fiducia che è stata concessa a San Marino, visto che era la prima volta che si affacciava sui mercati internazionali con questo genere di operazioni. Quindi vanno trovati. Il modo più logico sarebbe stato investire queste risorse per modernizzare il Paese e, grazie allo sviluppo conseguente, avere oggi un tesoretto per ripagare il prestito. L’altro modo, altrettanto logico, è quello di costruire un’operazione di roll over, ovvero di emettere nuovi titoli di stato per ripagare quelli in scadenza, come fanno tantissimi Stati. Il problema non è trovare chi presterà questi soldi, semmai è il fatto che i tassi attuali faranno schizzare anche gli interessi da pagare nei prossimi anni, rendendo quel debito insostenibile.

Anche questo era un rischio noto e su queste pagine è stato esplicitato più volte in questi due anni, come le soluzioni: spendere meno e incassare di più, favorendo lo sviluppo economico. Restano dieci mesi per rollare il debito e non venirne “rollati”.

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