Home Dal giornale Editoriale: Cui prodest l’affronto di Affronte?

Editoriale: Cui prodest l’affronto di Affronte?

da Daniele Bartolucci

La questione degli energetici è vitale per San Marino e non può essere terreno di scontro, né politico né tantomeno diplomatico tra le istituzioni stesse. Al di là delle – giuste – recriminazioni dei cittadini sugli aumenti tariffari, tutti concentrati in pochi mesi dopo un decennio di tariffe intoccate e intoccabili (e nessuno che ha detto niente), la questione riguarda soprattutto il tessuto economico, quello che poi genera lavoro per i sammarinesi, dandogli la possibilità di pagarle, quelle utenze domestiche.

Ed è sulla competitività, per non dire la sussistenza stessa, delle imprese sammarinesi che tutti, Governo, Istituzioni (e quindi anche l’Autorità per l’energia), politica e parti economiche e sociali dovrebbero fare squadra, perché San Marino ha un problema grande come il Monte Titano: non ha gas, non ha acqua e produce pochissima energia elettrica. Il piano strategico per l’energia, a cui stanno lavorando gli esperti incaricati dal Governo, è di fatto una priorità e non serve aumentare le difficoltà generando confusione con screzi, “incidenti” o altro tra le stesse istituzioni. Anzi, certe decisioni andrebbero prese quasi d’accordo, pur nel rispetto dei ruoli. Anche perché se l’Autorità delibera delle tariffe e il Governo poi deve intervenire sulle stesse per Decreto, a che serve l’Autorità, a maggior ragione in un regime di monopolio dove l’unico operatore è di fatto statale? Il meccanismo va verificato, non c’è dubbio. Nel frattempo, però, passa il tempo e si continua a focalizzarsi sulle tariffe, dimenticandosi che sono tariffe basate su materie prime che San Marino continua – senza alternative – ad importare.

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