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Un anno di Fixing, tutte le “aperture” del 2022

da Redazione

Un anno non facile, quello che si sta chiudendo. Un anno che abbiamo raccontato attraverso le “aperture”. Nel primo numero di gennaio l’intervista della Presidente ANIS, Neni Rossini: “Riforme e nuove sfide, serve una rivoluzione. Gli altri Paesi si stanno muovendo verso un nuovo modello di sviluppo, rischiamo di aumentare il gap che già avevamo”. Ancora a gennaio spazio a PA e Poste: si cercano efficienza e risparmio. Accorpamento degli Uffici e più responsabilità ai Dirigenti: saranno meno e avranno più autonomia, anche in funzione delle nuove P.O. Gli “energetici” dell’editoriale del primo numero del 2022 tornano a fine mese: “Tariffe calmierate, ora progetti per l’autonomia”. Energetici, non solo il fotovoltaico (oggi copre il 5% del fabbisogno) ma anche l’idroelettrico. A febbraio spazio alla nuova IGR entro, prevista entro l’estate: più gettito per 16-20milioni. Gatti (Finanze): “Aumenteremo la base imponibile, non le aliquote” Banche, in arrivo lo statuto dell’IGRC per la risoluzione degli NPL. Sempre nel secondo mese dell’anno le industrie che hanno trainato la ripresa: il 2021 nel settore privato si è chiuso con più imprese e più occupati. Economia in espansione: indice PMI “positivo” dal III trimestre 2020.E ancora: banche, la raccolta totale è ai livelli pre-pandemia. Tornata a quota 5,4 miliardi: rispetto al 2019 in calo quella “diretta” legata al risparmio, ma quella “indiretta” è cresciuta di 213 milioni. Sempre a febbraio “Pensioni e lavoro, riforme a ‘braccetto’ per l’estate”. Confronto aperto, entro giugno i due testi. Ciavatta e Lonfernini: “La sostenibilità si raggiungerà anche con lo sviluppo economico”.

La prima di marzo è stata dedicata alla guerra: “Neutrali e attivi”, pronti a sanzionare la Russia. San Marino si allinea all’UE nonostante gli ottimi rapporti con Mosca Da valutare l’impatto su finanza ed energetici, l’export vale 13,5 milioni. Ancora guerra nel secondo numero del mese: doppia azione del Titano: restrizioni e accoglienza. C’è il primo Decreto per le sanzioni e i permessi di soggiorno speciali. Esclusiva ai lettori di Fixing: ecco la lista UE con persone ed enti russi.

Si torna poi al mondo delle imprese: politiche industriali, ANIS chiede chiarezza. Incontro con il Governo “interlocutorio”: ribaditi i ritardi sulle riforme e l’incoerenza di determinati interventi, che penalizzano lo sviluppo. Marzo si chiude con il nuovo PRG previsto entro ottobre: i “paletti” per lo sviluppo. Canti (Territorio) pronto ad “aggiornare assieme” il progetto di Boeri.

La “prima” di aprile è economica: la SMaC cambia veste, ora tocca anche all’IGR. Presentata la nuova card e i servizi digitali. La sua funzione “fiscale” farà parte della riforma delle imposte dirette, che partirà il 5 aprile. Ancora ad aprile: “Parte la riforma del fisco e traina tutte le altre”. Illustrate le linee guida per “revisionare” l’IGR, da completare entro l’estate con le pensioni e il lavoro per presentarle al FMI a settembre. ANIS al centro del terzo numero del mese: “Le nostre imprese sono forti e pronte a crescere”. Le analisi dell’Osservatorio ANIS confermano la tenuta del comparto industriale, anche se ora preoccupano le conseguenze della guerra. “Industria, c’è il rinnovo per 6.500 lavoratori”. L’accordo, “frutto di grande responsabilità”, tra ANIS e CSDL, CDLS e USL prevede aumenti del 3% per il 2022 e del 2,4% per il 2023.

“Locomotiva” industria: disoccupazione al 3%. Prosegue la crescita del manifatturiero anche nel primo trimestre. Più imprese e lavoratori, cala repentinamente la cassa integrazione.

Nel primo numero di maggio il monte salari, arrivato a livelli record: oltre 567 milioni. A trainare gli stipendi ancora una volta il manifatturiero con ben 202 dei 443 mln del settore privato. Nel settore pubblico valori stabili a 123 mln. Sempre a maggio “Pensioni e IGR, primi passi su ‘103’ e SMaC”. Riforme: la prima appare più difficile, per quella fiscale si studiano i dati su persone fisiche e imprese. I testi sono attesi entro giugno. Spazio poi ai rincari energetici: ecco il “Decreto Bollette”. Dilazioni senza mora per imprese e famiglie, decurtazione del 25% solo per i cittadini. Carburanti: il taglio dell’imposta fino al 18 luglio. Nell’ultimo numero di maggio il lavoro: nuovi incentivi e più politiche attive. Punto di forza saranno formazione e riqualificazione professionale. ANIS: “Bene il tentativo del testo unico, ma ci sono alcune criticità”.

A giugno abbiamo aperto con la fatturazione elettronica: “Ora diventa realtà per tutti”. Come noto, riguarderà solo il trasferimento di beni da e per l’Italia. Terminati i 9 mesi di fase “volontaria”, dal 1° luglio scatterà l’obbligo. E ancora: l’economia cresce, oltre 100 imprese in più. I dati di aprile confermano il trend positivo: rispetto al 2021 sale il numero di occupati , trainato dal manifatturiero. Sempre nel sesto mese dell’anno spazio alle riforme, il Governo prende tempo: “Confrontiamoci”. Sulle pensioni proseguono i tavoli con categorie e sindacati, mentre per l’IGR si attende il testo. Mercato del lavoro in dirittura d’arrivo. Il mese si è chiuso con ANIS che porta in Assemblea le riforme e lo sviluppo. Attesa per il confronto interno tra gli associati sui temi più attuali Focus sugli energetici con l’Ing. Stagnaro dell’Istituto Bruno Leoni. Assemblea che torna anche a luglio: ANIS chiede riforme e sviluppo per il Paese. Assemblea: confronto sui risultati ottenuti, dal contratto Industria alle liberalizzazioni sulle assunzioni. Poi le sferzate alla politica per i ritardi. Poi ancora: riforme “estive”, tavoli tutti aperti, ma a rilento. Pensioni e mercato del lavoro, confronto serrato sui testi di legge in attesa dell’IGR. Intanto la politica ci organizza sopra i convegni.

Nel numero dopo l’intervista a Vagnini (ANIS): “Il mercato del lavoro sia una leva di competitività. Dobbiamo costruire nuove regole per integrarci nel contesto europeo e che rendano il nostro sistema attrattivo”. Sempre a luglio la riforma della PA, ultimo miglio col nuovo regime. Tonnini (Interni): “Dirigenti più autonomi, ma con più responsabilità” Dipendenti: premi, ma anche mobilità d’ufficio e addio al “posto fisso”. Il mese si è concluso con le pensioni, lavoro e IGR: “Si fanno entro l’anno”. La conferma nel Programma Economico. Nel 2023 IVA ed e-fattura interna. ANIS: “Sviluppo e sostenibilità, le riforme sono essenziali”.

La prima di agosto è sul tetto pensionistico: “È un ostacolo, va rivisto”. Round di incontri a fine agosto, poi a settembre il testo della riforma. ANIS: “Evitare altri aumenti di costi a carico delle imprese”.

Settembre sulla stretta attualità: gas, San Marino pronto al Piano di Emergenza. L’eventuale stop della fornitura russa sta preoccupando tutta l’Europa. In arrivo protocolli con l’Italia, che pensa a razionamenti e coprifuoco. Pensioni che tornano nel secondo numero: aliquote ed età più alte, assegni più bassi. C’è il testo: arriveranno modifiche, ma l’entrata a regime resta fissata a gennaio 2023. Sempre a settembre poi la riforma del lavoro: novità per “atipici” e interinale. Il temporaneo passa da 18 a 12 mesi. Lonfernini: “Riforma allineata alle dinamiche del mercato europeo, ma con le nostre peculiarità”. Siamo poi tornati agli energetici: serve subito un piano per l’autonomia. ANIS ipotizza una task force che delinei investimenti e norme più moderne sia su gas ed elettricità, ma anche per l’acqua e i rifiuti. Il mese si è chiuso con le pensioni: la riforma deve essere fatta bene e ora. ANIS spinge Governo e sindacati verso la conclusione dell’iter entro l’anno: “Sistema insostenibile, serve responsabilità da parte di tutti”.   

A ottobre ANIS: “Molta incertezza, spingere su riforme e UE”. Ribadita al FMI “l’urgenza di un piano per l’autonomia energetica in un progetto strategico per dare più competitività alle imprese”. Poi ancora: da FMI e UNECE elogi e tanti “compiti a casa”. Riforme e autonomia energetica: le raccomandazioni di Washington e il country profile di Ginevra indicano la stessa strada nota da tempo. Sono poi tornate le tariffe degli energetici: rincari pesanti da novembre. Per le imprese +120% per il gas e +130% per l’elettricità. Chiesta l’indicizzazione mensile. Sempre più urgente il piano per l’autonomia. Tema che abbiamo affrontato anche nel numero successivo: “Tariffe ed energetici, c’è troppa incertezza”. ANIS: “Preoccupazione che si somma alla mancanza degli strumenti che hanno altri Paesi e di infrastrutture per aumentare l’autonomia”.

Il titolo del primo numero di novembre è stato: “Fumata nera, gli aumenti di luce e gas in stand by”. Dovevano scattare dal 1° novembre, ma la decisione dell’Autorità è stata posticipata. Disposti nuovi incontri e altri approfondimenti. E ancora: “Pensioni, riforma in aula e sindacati in piazza”. In Consiglio la seconda lettura con i provvedimenti per rendere più sostenibile il sistema. Si voterà con lo sciopero generale sul Pianello. Sempre a novembre energetici, dall’urgenza si punta all’autonomia. Rincari per gas, luce, rifiuti, trasporti e funivia. Ma dopo l’appello di ANIS, la maggioranza vuole un piano strategico di investimenti.

A dicembre il report conclusivo del FMI: si plaude alla resilienza del sistema economico ma si chiede al Governo di spingere sulle riforme e l’Associazione UE.

Con le due nuove riforme crescono i “contributori”. Oltre ai pensionati che potranno lavorare, il mix di leggi su pensioni e lavoro aumenterà la platea (e le aliquote) della Gestione Separata.

Industria: firma storica e numeri in crescita. ANIS sigla il Testo Unico con CDLS, CSDL e USL: il primo in base alla legge 59/2016: dopo il referendum sarà il solo contratto del settore.

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