Home Dal giornale Riforme sotto l’ombrellone: i tavoli vanno avanti, ma piano

Riforme sotto l’ombrellone: i tavoli vanno avanti, ma piano

da Daniele Bartolucci

Saranno riforme “estive”, nel vero senso della parola. Perché se è vero che la scadenza di giugno non è stata rispettata (il Governo ha annunciato che serviranno ulteriori approfondimenti e questo tempo in più verrà usato per confrontarsi maggiormente con le parti economiche e sociali), entro l’autunno occorre completare tutti gli iter legislativi se si vuole vederne gli effetti nel 2023. Quindi si continuerà a lavorare sui testi proposti in questi mesi (vedi le pensioni, soprattutto) e negli ultimi giorni (la riforma del mercato del lavoro, come noto, è stata consegnata come bozza alle parti sociali ed economiche solo nei giorni scorsi e il primo incontro formale si è svolto giovedì 7 luglio, ndr). In attesa di quello che contemplerà la revisione completa dell’IGR, su cui si stanno ultimando i lavori preparatori, con l’analisi degli ultimi dati fiscali in possesso dell’amministrazione statale. Nel frattempo vanno avanti anche i lavori per il nuovo PRG, che resta fissato, come ultimazione, all’inizio dell’autunno: in questo caso la discussione è tutta interna tra il Governo e l’architetto Boeri, che deve sciogliere le riserve sull’accettazione delle modifiche e aggiornamenti che gli sono stati richiesti ufficialmente nelle scorse settimane.

Ce n’è, insomma, per tenere occupati politici e classe dirigente almeno fino ad agosto, anche perché di vacanze per ora non se ne parla. Del resto il ritardo con cui San Marino sta affrontando queste riforme impone almeno la serietà e la responsabilità di completare il lavoro iniziato, soprattutto perché di cose da aggiungere alla lista ce ne sono diverse. Non ultima la trattativa in corso con l’Unione Europea per giungere ad un Accordo di Associazione che, almeno per la parte imprenditoriale sammarinese, è ormai imprescindibile se si vuole operare in un mercato come quello europeo a parità di condizioni con gli altri Paesi. E in tal senso, anche l’introduzione di un sistema IVA per le imposte indirette rappresenta sicuramente una bella sfida per le istituzioni e la politica sammarinese. Ma anche questo passaggio appare ormai improcastinabile e necessario ad una più giusta e corretta integrazione in Europa. Anche per questo l’annuncio dato dai vertici di ANIS la scorsa settimana, sull’avvio di un nuovo tavolo tecnico da parte del Governo nei prossimi mesi, non è una notizia così inaspettata dagli addetti ai lavori. Anche perché ci vorrà comunque del tempo per completare la parte normativa e mettere a regime la nuova infrastruttura.

E a proposito di infrastrutture, al di là dell’urbanistica, il nuovo PRG dovrà contenere finalmente quelle che da tempo il Paese necessita a livello viabilistico e di telecomunicazioni, ma anche – e questa è la sfida più attuale di tutte – quegli impianti che per decenni San Marino non ha fatto o non ha voluto realizzare, sia sugli energetici (escluso il gas, ovviamente) sia sul ciclo dell’acqua – ad oggi un’emergenza a tutti gli effetti – e anche sul ciclo dei rifiuti, visto che non ci sono ancora impianti di smaltimento in territorio, se non il progetto di compostaggio (e la cartiera, che però è privata).

LE RIUNIONI E I CONVEGNI

Nel frattempo, anche per aprire un dibattito più pubblico e allargato, la politica ha deciso di aprire una nuova stagione di convegni. Lunedì scorso si è tenuto quello organizzato dal PSD – introdotta dal Segretario del PSD Gerardo Giovagnoli, con la presenza del Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, dell’Assessora alla transizione tecnologica di Rimini Anna Montini e del Professor Leonardo Setti, docente di Energie Rinnovabili e Biocombustibili all’Università di Bologna e responsabile scientifico del Progetto per lo sviluppo di Comunità Solari Locali finanziato dalla Regione Emilia Romagna – sulle iniziative messe in campo per la sostenibilità ambientale a livello collettivo ed individuale con un approfondimento rispetto alle scelte di sistema, come quelle di San Marino sull’approvvigionamento di risorse non rinnovabili e le possibilità fuori territorio da impianti di produzione a rinnovabili e quelle di Rimini e regione Emilia Romagna in termini di risparmio energetico e di proposte di condivisione energetica e di grandi impianti da rinnovabili.

Un tema “caldissimo” in questo momento, così come lo sono appunto le grandi riforme, che saranno oggetto della giornata di studi organizzata invece dal PDCS per il 9: una conferenza pubblica dal titolo “Scenari: Conferenza sul futuro di San Marino”, strutturata in 3 tavole rotonde, che si susseguiranno nella giornata, durante le quali verranno trattati i seguenti argomenti: il primo slot è dedicato alle riforme delle pensioni e del welfare, della fiscalità e al sostegno alla famiglia; il secondo slot è invece centrato sullo sviluppo di San Marino: sostenibilità e autonomia energetica, infrastrutture e investimenti; il terzo, invece è dedicato al rapporto con l’Europa e quindi all’accordo di associazione che si sta negoziando in questi mesi.

Nel frattempo, però, anche tutta la maggioranza, intesa come gruppi politici, ha accelerato gli incontri su alcuni temi specifici, ovvero “per valutare i passaggi necessari alla definizione dei provvedimenti di legge sull’interruzione volontaria della gravidanza e per il sostegno alla genitorialità e alla famiglia”, come hanno spiegato in una nota. “Sono stati pianificati incontri di confronto all’interno della maggioranza per la prossima settimana, con l’obiettivo di portare i progetti di legge nella commissione consigliare preposta entro il mese di luglio e per apportarvi le necessarie modifiche e integrazioni. La volontà espressa dai gruppi di maggioranza è di presentare i testi di legge emendati in seconda lettura nella sessione del Consiglio Grande e Generale del mese di agosto per la loro approvazione, nel rispetto dei tempi stabili dal regolamento consigliare”.

Infine, sempre a livello di convegni, è in arrivo anche quello sulle politiche del lavoro in Europa, organizzato dalla Segreteria al Lavoro, l’Università e l’Istituto Giuridico, con cui si formalizzeranno alcune traiettorie comuni tra la riforma del mercato del lavoro di San Marino (che come detto, sta entrando ora nel vivo, essendoci finalmente una bozza di testo di legge su cui lavorare e confrontarsi) e le dinamiche e gli standard del mercato unico, verso il quale San Marino deve sempre più allinearsi, soprattutto nell’ottica di raggiungere, entro il 2023, quell’Accordo di Associazione a cui tutto il mondo imprenditoriale sta aspirando da tempo.

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