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Occupazione in crescita trainata dall’industria

da Alessandro Carli

Anche a maggio è proseguita la crescita dei principali indicatori economici della Repubblica: rispetto al quinto mese del 2021 difatti è aumentato il numero di imprese operanti nel territorio, quello dei lavoratori dipendenti del settore privato, quello dei frontalieri e quello degli afflussi turistici. Di contro, è calato il numero dei disoccupati e quello dei lavoratori statali. Ma andiamo a vedere nei dettagli i dati di maggior interesse forniti dal “cruscotto” dell’UPECEDS, a partire dalle forze di lavoro. A maggio 2022 il totale (quindi dipendenti, indipendenti e disoccupati) si è attestato a quota 23.431 unità quando 12 mesi prima si era fermato a 22.732. Ottima la performance dei dipendenti (da 20.084 a 21.043), in leggera contrazione quella degli indipendenti (da 1.627 a 1.607) mentre scende parecchio quella dei disoccupati, da 1.021 a 781. Zoomando quelli “in senso stretto” poi emerge che a maggio 2021 erano 764, 12 mesi dopo invece 445. Osservando i tassi, quelli di disoccupazione totale a maggio 2022 ha fatto registrare il 4,72% (a maggio 2021 era del 6,16%), quello in “senso stretto” invece è sceso dal 4,61 di maggio 2021 al 2,69% di maggio 2022. 

IL SETTORE PRIVATO

Come detto in apertura, continua la “risalita” del mondo delle imprese del Titano, con un balzo in avanti, nel rapporto “maggio21-maggio22”, di 144 aziende (da 4.958 a 5.102). Su le “attività manifatturiere” (da 501 a 504), così come il “commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motoveicoli” (da 1.085 a 1.128), le “attività immobiliari” (da 281 a 291), il “trasporto e magazzinaggio” (da 110 a 114), le “attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” (da 193 a 199), le “attività finanziarie e assicurative” (da 75 a 82), le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (da 981 a 1.024). In calo, seppure limitato, invece le “costruzioni”: erano 390 a maggio 2021, sono diventate 388 a maggio 2022. A fronte di un incremento contenuto di realtà operanti, il settore manifatturiero si conferma “locomotiva” occupazionale del Paese: a maggio 2021 i dipendenti impiegati erano 6.658, a maggio 2022 ben 6.938. In territorio positivo troviamo poi le “costruzioni” (da 906 a 918), il “commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motoveicoli” (da 2.724 a 3.016), le “attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” (da 920 a 1.023), le “attività finanziarie e assicurative” (da 620 a 628), le “attività immobiliari” (da 72 a 87), le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (da 901 a 1.008). Grande accelerata per i lavoratori frontalieri, passati da 6.157 unità di maggio 2021 agli attuali 6.869.

IL SETTORE PUBBLICO

Il totale dei lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza in contrazione: erano 3.771 a maggio 2021, all’ultima rilevazione si è attestato a 3.729 unità. Nello specifico, scendono gli statali della Pubblica Amministrazione (da 2.123 a 2.102), così come quelli impiegati presso l’Istituto per la Sicurezza Sociale (da 1.131 a 1.119), quelli dell’Azienda Autonoma per i Servizi (da 233 a 223). Nessuna oscillazione all’interno del CONS (10), lieve crescita per l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino (da 37 a 41). 

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