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ANIS in Assemblea, confronto aperto su riforme e sviluppo

da Daniele Bartolucci

Riforme, politiche industriali, andamento dei mercati e delle aziende. L’Assemblea generale dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, convocata per il 30 giugno nella nuova sede di piazzetta Bramante, si riempie quindi di temi che esulano dai semplici adempimenti statutari, ma sarà l’occasione per i circa trecento associati di confrontarsi sulle questioni di più stretta attualità che riguardano le loro imprese, ma soprattutto il Paese in cui vivono e operano. Da una parte, infatti, c’è stata prima la pandemia (l’Assemblea tornerà a svolgersi finalmente in presenza e sarà in forma privata, quindi riservata ai soli associati, ndr) e poi la guerra in Ucraina, che stanno condizionando l’economia europea e globale, ma dall’altra c’è il percorso di ammodernamento, normativo e infrastrutturale, di San Marino. Occhi puntati dunque su queste due dinamiche, che per molti versi sono intrecciate tra loro: sia in questa fase di difficoltà determinata dalla crisi dei consumi, dall’inflazione, dai rincari degli energetici e dai ritardi nell’approvvigionamento dei materiali, sia in prospettiva, perché quando gli effetti della pandemia si affievoliranno e – si spera presto – terminerà il conflitto tra Russia e Ucraina, occorrerà farsi trovare pronti, come stanno facendo tutti gli altri Paesi occidentali. Su questi punti verterà dunque la relazione della Presidente ANIS, Neni Rossini, che aprirà il confronto tra gli associati presenti dopo l’approvazione del bilancio 2021 e il preventivo 2022.

I TEMI DEL CONFRONTO: RIFORME, IVA E UE

Un dibattito che, si può immaginare, toccherà i temi più caldi, partendo dalle riforme preannunciate per giugno e su cui il Governo ha preso tempo per avviare o nel caso approfondire il confronto con le parti economiche, sociali e politiche (pensioni, mercato del lavoro e revisione delle imposte dirette), ma anche sugli interventi che da tempo San Marino (ANIS in primis, ma anche nei programmi elettorali dell’ultima decade da parte di tutti i partiti ormai) ha messo in agenda. In questo caso, l’Accordo di Associazione all’Unione Europea, che tra le tante cose permetterebbe alle imprese – e non solo – di operare “alla pari” con i propri competitors sul mercato unico, è una delle priorità, così come il passaggio all’IVA, che pur essendo uno strumento per migliorare e rendere più equo il gettito fiscale, rientra nell’ambito di quell’integrazione al mercato unico a cui San Marino aspira da tanto tempo. Non mancheranno poi i passaggi tecnici sul lavoro svolto in questi mesi da ANIS sul fronte contrattuale, dove si è raggiunto un accordo con i sindacati (per la prima volta con tutte e tre le sigle sindacali) per il rinnovo del contratto Industria per il biennio 2022-2023 con i relativi aumenti, a cui è seguito l’avvio delle procedure per addivenire quanto prima, forse già entro l’anno, ad un nuovo contratto, basato sulla nuova legge della rappresentatività, che diventi a tutti gli effetti l’unico contratto per il settore Industria con efficacia erga omnes. Dalla questione contratto (anche perché ANIS ha i numeri e le deleghe per trattare con i sindacati, come sta facendo, anche per altri contratti di settore che sono scaduti da tempo, dall’Edilizia alle Assicurazioni, fino ai Servizi, oltre che delle Banche) si passerà quasi sicuramente a discutere anche di mercato del lavoro, non solo sugli interventi attesi, ma anche su quelli già impostati in questi ultimi mesi, a partire dalle liberalizzazioni delle assunzioni, determinate dalle rinnovate esigenze di sviluppo delle aziende e vincolate ai livelli – bassissimi – di disoccupazione interna: una richiesta fortemente sostenuta da ANIS, che sicuramente verrà spiegata nel dettaglio, anche per individuarne la possibile evoluzione.

ANDAMENTO DELLE AZIENDE E QUESTIONE ENERGETICI

Trattandosi di aziende associate, come si ripete da anni ormai, con l’occasione dell’Assemblea verranno forniti gli aggiornamenti dell’Osservatorio ANIS sull’andamento delle aziende, curati dal Dott. Simone Selva. Non potendo ancora utilizzare i dati dei bilanci 2021, che sono stati depositati solo recentemente, in questa fase sono state analizzate le interviste ad un campione rappresentativo delle aziende associate sull’andamento non solo del 2021 che era già oggetto del precedente aggiornamento, ma anche del primo semestre del 2022: un dato molto interessante, soprattutto alla luce delle dinamiche già menzionate della pandemia e della guerra. Ma anche delle dinamiche dei prezzi degli energetici e delle materie prime, che saranno oggetto dell’intervento successivo, a cura dell’ospite scelto da ANIS per approfondire una materia tanto vasta quanto tecnica, l’Ing. Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni, di cui precedentemente è stato direttore dell’Osservatorio sull’economia digitale e dal 2007 cura il rapporto annuale Indice delle liberalizzazioni. Laureatosi in Ingegneria per l’ambiente e il territorio presso l’Università di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia, mercati, istituzioni presso IMT Alti Studi – Lucca. Ha ricoperto vari incarichi presso il Ministero dello Sviluppo Economico durante i Governi Renzi e Gentiloni, tra cui quello di capo della segreteria tecnica del Ministro Guidi. Si è occupato, in questa veste, della legge annuale per la concorrenza e del decreto “taglia bollette”. I suoi interessi sono nel campo dell’economia dell’energia e dell’economia dei servizi pubblici, temi sui quali ha pubblicato articoli sia su riviste specializzate che sulla stampa generalista, oltre ad aver curato diversi libri. Fa parte della redazione delle riviste Energia e Aspenia. È socio dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia e della Società Italiana di Fisica. La sua ultima monografia è “Power Cut?” (Institute of Economic Affairs, 2015), mentre per IBL Libri ha curato il volume collettaneo “Cosa succede se usciamo dall’euro?” (2018) e con Alberto Saravalle ha scritto “Contro il sovranismo economico”, edito da Rizzoli (2020).

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