Home Dal giornale Editoriale: riforme sì, ma con molta calma

Editoriale: riforme sì, ma con molta calma

da Daniele Bartolucci

Il piano delle riforme strutturali annunciato dal Governo procede, ma non così speditamente come ci si aspettava. Soprattutto perché la tempistica ora gioca a sfavore dell’Esecutivo, che ha messo nero su bianco la deadline di giugno per la riforma delle pensioni e per quella del mercato del lavoro. Su quest’ultima sembra sia finalmente esaurita la fase di gestazione tra Segreteria di Stato al Lavoro e Università di San Marino (a cui è stato affidato il compito di analizzare le attuali dinamiche e di individuare possibili interventi e soluzioni), tanto che sembra imminente l’avvio ufficiale degli incontri con le parti economiche e sociali.

Sulle pensioni, invece, pesa – e frena – la posizione dei sindacati, che stanno in pratica decidendo, con veti e critiche incrociate, la scaletta dei lavori. Da qui l’incertezza sull’effettiva proposta di legge da parte del Segretario alla Sanità entro la fine del mese come da programma.

Altra Segreteria, altra riforma in arrivo: questa volta è quella dell’IGR, che alle Finanze danno per certa entro l’estate, ma di cui, per ora, si conoscono solo le linee guida su cui declinare l’intervento. Intervento che, ancora una volta, riguarderà solo le imposte dirette e non quelle indirette. In sintesi: dell’IVA non si parla ancora, per il momento.

Giugno è partito e la scadenza prefissata dal Governo (ovviamente dopo abbondanti richieste di tempi certi, confronti e condivisione) va rispettata: un bel banco di prova per la maggioranza, insomma, chiamata a dare concretezza ai propri annunci. “Il 2022 è l’anno delle riforme”. Ora però le vogliamo vedere.

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