Home Notizie del Giorno Visto per voi al teatro Bonci: “Earthbound” di Marta Cuscunà

Visto per voi al teatro Bonci: “Earthbound” di Marta Cuscunà

da Alessandro Carli

Futuristico, complicato, denso, snello e amaro: sono le prime cinque parole che saltano alla mente quando si chiude il sipario: dopo l’ora di mise en scene di Earthbound, assolo vocale di Marta Cuscunà (foto: Guido Mencari) passato sulle assi del teatro Bonci di Cesena dal 24 al 27 febbraio, la sensazione netta che avverti negli occhi è contrastante. Bellezza, tanta, bellezza scenica in prima battuta – un satellite tondo che funge da elemento totemistico scandisce con precisione da metronomo la storia raccontata – ma anche sonora, frutto di una sapiente tessitura dell’attrice, capace di oscillare tra sei voci differenti, quelle cioè delle anime meccatroniche che dialogano senza muoversi. Piantato sul lato destro dello spettatore, secondo oggetto d’impatto, un albero spoglio che ricorda le atmosfere del Beckett di Aspettando Godot.

La linfa che attraversa questo viaggio drammaturgico è ossimoricamente vitale: ecologia e femminismo, visto però in chiave desolante. Le Camille, mostruose mostresse create da Paola Villani, vivono, attraverso le voci della Cuscunà, un anno Duemila a cui segue forse un secolo (anche se la dilatazione temporale potrebbe essere assai più breve in quanto lo spettacolo è in tournée nel 2022). Un’era desertica, kubrikiana (è parso solo a chi scrive di avvertire l’incipit dell’odissea spaziale 2001?), riflessiva. Le ragazze vorrebbero procreare ma ogni tentativo cade a vuoto: l’autogerminazione non è ancora realtà e l’estinzione del maschio rompe la catena della Natura. Il potenziale rischio di realizzare un contenitore asettico e distante viene scansato abilmente: le Camille “sentono” il pubblico e pongono domande, abbattendo quindi la quarta parete. Earthbound arriva, così come l’avvertimento di “fare legàmi, non bambini”. Ma poi l’istinto emerge, sgomita, come una necessità che viene da dentro. Anche se i rami secchi non germogliano…     

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