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IAM srl: il prezzo della carta è alle stelle? Come risparmiare

da Mattia Marinelli

In soli sei mesi, esattamente dalla fine del 2020 a giugno 2021, le cellulose per produrre carta e cartone, hanno subito rincari tra il 60 e il 70%. Un aumento che è figlio di una politica ben precisa messa in campo già da qualche anno dalla Cina che, oltre ad aver fatto salire i dazi per l’export delle materie prime (microchip, pezzi di ricambio delle automobili, eccetera), ha alzato l’asticella sull’importazione della carta, bloccando di fatto quella di bassa qualità. Mi soffermo volutamente sui primi aspetti, quelli della reperibilità dei pezzi, perché sono di grande attualità (provate ad andare ad acquistare un veicolo nuovo, i tempi di consegna sono dilatatissimi e il ventaglio di proposte è davvero limitato): mentre in Europa siamo abituati a lavorare just in time – praticamente ci riforniamo del materiale di trasformazione nel momento in cui ne abbiamo bisogno -, il colosso cinese, conscio delle proprio potenziale, opera in un’ottica di stoccaggio e quindi, avendo il coltello dalla parte del manico, sta decidendo (anche a causa della pandemia che ha rallentato i flussi) le tempistiche delle consegne. La crescita dei prezzi delle materie prime per noi di IAM è una manna dal cielo: con l’innalzamento dei prezzi delle materie prime gli scarti diventano risorse. Non è solo un discorso di etica – l’inquinamento ambientale non è più sostenibile – ma anche di economia e quindi di spese. Ricordando al lettore che la prima forma di guadagno è il risparmio, parliamo della carta e dei cartoni. Come detto, i prezzi sono arrivati alle stelle. Cosa fare per cercare di limare i rifiuti? Il suggerimento è sempre lo stesso: riciclare, quando si può (e si può, credetemi). A partire dai messaggi che riceviamo nella posta elettronica tutti i giorni: spesso in calce appare la scritta “Non stampare questa mail se non è necessario”. Basta seguire l’indicazione e già molta carta viene “salvata”. Se poi si tratta di una comunicazione abbastanza importante, si può sempre convertire in formato pdf e salvarla in un’apposita cartella. Se invece la comunicazione ricevuta deve passare da un formato digitale a uno materico, prendete i fogli già usati, girateli e stampateli sul retro. La carta è anche ottima da utilizzare per la pulizia dei vetri dell’ufficio – o di casa se lavoriamo in remoto. Sempre per le operazioni di pulizia, può essere impiegata anche in cucina per il piano cottura che condividiamo con i colleghi o con gli affetti più stretti. Se poi si ha intenzione di dare un’imbiancata alle pareti della casa (o dell’azienda, perché no?), può essere utilizzata come rivestimento per non sporcare i pavimenti.

Nonostante la carta sia biodegradabile, voglio ricordare che ridurne il consumo non solo consente di salvaguardare l’ambiente abbattendo meno alberi ma significa anche risparmiare in termini di risorse energetiche e idriche, abbassando quindi i costi di gestione. Lo stesso discorso può essere fatto per i cartoni: una volta svuotati, possono sempre essere riutilizzati sia per motivi di lavoro ma anche per gli spazi domestici: rivestiti di carta colorata (ovviamente già usata: visto anche il periodo freddo, perché non vi prendete un po’ di tempo e non create qualche sessione di bricolage con i vostri figli?), possono essere impiegati per riporre i giochi, i vecchi libri, le magliette estive e tanto altro ancora.

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