La ripresa economica è un concetto ormai abusato a tutti i livelli: c’è chi ne parla come se fosse dietro l’angolo e chi ne profetizza la partenza secondo i propri desideri… altri in funzione del tempo: se sarà prima dell’estate o dopo? Arriverà sotto l’ombrellone o quando si tornerà a scuola? Ovviamente per chi quotidianamente opera sui mercati, il discorso è ben diverso. Il mercato si sta muovendo e, come spesso accade, lo fa prima se non indipendentemente dalla politica. Lo si è visto l’anno scorso in Italia, quando solo l’annuncio di un bonus al 110% per le ristrutturazioni ha smosso un settore semidormiente come quello dell’edilizia, trainando artigianato, professionisti, produttori di materiali, certificatori energetici e tutta la filiera. I preventivi abbondavano e quest’anno stanno diventando ordini e fatture.
Lo stesso sta accadendo per gli altri settori: si va verso la riapertura delle attività economiche in quasi tutta Europa e le aziende si preparano a rifornirle di quanto necessitino. Anche le imprese di San Marino aspettano questi ordinativi, anzi, a dire il vero stanno già arrivando. Magari non sono commesse esagerate, ma ci sono e sono opportunità da cogliere. Al volo, perché oggi più di altre volte, se non si risponde “presenti” il cliente chiama qualcun altro. San Marino non può permettersi di perdere nemmeno un ordine, perché come ci ricorda la pandemia, può fare affidamento solo sulle proprie risorse e queste sono generate dal settore privato.
Che vuole farsi trovare pronto a tutte le chiamate, anche fossero di un mese o due, con materie prime e dipendenti in grado di soddisfare le richieste.
