Home Dal giornale Sinergia finanziaria? DSCR, aiutami a capire se i miei indici “mentono”

Sinergia finanziaria? DSCR, aiutami a capire se i miei indici “mentono”

da Enrico Gaudenzi

Fare impresa è la logica conseguenza di avere visione, intuito e desiderio di mettersi in gioco. Senza queste variabili il business perde. Un manager deve assecondare in modo crescente questi “must” e alimentarli con analisi e conoscenza. Questo ci porta ad un continuo interrogativo legato all’osservazione non solo di fatti già avvenuti ma anche di eventi studiati in modo prospettico.

Il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht in una delle sue celebri frasi cita “ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”.

La letteratura economica pone delle regole sul calcolo degli indici di redditività. Nella maggior parte dei casi si parla di un rapporto che origina una percentuale.

Questo computo non deve essere meccanico perché può mentire: il famosissimo ROI si calcola come rapporto tra risultato operativo (margine della nostra gestione cioè ricavi meno costi tipici) e capitale investito (somma dei debiti e del capitale proprio). Infatti, se per ipotesi ad un investimento non corrisponde il relativo ricavo, come quando vendo beni o servizi ciclicamente a fronte di un solo investimento iniziale, se il rapporto viene calcolato al primo ciclo risulterà fuorviante. Quindi devo fare attenzione a non calcolarlo puntualmente ma come media del periodo. Per questo gli indici vanno valutati sinergicamente ad altre indagini. Una di queste, che subisce l’attuale tendenza e moda degli istituti di credito nell’analizzare il merito di una azienda, è quella basata sul DSCR (Debt Service Coverage Ratio), nel podio degli indici prospettici dopo la recente riforma della crisi di impresa. Il “Rapporto di copertura del servizio del debito” (DSCR) misura la sostenibilità finanziaria del debito aziendale quindi la capacità di onorare nel medio termine i debiti.

Sempre più frequentemente viene calcolato sul Business Plan e non a consuntivo. E’ semplice, dinamico ed efficace: in due parole è il rapporto fra Cash Flow Operativo originato dal margine operativo lordo (quindi la nostra marginalità) sommato alla variazione capitale circolante netto (variazione crediti debiti e rimanenze) al netto delle imposte e flusso finanziario a servizio del debito (rimborso quota capitale ed interessi dei mutui in essere). Se DSCR=(CFO-Tasse)/FFSD è maggiore di uno siamo meritevoli di finanziamento per un istituto di credito e sappiamo che il nostro business plan ci renderà abbastanza liquidi da mettere in pratica la visione di impresa del medio termine.

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