Home categorieComunicati Stampa Fedriga a Radio 24: “Preoccupato, con questi numeri Conte non può governare pandemia”

Fedriga a Radio 24: “Preoccupato, con questi numeri Conte non può governare pandemia”

da Redazione

“Se qualcuno crede di poter governare un paese in un momento di pandemia così, mi sembra che sia molto lontano dalla realtà. Voglio ricordare che non si sono raggiunti i 161 voti, ma dei 156 presi ci sono tre senatori a vita, due usciti da Forza Italia e due arrivati all’ultimo trascinati dentro l’aula”. Lo ha affermato Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia a 24Mattino su Radio 24. Tra i due trascinati c’è, evidenzia Fedriga “il senatore Ciampolillo del M5S che continua a parlare contro il M5S, contro il Pd e contro il presidente del Consiglio Conte. E’ uno che scrive che il ‘gioco delle bugie lo facciamo dopo quando il M5S dice che non ha paura del voto”. “E’ uno che attacca quotidianamente il presidente del Consiglio – evidenzia ancora Fedriga – oltre al fatto che è una persona che sta in maggioranza e dice che ‘chi beve il latte è un ladro di latte perché deve rimanere alle mucche e ai vitelli, chi beve latte è un ladro'”. “Questa è la maggioranza, che tra l’altro non c’è. Io sono preoccupato prima di tutto da cittadino se questo governo può fare delle scelte strategiche o no, ho dei dubbi”, ha detto Fedriga.

 

“SULLA SCUOLA UNA MINORANZA RUMOROSA CONTRO UNA MAGGIORANZA RESPONSABILE”


Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, torna a parlare ed a difendere i provvedimenti che posticipano al 1° febbraio il ritorno a scuola in presenza delle superiori. “Dobbiamo tutelare la scuola, gli studenti, i professori ed il personale ATA. Per farlo ci sono due passaggi: garantire che la scuola sia fatta nella massima sicurezza, in secondo luogo penso che la scuola debba riaprire per finire l’anno scolastico. Quindi preferisco utilizzare qualche settimana in più di cautela per dopo aver una situazione più stabile dal punto di vista dei contagi e garantire che l’anno scolastico arrivi alla fine invece di anticipare con il rischio di ritrovarsi nuovamente in una situazione difficile. E’ una posizione di buon senso. La raffigurazione dove ci sono i buoni che vogliono far tornare a scuola i ragazzi e gli arcigni che si divertono a tenerli a casa è una rappresentazione falsa. Ho tutta la mia prevenzione che mi certifica il rischio che la riapertura in presenza delle superiori e quindi non posso che affidarmi alle persone che in questo settore sono del mestiere. Tutto quello che c’è fuori dall’aula che è pericoloso. Noi abbiamo potenziato gli autobus, che sono misure da tenere, però è altrettanto vero che prima di ripartire dobbiamo tenere sotto controllo i contagi. Il nord-est come sapete è l’area maggiormente colpita negli ultimi mesi e dunque dobbiamo utilizzare la cautela per tutelare i ragazzi in primis. Io ho avuto un’ordinanza che è stata bloccata dal Tar, ora ne ho un’altra con un ricorso in piedi, ma in queste settimane ho avuto molti contatti con i rappresentati del mondo della scuola, professori, studenti contrari a tornare in presenza. C’è una minoranza molto presenzialista, legittima perché solleva una criticità legittima, però molto rumorosa e una stragrande maggioranza meno rumorosa ma assolutamente responsabile in questo momento di difficoltà.”

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