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Antonio Misiani a Radio 24: “Blocco licenziamenti non rinnovato per tutti”

da Redazione

“Sul blocco dei licenziamenti l’Italia non può permettersi un’ondata di licenziamenti, Io credo che però non possiamo nemmeno andare avanti con la logica esclusivamente di emergenza. Credo che il blocco dei licenziamenti debba essere prorogato per i settori maggiormente in crisi mentre, mentre chi ha recuperato i livelli del 2019. Io credo che debba lavorare ritornando progressivamente alla normalità”. Lo afferma Antonio Misiani, viceministro all’Economia ed esponente del Partito Democratico, oggi a 24 Mattino su Radio 24. “Noi rifinanzieremo gli ammortizzatori sociali, questo è assolutamente indispensabile per tutta una serie di settori che soffrono pesantemente le conseguenze della crisi. – Misiani conclude a Radio 24 – Come Partito Democratico siamo convinti che sia poi necessario rafforzare molto le politiche attive del lavoro”.

 

“ORA ALLARGARE LA MAGGIORANZA, NECESSARIO UN GRUPPO NUOVO IN SENATO”


“E’ evidente che una maggioranza di 156 senatori non può che essere un punto di partenza, è necessario allargare il perimetro di consenso attorno al governo, è necessario che nasca un nuovo gruppo parlamentare rafforzando il carattere politico della coalizione”. Così Antonio Misiani, viceministro all’Economia ed esponente del Partito Democratico, a 24Mattino su Radio 24. “Noi avremmo preferito che Italia Viva avesse deciso di rimanere all’interno della coalizione – Misiani aggiunge a Radio 24 – Matteo Renzi ha fatto una scelta diversa e la riteniamo un errore. Il paese ha bisogno di un governo che governi, ci sono delle emergenze sanitarie economiche e sociali che non possono aspettare i tempi e i riti di una crisi di governo. Noi oggi dobbiamo andare in Parlamento a chiedere un nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi e nei prossimi giorni dobbiamo varare un decreto legge che utilizzi queste risorse per aiutare le imprese i lavoratori delle famiglie italiane che continuano a soffrire una pesante crisi”.

 

“RECOVERY PLAN CONDIVISO CON OPPOSIZIONI, ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE E TERRITORIALI”

 

“Per quanto riguarda il Recovery Plan, sono molto convinto che sia necessario dialogare con le forze di opposizione, con le forze economiche e sociali, che sia necessario varare un piano che abbia fasi di consenso nel paese che vadano al di là della maggioranza che sostiene il governo pro-tempore. L’orizzonte temporale del Recovery Plan va oltre questa legislatura e a mio giudizio un programma di investimenti da cui dipende la parte importante del futuro di questo paese non può che essere condiviso in modo ampio”. Così Antonio Misiani, viceministro all’Economia ed esponente del Partito Democratico, a 24Mattino su Radio 24. Misiani aggiunge: “Dobbiamo costruire una prospettiva di medio-lungo periodo per il paese a partire da Recovery Plan e lo dobbiamo fare tutti insieme, lo ripeto, in Parlamento come ha detto ieri il Presidente del Consiglio nel confronto con le organizzazioni economiche sociali e le istituzioni territoriali.

 

“DECRETO RISTORI NO CODICI ATECO, SOLDI A CHI AVUTO MENO NEL 2020. SOGLIA AL 33%”

 

“Decreto ristori: ci stiamo orientando verso un intervento generalizzato che superi la logica dei codice Ateco e dei colori delle Regioni ma guardi alla perdita di fatturato e agli aiuti già ricevuti, perché una serie di realtà hanno ricevuto aiuti consistenti mentre altri in misura minore e purtroppo alcuni non hanno ricevuto alcun aiuto. Noi abbiamo il dovere di dare una mano innanzitutto a chi ha avuto di meno nel corso del 2020”. Così Antonio Misiani, viceministro all’Economia ed esponente del Partito Democratico, oggi a 24 Mattino su Radio 24. “La soglia del 33% è quella che abbiamo usato in tanti interventi ed è la soglia che abbiamo stabilito di intesa con l’opposizione anche per la decontribuzione del lavoro autonomo e dei professionisti che noi vogliamo completare con Il ristoro aggiungendo un altro miliardo e mezzo a quello già stanziato in legge di bilancio. E’ possibile che questa sia la soglia di riferimento”.

 

“SU STELLANTIS GIUDIZIO POSITIVO DEL GOVERNO”

 

“Su Stellantis abbiamo dato un giudizio positivo dell’operazione che fa nasce il quarto gruppo mondiale in termini di fatturato e di vendite. C’è una rivoluzione tecnologica in atto sia per quanto riguarda i veicoli a basse emissioni che per quanto concerne i veicoli a guida autonoma. Servono le spalle larghe dal punto di vista finanziario e tecnologico e la nuova società le avrà anche se non può dormire sugli allori perchè c’è il tema del mercato cinese, c’è la necessità di massicci investimenti in nuove tecnologie. Gli azionisti italiani hanno un forte peso nella nella nuova società, il governo italiano ha seguito segue e seguirà con grande attenzione l’evoluzione della situazione”. Lo dice Antonio Misiani, viceministro all’Economia ed esponente del Partito Democratico, a 24Mattino su Radio 24. “Personalmente, l’ho detto e lo ribadisco, non ritengo un tabù nemmeno l’ipotesi di un ingresso pubblico nella nuova società analogamente alla quota già posseduta dal governo francese, ma questo tema a mio giudizio viene dopo un ragionamento di politica industriale che va fatto per la produzione di veicoli e l’intero comparto automotive. In Italia c’è un settore della componentistica importantissimo fortemente interconnesso con le altre economie europee a partire dalle Industrie automobilistiche tedesche, noi dobbiamo valorizzarlo e sostenerlo nel quadro competitivo globale”.

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