Home categorieComunicati Stampa Misiani (MEF) a Radio 24: “Fisco, per assegno unico 6 mld a beneficio di ceti medi”

Misiani (MEF) a Radio 24: “Fisco, per assegno unico 6 mld a beneficio di ceti medi”

da Redazione

“Per il complesso della riforma fiscale vi sono 8 miliardi, di cui circa 6 per l’assegno unico. Ma queste risorse di base e di partenza sono destinate a crescere perché se ne aggiungeranno altre che saranno recuperate dall’evasione fiscale e dall’intervento di razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, man mano che verranno implementate le misure”. Lo ha detto Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24 assicurando che l’introduzione dell’assegno unico non colpirà i redditi medi. “No, non accadrà – ha risposto a Radio 24 – le risorse aggiuntive servono anche ad evitare che la bonificazione degli attuali strumenti vada a detrimento di una parte dei contribuenti. Noi vogliamo ridurre la pressione fiscale sul ceto medio: il combinato disposto dell’assegno unico e della riforma Irpef produrrà l’alleggerimento della pressione fiscale sul ceto medio che oggi è oggettivamente penalizzato per quanto riguarda l’Irpef”. “Complessivamente – ha spiegato a Radio 24 – il fisco sarà alleggerito e costruiremo l’assegno unico con delle clausole di salvaguardia. L’operazione complessivamente andrà a beneficio perché nel momento in cui mettiamo 6 miliardi che si aggiungono alle risorse esistenti, costruiamo uno strumento molto più rilevante di quelli previsti, che sono frammentati ed escludono lavoratori autonomi, incapienti, parecchie famiglie italiane. Costruiamo un’operazione universalistica prevista da tempo in altri Paesi europei, che rafforzerà le politiche per la famiglia nel nostro Paese”.

 

“CONTE SU MES: C’È UN ECCESSO DI IDEOLOGIA ATTORNO A QUESTO STRUMENTO”


Parole di Conte su utilizzo del Mes? “E’ una valutazione che rispettiamo ma noi siamo maggiormente positivi sull’utilizzo di questo strumento, guardando pragmaticamente a come può essere utile al nostro Paese, c’è un eccesso di ideologia attorno a questo strumento”. Lo ha detto Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Dobbiamo decidere il percorso di rafforzamento del Sistema sanitario nazionale e valutare il fabbisogno di risorse questo scopo e valutare se l’attivazione della linea di credito speciale del Mes sia utile o meno. Parliamo di prestiti convenienti, in un quadro in cui fortunatamente si sta riducendo lo spread e si stanno riducendo i tassi di interesse che lo Stato Italiano deve riconoscere quando emette Btp, quindi la convenienza relativa del Mes oggi è inferiore naturalmente. I mercati hanno la loro evoluzione – continua Misani a Radio 24 – però nel momento in cui oggi decidiamo come approvvigionarsi dal punto di vista finanziario, dobbiamo decidere oggi tra i tassi di interesse sugli strumenti sui titoli di stato e altri strumenti alternativi”.

 

“COVID, OPERAZIONI SELETTIVE PER SETTORI PIÙ COLPITI”

 

“Nella legge di Bilancio il governo ha stanziato 4 miliardi per aiutare i settori più colpiti più 5 miliardi per la CIG Covid. Ma la ripresa è fortemente disomogenea e se la produzione industriale ha recuperato ad agosto i livelli del 2019 ma molti settori, in particolare nei servizi ma anche nella manifattura, sono in forte difficoltà”. Lo ha detto Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Dobbiamo aiutare essenzialmente chi ha bisogno con operazioni selettive per la congiuntura generale e chi sarà colpito dalle misure restrittive di questi giorni” conclude il vice Ministro Misani a Radio 24.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento