SAN MARINO – Si vociferava che fosse pianificato per domani il taglio di 21 pini marittimi per lasciare spazio alla faraonica rotatoria di Murata. Invece stamane ci siamo trovati come sempre di fronte al fatto compiuto: uno scempio ambientale con costi esorbitanti.
Associazione Porta del Paese e Associazione Micologica, insieme ai cittadini, continuano a guardare attoniti a politiche ambientali e territoriali in totale controtendenza rispetto sia alle condizioni climatiche del Pianeta sia alla condizione economica in cui verte la Repubblica.
San Marino perde altre 21 piante, dopo aver visto abbattere le alberature più possenti nella stessa zona qualche mese fa; e dopo aver visto deturpata architettonicamente e paesaggisticamente una delle vie più rappresentative della riqualificazione della Capitale negli anni ’30, manifesto della trasformazione di San Marino in Città Stato che entrava nella modernità: Via Paolo Terzo.
Il peggior metodo per affrontare il cambiamento climatico e l’aumento di Co2 è quello di abbattere alberi esistenti e adulti, con la scusa poi di ripiantumarli, il più delle volte lontani dal luogo originario, quando sappiamo benissimo che per avere una superficie arborea di un albero adulto ci vorranno decenni. Affrontate interventi urbanistici in ambito cittadino dovrebbe tenere conto della salvaguardia del verde esistente importante per la mitigazione ambientale, l’ossigenazione, l’ombreggiatura, l’assorbimento degli inquinanti e polveri sottili, la stabilizzazione dei suoli… le alberature piuttosto che essere tagliate, oggi dovrebbero essere potenziate per gli innumerevoli benefici alla nostra salute e qualità di vita.
Ogni altro commento lo lasciamo ai cittadini, abusati nella loro sensibilità e impotenti di fronte a scelte incoerenti imposte con arroganza.
Associazione Micologica Sammarinese e Associazione Porta del Paese