Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, si trova oggi a Budva, in Montenegro, per partecipare al Forum annuale di cooperazione dell’Iniziativa adriatico-ionica. L’invito è giunto dal Ministro degli esteri montenegrino, Srdjan Darmanovic, il cui Paese attualmente detiene la Presidenza di turno.
San Marino prende parte all’incontro come “Ospite Speciale”, a seguito dell’interesse espresso lo scorso febbraio di aderire all’Iniziativa quale 10° Stato partecipante. Proprio nella giornata di oggi il Segretario di Stato Renzi è intervenuto in seno alla plenaria dei Ministri degli esteri per ufficializzare l’adesione della Repubblica; adesione accolta con favore da parte dell’Assemblea, che ha evidenziato l’importanza di un allargamento a più paesi a tale progetto di cooperazione regionale.
L’Iniziativa adriatico-ionica è nata nel 2000 con l’adozione della Dichiarazione di Ancona, ed oggi conta fra i suoi membri i principali Paesi che si affacciano sui mari Adriatico e Ionico: Albania, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Italia, Grecia, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Slovenia. Questi Paesi sono già legati a San Marino da rapporti di amicizia e collaborazione, anche attraverso accordi bilaterali e multilaterali. L’appartenenza ad una comune macro area geografica consentirà di rafforzare ulteriormente le relazioni già in essere, anche quelle culturali e storiche, attraverso nuove e stimolanti iniziative di cooperazione e l’apertura di svariate possibilità di collaborazione a livello regionale con gli Stati aderenti; allo stesso tempo favorirà il consolidamento della stabilità nell’Adriatico e nell’area balcanica, la promozione dello sviluppo sostenibile e della coesione economico-sociale della regione.
Riferendosi agli obiettivi e ai principi che muovono l’attività del Forum e alle motivazioni che sottendono alla scelta dell’adesione, Renzi ha riferito all’Assemblea come San Marino “attribuisca molta importanza ai principi della cooperazione, allo scambio di buone pratiche e ai progetti che promuovono la cooperazione interregionale”, specificamente quelli nel settore dei trasporti e dell’energia, della cultura e del turismo sostenibile. San Marino -ha continuato- ritiene che l’appartenenza a una determinata area geografica, a una storia e a una cultura condivise rappresenti un plusvalore, perché significa riconoscere le comuni prospettive dell’integrazione e allearsi per la risoluzione delle sfide quotidiane, nazionali o sovranazionali che siano.