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Radiocor, Derivati: Corte Conti conferma in appello chiusura caso contro ex vertici Tesoro

da Redazione

La sezione centrale della Corte dei Conti, nella sentenza di appello – apprende Radiocor – ha confermato la chiusura del caso derivati nei confronti degli ex vertici del Tesoro e della banca americana Morgan Stanley.

La Corte dei Conti in primo grado si era già espressa affermando il difetto di giurisdizione, e sancendo dunque che la decisione spetterebbe in caso al tribunale civile. Successivamente il procuratore regionale ha fatto ricorso in appello contro la decisione di primo grado. Ricorso che, con la sentenza diffusa oggi, viene respinto. Viene dunque confermata la prima decisione che dichiarava il difetto di giurisdizione.

La procura regionale aveva contestato un danno erariale di quasi quattro miliardi di euro a Morgan Stanley, all’ex responsabile del debito pubblico Maria Cannata, all’ex direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e agli ex ministri dell’Economia Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli. Al centro delle contestazioni c’era l’inserimento nel contratto con Morgan Stanley di una specifica clausola di uscita anticipata dai derivati, l’Ate. Il difetto di giurisdizione della Corte viene riconosciuto, si legge nel dispositivo, “per mancanza del rapporto di servizio nei confronti di Morgan Stanley e insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali con riferimento agli altri appellanti”.

“Siamo lieti di questa sentenza, della quale – affermano i difensori di Maria Cannata, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Riccardo Lugaro – non siamo per nulla sorpresi, perché ha confermato le capacità e l’integrità di un funzionario pubblico, la dottoressa Cannata, a cui la Repubblica Italiana deve essere grata per il lavoro svolto con abnegazione anche in anni estremamente difficili”.

 

Il Sole 24 Ore Radiocor

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