L’ordinanza riferisce che il ricorso della maggioranza è stato ammesso con riserva e sarà discusso in udienza pubblica del Collegio dei Garanti il prossimo 21 gennaio. Il report di San Marino News Agency.
SAN MARINO – Torna alla ribalta l’affaire dei verbali della Commissione consiliare di Giustizia in comma Comunicazioni, all’avvio della 2^ sessione consiliare di dicembre. In apertura di seduta infatti, la Reggenza dà lettura dell’ordinanza del Collegio dei Garanti sul ricorso avanzato dalla maggioranza sul conflitto di attribuzioni, in riferimento alle deliberazioni di Consiglio e Ufficio di Presidenza rispetto alla mancata visione dei verbali della commissione Affari di giustizia. L’ordinanza, in sintesi, riferisce che il ricorso della maggioranza è stato ammesso con riserva e sarà discusso in udienza pubblica del Collegio dei Garanti il prossimo 21 gennaio.
I lavori consiliari si aprono con oltre un’ora di ritardo, a causa della convocazione di un ufficio di Presidenza straordinario dedicato proprio al ricorso sui verbali e la questione, naturalmente, è il tema centrale del dibattito consiliare odierno. Da parte delle opposizioni si stigmatizza l’iniziativa della maggioranza e si ribadisce la riservatezza degli atti della Commissione Affari di Giustizia. “Qual è il vostro obiettivo nel volere divulgarli?- interroga Alessandro Cardelli, Pdcs- State mettendo in difficoltà la Reggenza, creando ulteriore confusione sulla giustizia, continuate a gettare benzina sul fuoco, questo conflitto di attribuzione non doveva essere sollevato perché c’è un’indagine in corso”. Per Federico Pedini Amati, Mdsi, l’ammissibilità del ricorso da parte dei Garanti è “un evidente conflitto in termini”. Perchè “ci si troverà nel paradosso che i tre capigruppo di maggioranza da una parte sono coloro che hanno presentato ricorso, dall’altro sono anche soggetti passivi del ricorso stesso in quando membri dell’ufficio di presidenza, sono accusatori e accusati”. Per la maggioranza, al contrario “è opportuno sia detta l’ultima parola su chi è al di sopra delle parti- manda a dire Roberto Giorgetti, Rf- come il Collegio dei garanti, è inutile infatti continuare a dibattere dentro e fuori l’Aula di contesti di cui non si conoscono i contenuti”.
Tra le altre questioni sollevate in comma Comunicazioni, la denuncia di incompatibilità verso il neo dirigente del Tribunale, riferita da Marco Gatti, Pdcs, che rinnova i dubbi espressi nell’ultimo Consiglio. Interviene la Reggenza per chiarire come a riguardo ci siano accertamenti in corso da parte della Segreteria istituzionale. Lo stesso Giorgetti poi puntualizza: “Va fatta distinzione tra ciò che è incompatibilità ed inelegittimità. Le incompatibilità sono sanabili”.
Nel dibattito odierno si è riferito anche degli esiti della Commissione consiliare IV^ di ieri sera. Alessandro Mancini, Ps, spiega che era atteso un riferimento da parte del governo “sull’evoluzione e sulla possibile risoluzione dei problemi legati al famoso articolo 79″del testo unico dell’edilizia. “Ma il Segretario non ci ha detto niente, nessun riferimento è stato fatto sullo stato della situazione- lamenta- né su come era andato il recente incontro con l’Ordine degli avvocati e notai, né sulle linee di indrizzo per rimediare al problema generato dal governo con questa legge”. Gian Carlo Venturini, Pdcs, riferisce quindi dell’Odg delle opposizioni sul Prg, respinto ieri sera: “Il problema non è bocciare o meno un Odg- manda a dire- ma il senso di responsabilità che in maggioranza manca e non solo sul tema del territorio, e si va vanti solo a colpi di numeri e imposizioni”.
Di seguito un estratto degli interventi della prima parte della seduta pomeridiana dell’11 dicembre.
Comma n.1
Stefano Canti, Pdcs
Intervengo sulla comunicazione relativa al ricorso presentato da 32 consiglieri di maggioranza, sul conflitto di attribuzione presentato poco tempo fa, oggetto poc’anzi di discussione dell’Ufficio di presidenza convocato in via straordinaria. Continuate a chiedere i verbali della Commissione Giustizia, vorrei ricordarvi come nella passata legislatura, con un Odg respinto a maggioranza, erano stata chiesta la possibilità di accedere ai verbali della stessa commissione da Ns e Rete. A maggioranza il Consiglio grande e generale ha dato parere negativo, bocciando la richiesta. I verbali devono rimanere secretati all’interno di quella commissione. Nonostante tutto voi, dopo aver bocciato la richiesta nella scorsa sessione consiliare, fate ricorso alla decisione assunta in ufficio di presidenza? Questo non è un metodo da portare avanti dentro l’Aula, state sbagliando strada. Vorrei capire la ragione per cui avet fatto questo ricorso al Collegio dei Garanti.
Volevo poi focalizzare il mio intervento sui lavori della Commissione consiliare IV^ di ieri sera, convocata dal presidente per analizzare ed esaminare i Pdl presentati dal mio partito, il Pdcs, sull’articolo 79 e sulla modifica della commissione agraria, progetti tutti respinti. Quindi sul provvedimento fatto dal governo il 26 novembre scorso, in cui il congresso d iStato ha preso atto con delibera del piano strategico al nuovo Prg, si è decretata così la conclusione della fase 2 e si è dato avvio alla fase 3, quella del mettere nero su bianco gli indirizzi politici del Prg. Con un Odg a firma di tutte le forze politiche di opposizione, si è chiesto di conoscere gli indirizzi politici ed economici discussi in 17 mesi dalla presentazione degli elaborati del giugno 2017. Ma questo Odg la maggioranza lo ha bocciato, giustificando che quello che abbiamo chiesto era tutto scontato e perché volevamo mettere pressione al Segretario Michelotti. Siamo arrivati a uno scontro mai visto dentro l’Aula. Al Segretario Michelotti ricordo che è più di un anno e mezzo in cui sostiene di voler fare una discussione sul Prg in Consiglio. Dopo l’ennesimo diniego dell’Odg avvenuto ieri, noi del Pdcs ci accingiamo a presentare una interpellanza in cui chiediamo che il materiale adottato dal congresso di Stato venga messo a nostra disposizione e in cui poniamo alcune domande. Una che faremo sarà quella sulla Valutazione ambientale strategica, rispetto cui non c’è un regolamento. Come intendete attuare il nuovo strumento di pianificazione territoriale senza gli strumenti per renderlo attuativo?
Davide Forcellini, Rete
Vorrei portare in Aula la comunicazione trasmessa il 2 dicembre 2018 su Rtv, in cui ci informa che nei prossimi mesi ci sarà un’accelerata nei rapporti con l’Unione europea. Veniamo come sempre a conoscenza di queste informazione non direttamente dalla Segreteria di Stato all’interno del Consiglio, ma tramite la Tv di Stato, non nelle sedi istituzionalemnte deputate alle comunicazioni da parte del governo a noi consiglieri e al Paese. Rtv scrive che si sta lavorando su un documento con gli altri piccoli stati, ed è grave che il parlamento non sia messo al corrente delle condizioni della trattativa. E’ mancanza di rispetto nei confronti del nostro ruolo di consiglieri di questo Paesw. Quando il Segretario pensava di riferirci queste cose? E’ necessario che la cittadinanza sappia a che punto siamo.
Alessandro Cardelli, Pdcs
I 32 firmatari del ricorso devono prendersi le loro responsaiblità. Abbiamo diverse pronunce che dicono che quei verbali sono coperti da segreto, e sulla loro base i giudici hanno predisposto sequestri probatori. Lo stesso giorno in cui un giudice penale dispone il sequestro probatorio su quei verbali, la maggioranza fa l’ennesimo intervento a gamba tesa e deposita una richiesta di conflitto di attribuzione per chiedere al Collegio garante se il Consiglio può venire a conoscenza dei verbali, nonostante fosse consapevole che l’autorità giudiziaria stava portando avanti una indagine su quei verbali. Qual è il vostro obiettivo nel volere divulgarli? State mettendo in difficoltà la Reggenza, creando ulteriore confusione sulla giustizia, continuate a gettare benzina sul fuoco, questo conflitto di attribuzione non doveva essere sollevato perché c’è un’indagine in corso.
Altro tema sono i due referendum che le forze di opposizione stanni portando avanti: per la modifica di una legge elettorale che fa acqua di tutte le parti, e su cui le conseguenze le vediamo in un parlamento che non funziona, non è rappresentativo, le scelte avvengono fuori. Abbiamo proposto modifiche per far assumere al Consiglio grande e generale l’autorevolezza che necessita. Abbiamo riformulato il quesito, togliendo il premio di maggioranza, dando la possibilità di creare coalizioni dopo il primo turno, per avere coalizioni rappresentative della maggioranza del Paese. L’altro quesito riguarda i fondi pensione, la nostra proposta è di segregarli da qui a 10 anni interamente. Così se dovesse saltare qualche istituto i fondi possono essere tutelati. E’ una proposta di buon senso e a tutela degli interessi di chi è pensionato oggi e di chi lo sarà domani.
Quindi sull’Articolo 79 del nuovo Testo Unico: noi della Dc ieri abbiamo analizzato la nostra proposta di legge dell’aprile di quest’anno. I dati riferiti dal Segretario Michelotti dimostrano che le compravendite immobiliari sono calate del 50% in un anno, e nonostante questo c’è ancora l’arroganza di dire ‘andiamo avanti’. Noi come Dc abbiamo fatto una proposta, ieri bocciata: per tutti gli immobili costruitti prima dell’entrata in vigore del nuovo Testo unico la vecchia applicazione è valida, su quelli costruiti da oggi in poi applichiamo invece vincoli diversi. Anche oggi ci avete detto di no. Questo non va a discapito nostro, dell’opposizione, ma dell’intera cittadinanza.
Pasquale Valentini, Pdcs
L’unico scopo che può avere la conoscenza di quei verbali della commissione Giustizia, al di là della confusione che genererà, mi sembra evidente, si deve dimostrare che andava allontanato l’ex magistrato dirigente per le cose che aveva detto in quella commissione, piuttosto che proporre di fare un approfondimento. L’unico modo di raccontare la verità era andare a dire ai giudici citati dal magistrato dirigente che parlava di loro? Fiorini ha detto che ci si rivolge al Garante come i tifosi al bar, lo stesso giorno che ricorreva ai Garanti. E’ possibile che continuiamo ad affrontre le questioni così? In questo momento l’esigenza è quella di fare uno sforzo per capire le ragioni dell’uno e dell’altro, e non di portare le decisioni con la forza dei numeri. E mi spiace ancora di più vedere che stiamo tirando le Loro Eccellenze dove non dovremmo.
Se vogliamo vedere quei verbali, dobbiamo aprire una commisisone d’Inchiesta, non c’è altra modalità prevista dal nostro ordinamento. Se il Consiglio grande e generale decide di istituire una commissione di inchiesta per vedere cosa è successo in questi due anni sulla giustizia, creeremmo sicuramente ulteriore confusione, ma sarebbe l’unica modalità con cui potremmo, secondo le regole del gioco, provare a guardare quei verbali e tirare in maniera congiunta delle conclusioni, per trovare un punto di sintesi. Senza questo, quello che facciamo è destrutturante del nostro quadro istituzionale.
Federico Pedini Amati, Mdsi
Non riesco a capire il perché dell’insistenza della maggioranza per vedere quei verbali, secondo me si sta spostando molta l’attenzione sui problemi veri che ruotano attono a San Marino, un governo che non governa, non rilancia il lavoro, non dà risposte efficaci al settore bancario, che continua a chiedere sacrifici alle famiglie. C’è un governo che non ha mai messo in campo quel progetto economico inesistente che ha tanto sbandierato.
Sui verbali, visto che di questo si vuole parlare, se sono riservati di certo non possono essere pubblicati su un giornale. Di qui la denuncia mia e di Lonfernini perché sugli atti parlamentari abbiamo l’obbligo di denuncia. La Gendarmeria in maniera solerte è intervenuta e ha sequestrato i verbali che si stavano pubblicando. Vengo all’ufficio di presidenza di oggi, in base a quello che avete letto sul ricorso di 32 membri del Consiglio. L’Ufficio di presidenza non ha votato, ha deliberato di non inserire un comma in Consiglio per discutere di consegnare i verbali a tutti i consiglieri. E quando l’Udp delibera, lo fa in modo univoco, non è che se non piace si può fare ricorso ai Garanti. Invece i 32 consiglieri di maggioranza fanno ricorso il 5, e il giorno 6 il Collegio dei garanti dice che il ricorso è irricevibile perché non hanno nominato un avvocato che li rappresentasse. Il 7 dicembre, nella veste di avvocato, Enrico Carattoni ripresenta il ricorso a nome di tre consiglieri, Ciacci, Morganti e Giorgetti che coincidono con i capigruppo di maggioranza. Il Collegio dei garanti ci dice espressamente che il ricorso è valido rispetto esclusivamente per i 3 consiglieri. Il problema è che il Collegio Garanti dice che soggetti passivi del ricorso sono il Consiglio grande e generale e l’Ufficio di presidenza di cui fanno parte i tre ricorsisti. Ci si troverà nel paradosso che i tre capigruppo di maggioranza da una parte sono coloro che hanno presentato ricorsi, dall’altro sono anche soggetti passivi del ricorso stesso, sono accusatori e accusati. Questa ammissibilità del Collegio dei garanti secondo la mia opinione è un evidente conflitto in termini. Ne abbiamo discusso in Udp con le Reggenze e non si è deciso niente. Questo è il modo per tenere i toni bassi e per aprire dialogo tra maggioranza e opposizione? A quale scopo si continuano a chiedere che i verbali siano consegnati a tutti i consiglieri?
Infine, sul divieto di circolazione in Italia di auto targate San Marino per gli italiani: non è normale si vieti a una mamma di prestare auto a sua figlia, bisogna dirlo all’Italia, è inaccettabile, se bisogna fare un’azione comune in Consiglio sono a disposizione.
Iro Belluzzi, Psd
In Aula non si parla degli accordi internazionali, ma si vuole parlare dei verbali di giustizia, che non portano sviluppo o sostegno all’economia. Come se non si considerasse cosa in questa sessione si deve affrontare, di quello che avverà qui fuori venerdì, e senza considerare il richiamo della Reggenza, fatto al suo insediamento, alla collaborazione e condivisione, quella reale, non quella fatta a parole e poi tradita nei fatti. Quante volte alle richieste di condivisione sulla nomina del nuovo magistrato dirigente è stata data disponibilità, poi tradita dalla sera alla mattina? Con il ricorso di cui siamo venuti a conoscenza oggi, si è voluto declassare le istituzoni ed esporre la Reggenza a un forte imbarazzo. L’Ufficio di presidenza non decide di avocarsi elementi che non gli appertengono.I risultati mi sembrano comunque raggiunti, visto che i verbali sono pubblicati a puntate da un giornale sammariense. Perchè allora non trasferiamo tutti i verbali alla stampa, in modo che possano essere pubblicati libermente, senza essere interpretati dal giornalista?
Alessandro Mancini, Ps
Pensavamo che ci fosse solo un Sds con delega al silenzio, il Segretario Renzi, ma ieri sera in Commissione consiliare Territorio abbiamo appreso che ne abbiamo un altro, il Segretario Michelotti. Ieri infatti è stata convocata la Commissione IV^ su richiesta del segretario al Territorio, in cui era era atteso un riferimento da parte del governo sull’evoluzione e sulla possibile risoluzione dei problemi legati al famoso articolo 79. Ma il Segretario non ci ha detto niente, nessun riferimento è stato fatto sullo stato della situazione, né su come era andato il recente incontro con l’Ordine degli avvocati e notai, né sulle linee di indrizzo per rimediare al problema generato dal governo con questa legge. Non la voglio fare lunga, ma dal silenzio dei colleghi di maggioranza capisco il loro imbarazzo, ieri non c’è stata nessuna parola di difesa per il Segretario Michelotti.
Sul ricorso promosso prima da 32 consiglieri di maggioraza, poi delegato ai 3 capigruppo, con l’avvocato e collega consigliere Enrico Carattoni quale legale rappresentante: cari colleghi di maggiroanza, vi siete resi conto di cosa avete fatto, apponendo la vostra firma su questo ricorso? Sapete chi è il presidente dell’Udp e chi coordina il Consiglio? Voi con questo atto vi siete opposti a chi presiede a questi due organismi. Qui si sta mettendo in discussione l’operato della Reggenza in corso, mai successo prima. Vi invito in maniera celere a ritirare questo atto per non fare ulteriori danni alle nostre istituzioni. Non so come si esprimerà il Collegio visto che ha accolto il ricorso con riserva. Indipendentemente dal Collegio, avete il dovere morale di ritirare il ricorso verso l’Ecc.ma Eccellenza.
Teodoro Lonfernini, Pdcs
Di nuovo la questione dei verbali della giustizia, quella guerra che si sta combattendo sopra le teste nostre e dei cittadini? Siamo ancora qua a discutere di fatti che invece ad oggi, anche grazie ad azioni svolte al di fuori dell’alvio consiliare- vedi le denunce che ho presentato e a cui si è associato il collega Pedini- fatti che dovrebbero riguardare solo l’Autorità giudiziaria. Perchè abbiamo potuto apprendere che, a seguito di quella denuncia, c’è stata una perquisizione legittima, in una istituzione altrettanto legittima, ma che guardacaso oggi è, a dire anche dei media, oggetto di indagine giudiziaria. Voi cosa fate invece? Convocate in via straordinaria un Udp e riportate tutto di nuovo all’interno dei lavori consiliari, mica il Paese ha bisogno di altro? Fate ricorso al Collegio Garante così, invece di richiamare la vostra responsabilità o quella del congresso, la delegate al Collegio garante che dovrebbe fare altro e dovrebbe stare fuori da questa guerra. Invece voi lo gettate dentro, sulla base di un atto rigettato con democrazia. Come mai alla nostra maggioranza viene impedito una documentazione che non prevede arrivi in Consiglio?Siccome vi viene impedito, vi riferite al Collegio Garante che deve occuparsi piuttosto di legittimità delle norme e vi risponde che il ricorso è irricevibile perché mancano un sacco di cose. Ma voi, non contenti, rivolgete altre istanze al Collegio e noi oggi ne riparliamo qui e continuate a minare l’autorità del tribunale. Io sono basito. Fate una cosa, approvato la legge di bilancio poi nel nuovo anno convochiamo un nuovo Consiglio e rimettete il vostro mandato.
Marco Gatti, Pdcs
In tutta l’Aula consiliare è calato il silenzio sulla problematica sollevata nel precedente Consiglio, sulla nomina del dirigente del tribunale che, come ho segnalato, è incompatibile. La legge 145 dice infatti che l’ufficio del magistrato è incompatibile con incarichi di amministatore e sindaco in società. Dal curriculum di Guzzetta è emerso che lui è presidente del Cda di ‘Open Gate Italia’, quidi è amministratore di una società, perciò il suo ruolo è incompatibile con il ruolo di magistrato e di dirigente del tribunale. Ha un profilo di incompatibilità in essere. Qui c’è urgenza della convocazione del Consiglio giudiziario plenario per sistemare la cosa, così non si può andare avanti nel silenzio assordante di governo e maggioranza. Si fanno le corse per i verbali su cui ci sono indagini in corso- quando ce lo diranno i magistrati se ci saranno responsabilità, vogliamo fare noi i magistrati?- e non siamo nemmeno in grado di nominare un dirigente e poi stiamo zitti. Credo sia un fatto grave che non può essere sottaciuto. Si deve avviare subito l’iter di convocazione degli organismi. Mi auguro di sentire un intervento almeno oggi che ci dica cosa intendono fare governo e maggioranza per risolvere le problematiche che hanno creato.
Marco Nicolini, Rete
Ricevo dalla stampa la notizia della partecipazione di San Marino al Global Compact a Marrakesh, suppongo il Segretario Renzi abbia in serbo un riferimento sulla questione che giungerebbe comunque oltre il tempo massimo. Una partecipazione ad un evento del genere meritava un riferimento, il tema immigrazione è sempre difficile e delicato da affrontare. I migranti sono presi a pretesto per fare campagna politica, per strumentalizzarne la condizione e questo vale per l’una e per l’altra parte.
Jader Tosi, C10
Gatti confonde una ineleggibilità, con una incompatibilità. La prima si deve palesare prima e si è andato a vedere che non ci fosse- e chi di dovere lo avrà fatto- poi ci dice che non si doveva nominare Guzzetta perchè incompatibile, e ci sono tempi e modi per verificare se l’incompatibilità persiste o vi è. Visto che le Reggenze hanno annunciato le verifiche in corso, mi hanno rassicurato. Il ricorso non ha messo in discussione la Reggenza, ma una decisione presa in Udp. Non continuiamo a fare gli infantili. Sulla mozione di sfiducia al Segretario Renzi ho votato contro, non avevo motivo per sfiduciarlo, vorrei chiedere su che basi invece è quella mozione è stata richiesta. E’ stato fatto un atto politico. Sui verbali della commissione giustizia: mi sento pronto a vedere quei documenti e a tenerli riservati, questo fa la differenza, sono le istituzioni come noi a farla, assumendoci tutti la responsabilità delle nostre scelte.
Angelo Della Valle, Ssd
Nella commissione IV^ c’erano due Pdl, in uno la Dc proponeva ancora lo stesso articolo del Testo unico del ’95 che ha causato molti danni ed era improponibile. Visto che poi ci si accusa che noi non approviamo i vostri Odg, consigliere Canti, chiedo a lei, quanti Odg ha approvato? Bisogna essere obiettivi su quello che si dice.
E ricordo a questo parlamento che qualche settimana fa, molti lavoratori di Ca’ Chiavello sono entrati al lavoro e i macchinari erano spariti. Questi lavoratori, molti ultracinquantenni e non ancora in età pensionabile, avevano anni di lavoro alle spalle, purtroppo l’imprenditore ha preferito portare via tutto tra venerdì, sabato e domenica, lasciando il capannone vuoto e i lavoratori sulla strada. Bisogna sapere quando si prendono decisioni e dire ‘difendo questi lavoratori e quelli là li lascio alla sua volontà’ perché sono lavoratori del settore privato, abbadonati a loro stessi.
Gian Carlo Venturini, Pdcs
Sono mesi che stiamo discutendo di questi famosi verbali e stiamo rasentando il ridicolo, dopo aver discusso in Aula in un comma specifico, votato sulla loro non trasmizzione e non perché lo chiede l’opposizione. Ricordo un Odg proposto nella scorsa legislatura in cui si è risposto che certi atti sono riservati, Odg dei consiglieri di Rete e Noi sammarinesi, che non essendo membri della Commissione Giustizia avevano chiesto i verbali per avere notizia di quello che si discuteva e gli è stato negato in quest’Aula. Oggi gli stessi che hanno bocciato l’Odg sostengono il contrario, quando allora hanno votato per la non divulgazione di quel materiale. E’ assurdo nonostante tutta la discussione, che dura da oltre un anno, che oggi la maggioranza va a mettere in difficoltà la Reggenza per la decisione presa all’interno dell’Udp.
Secondo elemento: il consigliere Canti ha ricordato come in commissione IV^, ieri sera, è stato respinto l’ennesimo Odg. E’ vero che gli ordini del giorno possono essere accolti o respinti, ma il Prg non è solo uno strumento ad uso esclusivo della maggioranza e del governo. Il Prg del ’92 fu preceduto da un dibattito in Consiglio sulle linee guide, prima della sua elaborazione. E così nell’81. Oggi invece si sono concluse la fase n.1 e la n.2 e il congresso ha dato avvio alla fase finale del Prg, ma ancora in quest’Aula e nella Commissione IV^ non si è mai discusso, perchè la maggioranza ha sempre respinto l’odg sul poter dare un aggiornamento. Il problema non è bocciare o meno un Odg, ma il senso di responsabilità che in maggioranza manca e non solo sul tema del territorio, e si va vanti solo a colpi di numeri e imposizioni. Nello stesso modo è stato respinto un Pdl che risolveva la questione dell’articolo 79. Il Segretario competente sono ormai due anni che si sottrae a dibattiti su questo argomento. Sempre nella commissione di ieri, un altro Odg è stato respinto dalla maggioranza, quello per avere un riferimento del segretario competente sullo stato di attuazione della convenzione approvata dal Consiglio sul polo della moda. Dopo due anni dalla sua realizzazione, vorremo sapere qual è lo stato di avanzamento delle cose e quali adempimenti non sono stati attuati. Qui ancora una volta la maggioranza ha detto ‘no’.
Grazia Zafferani, Rete
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad accuse di diffamazione da parte esponenti politici, ma mai e poi mai si era verificato un abuso di denunce come in questi due anni. E’ stato l’apice di un modo di fare politica e informazione e di abuso di potere vergognoso. Siamo in guerra mediatica e politica, è palese. Siamo forse in guerra con la giustizia ed è imbarazzante. E la responsaibità è principalmente di questo governo, da questo sciacallaggio mediatico e politico bisogna prendere le distanze. Visto che la maggioranza ci chiede di prendere le distanze da un membro di Rete, rispondo oggi come ieri che prendo le distanze da chi ha preso ordini e imposizioni da poteri esterni. Grazie a voi mai come mai in questi due anni avete lasciato ai poteri forti i poteri decisionali. Chi ha dovere di reagire, cioè voi, non lo state facendo. Verso chi abusa e non difende le istituzioni, ma le usa a uso e consumo personale, prendo le distanze.
Roberto Giorgetti, Rf
Il collega Marco Gatti ha dedicato buona parte del suo intervento nel demarcare, a suo avviso, non legittimità del nuovo dirigente del tribunale, chiedendo a governo e maggioranza di dare qualche dritta se quella nomina è legittima, alla luce di incompatibilità per lui evidenti. Non è compito di governo e maggioranza dirimere la questione di incompatibilità di una nomina, ma è compito degli organismi preposti, quindi della Segreteria istituzionale. Va fatta distinzione tra ciò che è incompatibilità ed inelegittimità. Le incompatibilità sono sanabili.
Sulla questione sul ricorso sul conflitto di attribuzione al Collegio Garante: al di là del tecnicismo, la sostanza del ricorso nasce dalla domanda ‘hanno diritto tutti i consiglieri all’accesso ad atti parlamentari?’. Oppure gli può venire impedito dall’ufficio di presidenza o da altri? Non abbiamo posto problema pro o contro qualcuno, ma una questione di fondo e lo abbiamo fatto perché dopo mesi e mesi in cui in Aula e fuori si sta parlando di dinamiche che riguardano il tribunale, alla luce di atti riservati, coperti da segreto istruttorio- questi sì-e altri atti riservati cui è stata data persino lettura in Aula, dopo che ho sentito anche oggi una serie di ricostruzioni sui contenuti di atti su cui non è dato sapere, ma su cui tutti prendono posizioni….alla luce di tutto è opportuno sia detta l’ultima parola su chi è al di sopra delle parti, come il Collegio dei garanti. E’ inutile infatti continuare a dibattere di contesti di cui non si conoscono i contenuti. Questi atti nel ragionamento di qualcuno possono essere pubblicati sui giornali e non ne abbiamo potuto parlare in aula, in misura riservata, questo dà la misura del deprimento della dignità del ruolo dei consiglieri cui si è giunti.
Credo sia di buon senso trovare le modalità per far sì che chi in quest’Aula è chiamato a prendere decisioni, a valutare accadimenti e a giudicare cosa succede attorno al mondo della giustizia abbia strumenti reali su cui riflettere. Una domanda posta in questo comma: come mai in passato non si è mai dato accesso ai verbali della commissione Giustizia? In passato c’è sempre stata convergenza di analisi e idee sul fatto che certe dinamiche- non certamente coperte da segreto per la legge- avesserò necessità un certo carattere di riservatezza. Purtroppo in quelle due commissioni dell’ottobre 2017 sono stati portati elementi che non sono osservazioni critiche del magistrato dirigente, ma sono state portare considerazioni e affermazioni e dati molto gravi. E ricordo che il consigliere Ciavatta aveva annunciato le proprie dimissioni in virtù dei gravi fatti e informazioni portate all’attenzione di quella Commissione. Io so la misura di quelle affermazioni, ma non ne posso parlare in quest’aula e questa è l’assurdità ed è incomprensibile chi ancora oggi sostiene posizioni di questo tipo. E non è essere pro o contro quel magistrato, ma poter avere elementi per valutare al meglio dinamiche di pertinenza di quest’Aula che stanno avvenendo in ambito della giustizia. Sembra poi che certe accuse mosse dal magistrato siano destituite da ogni fondamento e non lo ha detto la maggioranza, ma il tirbunale, ma in Aula non possiamo parlarne, lo leggeremo sui giornali. Quindi alla luce di queste dinamiche assurde, il consigliere Valentini invoca una commissione d’inchiesta sul tribunale, elemento ricorrente nella precedente legislatura. Ma se avesse contezza dei verbali, comprenderebbe che fare una commissione d’inchiesta su quei verbali significherebbe farla sul tribunale.
Francesco Mussoni, Pdcs
Sul Global Compact, il metodo adottato dal governo per tramite del Sds Esteri credo sia da stigmatizzare, sono membro della Commissione affari esteri ma non mi risulta tale scelta istituzionale sia stata discussa. Per un piccolo paese che vive di relazioni in politica estera è un aspetto importante, un atto dell’Onu che il nostro Paese va a sottoscrivere non è stato discusso se non nell’ambito del congresso. E’ un metodo che non può essere condiviso e si inserisce nell’ambito del contesto europeo sull’immigrazione su cui ci sono posizioni diverse, e anche con l’Italia vi sono posizioni diverse.
Articolo 79: c’è il blocco totale compravendite in territorio, c’è stata chiusura totale rispetto all’Odg delle opposizioni e alle loro proposte tecniche su un tema che è all’evidenza di tutti malgestito. C’è l’approccio da braccio di ferro del Sds Michelotti che si ostina a dire che ha fatto bene. Con le denunce degli Ordini e del paese, ci rendiamo conto dei problemi, ma ancora non ascoltiamo le proposte dell’opposizione e degli ordini tecnici. Farei una proposta all’Aula: perché in Finanziaria non portate un articoletto che va a sanare la situazione sul piano tecnico e politico? E’ un problema di volontà politica e di mancata ammissione di incapacità. Noi qui dovremo fare non una, ma due commissione di inchiesta e non le abbiamo fatto perché la maggioranza non le ha volute sostenere: una su Cassa di Risparmio e una sulla questione giustizia.