SAN MARINO – Un’opera d’arte per celebrare il primo cosmonauta a volare nello spazio e rafforzare le relazioni in campo culturale e formativo fra la Federazione Russa e la Repubblica di San Marino. Questi i principali significati del “Busto di Yuri Gagarin” svelato ieri pomeriggio negli spazi dell’Antico Monastero di Santa Chiara, sede principale dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, da rappresentanti diplomatici e istituzionali della realtà russa e di quella sammarinese. Il lavoro dell’artista Alexey D. Leonov, donato al Titano dall’International Public Charity Fund “Dialogue for Cultures – United World” con il supporto dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia e a San Marino, è stato apprezzato dall’Ambasciatore russo Sergej Razov, dal Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, e dal Rettore dell’Ateneo sammarinese, Corrado Petrocelli. Proprio i vertici dell’Università, prima dell’appuntamento, hanno incontrato il diplomatico per approfondire le possibilità di collaborazione in campo formativo e culturale.
“La cerimonia di oggi cade in un momento particolarmente significativo: sono infatti 25 anni che la Repubblica più antica e il Paese più grande del mondo hanno scelto di elevare le relazioni ufficiali al più alto grado diplomatico”, ha spiegato il Segretario di Stato agli Affari Esteri. “L’accordo bilaterale firmato il 30 settembre 1993 – prosegue Renzi – ha consacrato la comune volontà di consolidare i preesistenti rapporti a livello consolare, incrementando le opportunità di scambio e di migliore conoscenza reciproca. La nostra presenza qui, oggi, vuole testimoniare questo significativo traguardo. Vuole altresì rinnovare i sentimenti che ci legano e celebrare l’eccellenza delle nostre relazioni, che trovano nel rispetto reciproco, nel dialogo e nel confronto leale le loro fondamenta”.
“Quest’opera, valorizzata da un allestimento in pietra di San Marino e lastre metalliche curato dal nostro corso di laurea in Design, trova nell’Ateneo la sua sede ideale perché riguarda le conquiste delle scienze e il desiderio di conoscenza”, commenta il Rettore. “Da quassù la Terra è bellissima, senza confini né frontiere, disse Gagarin. Questo messaggio ben si addice a un’istituzione accademica, in quanto scienza significa cooperazione. Proprio oggi, a proposito, abbiamo discusso con l’Ambasciatore dei nostri rapporti con le Università russe, che verranno intensificati”.